La creazione della grafica di Star Wars: Battlefront
La parola a Ken Brown
di: Luca SaatiCon un post rilasciato sul sito ufficiale di Star Wars: Battlefront, Ken Brown, direttore grafica tecnica di DICE, ha parlato della creazione della grafica per il nuovo shooter ambientato nel mondo di Star Wars.
“L’unico modo era restare fedeli alla fonte. Mi sono impegnato al massimo per trattare con rispetto l’universo di Star Wars™ e di farlo nel modo giusto.”
Brown e la sua squadra quindi hanno fatto un grande lavoro di rendering per creare tutti gli elementi che vedremo nel gioco.
“Da un punto di vista strettamente tecnico, il PBR è un tipo di rendering che prende in considerazione determinate proprietà e leggi fisiche. Mi riferisco per esempio alla conservazione dell’energia nei materiali, alla gestione dei riflessi e a quella dell’illuminazione. Prendiamo la corazza di un soldato imperiale. Impostandola correttamente fin da subito in base ai valori fisici che dovrebbe avere, funzionerà in qualunque scenario vogliamo inserirla. Così non dobbiamo perdere tempo a impostare ogni singolo ambiente o texture in base al contesto. Questa tecnologia è uno strumento, e come tale è inutile se non segue la filosofia di base del progetto: garantire la massima fedeltà all’universo di Star Wars.”
Questa tecnologia è fatta apposta per quei giocatori che amano esplorare così da farli sentire parte integrante di un ambiente:
“Vogliamo che il giocatore si senta dentro l’universo di Star Wars, non in qualche sorta di rielaborazione.”
Molte risorse sono state dedicate all’effetto di “logoramento” dei materiali. Ad esempio quando si combatte nelle distese vulcaniche di Sullust, per esempio, le corazze si coprono di cenere e fuliggine. Su Hoth, invece, neve e ghiaccio si accumulano gradualmente. Questo effetto è anche contestuale: se ci sporchiamo di fango su Endor e poi entriamo nell’acqua, il fango sparisce.
Il tutto è merito del motore Frostbite che per l’occasione è stato reso ancora più potente grazie a nuove funzioni, alcune di esse agiscono “dietro le quinte”, altre sono immediatamente apprezzabili dal giocatore. Il tutto è a favore di un’espreienza fluida e dinamica con una grafica mozzafiato.