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La Cina sospende l’embargo sulle console d’importazione, salgono le azioni di Nintendo

Rimosso temporaneamente l'embargo cinese che dura dal 2000, gli investitori esprimono immediata fiducia per la casa giapponese

di: Federico Lelli

Non è un mistero che il mercato cinese sia in forte sviluppo e quindi potenziale terra da colonizzare per tutti i produttori di console. L’embargo, nato per proteggere le menti dei giovani cinesi nel 2000, ha portato al successo in terra d’oriente dei giochi per pc negli internet café e all’espansione più recente dei titoli per smartphone e tablet mentre le console sono state relegate al mercato nero o a versioni import specifiche per li mercato cinese, come le console di Nintendo in partnership con iQue.
Lo stesso embargo, sospeso da pochi giorni, permetterà alle compagnie che producono hardware di importare direttamente le proprie console nell’area di libero scambio di Shangai per poi distribuire i prodotti in tutta la Cina e prefigura uno scenario molto più libero anche se ci sarà bisogno del consenso dei 7 parlamentari che hanno approvato la legge per rimuoverla completamente.

Alla notizia è stata immediata la reazione degli investitori della borsa di Tokyo che hanno portato il titolo di Nintendo da ‎14,380 ¥ (101 €) a ‎15,850 ¥ (111.32 €), segnando una crescita di quasi 11 punti percentuale.