Indiana Jones, Ford elogia l’operato di Baker: “Non serve l’IA per rubare l’anima ad un attore”
di: Donato Marchisiello
L’interpretazione di Troy Baker nei panni di Indiana Jones è stata, come sempre, di altissimo livello. Una qualità così elevata che ha indotto il mitico Harrison Ford a sottolineare come l’intelligenza artificiale non è necessaria per mantenere in vita alcuni personaggi.
Baker ha interpretato l’iconico avventuriero in Indiana Jones and the Great Circle, uscito lo scorso anno per Xbox e PC e in arrivo quest’anno per PS5. Mentre l’aspetto di Indy nel gioco è basato su quello di Ford, la sua voce e il suo motion capture sono stati invece forniti da Baker.
Ora, in un’intervista al Wall Street Journal, Ford ha suggerito che l’interpretazione di Baker è la risposta perfetta a coloro che ritengono che l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata in futuro per creare nuove interpretazioni di attori andati in pensione o deceduti. Il quotidiano ha chiesto a Ford se stesse prendendo precauzioni per assicurarsi che le versioni digitali dell’intelligenza artificiale di lui non apparissero ancora nei film dopo la sua morte, in particolare perché i suoi recenti ruoli in Indiana Jones e il Quadrante del Destino e Captain America: Brave New World prevedevano la cattura del suo aspetto per trasformarlo rispettivamente in un Indy più giovane e in Hulk Rosso.