Kingdom Hearts, il gioco era “più hardcore” in origine: l’intervista del creatore Nomura
di: Donato MarchisielloIn un’intervista del 2003 pubblicata sulla rivista Hyper PlayStation 2, ora disponibile su Shmuplations, Tetsuya Nomura parla dello sviluppo del primo titolo Kingdom Hearts, che all’epoca era a pochi mesi dall’uscita, insieme allo sviluppatore di Metal Gear Solid Yoji Shinkawa. A un certo punto, Nomura nota che, nonostante sia un gioco Disney, il prodotto fosse piuttosto “hardcore”, e in precedenza lo era “ancora di più”.
“Il mio concetto di Kingdom Hearts era che sarebbe stato un gioco molto profondo, da giocare a lungo”, spiega Nomura. “Volevo provare a creare un gioco in cui il giocatore potesse fare qualsiasi cosa. Anche se Kingdom Hearts è un gioco Disney, sono rimasti alcuni elementi “hardcore””.
Fa l’esempio della navigazione: Kingdom Hearts ha una mappa in 3D ma non una minimappa in 2D, costringendo i giocatori a esplorare e a usare la testa, cosa che Nomura ritiene faccia parte del divertimento. “All’inizio era davvero più difficile. C’erano alcuni enigmi che ti facevano pensare: “Cos’è questo, Takeshi’s Challenge?”. Abbiamo abbassato un po’ la difficoltà, ma il gioco è ancora più avvincente della maggior parte delle versioni mainstream di oggi”, spiega Nomura, riferendosi al famigerato titolo per NES del 1986 di Takeshi Kitano.