Hideo Kojima parla dello di sviluppo di un videogioco e dell’attenzione per i piccoli dettagli
di: Luca SaatiCon una lunga serie di post su Twitter, Hideo Kojima ha spiegato come mai durante lo sviluppo di un videogioco bisogna concentrarsi sui piccoli dettagli e che questi devono contare sempre sullo stesso supervisore:
“Creare un videogioco è diverso da un film. Immaginate un un game designer in un corridoio che il giocatore deve percorrere. Questo corridoio avrà un significato per quanto riguarda la sceneggiatura e ne ha uno anche all’interno del game design. Qual è il suo scopo? Portare avanti la storia, imparare i controlli, esibire lo scenario o aggiungere ritmo al gameplay? Ci sono tante possibilità. Mano a mano che lo sviluppo prosegue, i dettagli devono essere rifiniti. Bisogna pensare anche alla luce, a come saranno le pareti, a quanto sarà lungo questo corridoio, a che tipo di soffitto avrà. Le porte si potranno aprire? Chi altri cammina in questo corridoio? Quali sensazioni sta provando il giocatore in questo momento del gioco? Quale musica, quale comparto sonoro lo accompagnerà? Tutti i giorni, dobbiamo testare con attenzione questi dettagli, rifinendoli fino a quando non sono a posto. Intanto c’è sempre un flusso continuo di revisioni che sono basate alle necessità della trama, del gameplay, del layout della mappa, delle necessità del comparto tecnico. Bisogna tenere in considerazione anche altri dettagli come inserire una svolta cieca nel corridoio, o magari qualche NPC. Bisogna gestire i tempi blandi nel gameplay, come far emergere i personaggi, se inserire una cutscene e se in questa si vedrà anche il soffitto. Un action game non può essere completando seguendo semplicemente una traccia e assemblando le parti come se fosse un processo industriale, una catena di montaggio. Se chi deve prendere le decisioni e supervisionare rimanda la cosa, crolla l’efficacia della produzione, il che potrebbe portare alla necessità di fare dei lavori più volte. Per evitare di cadere in questa trappola, è fondamentale fare piccoli aggiustamenti giornalieri, direttamente a contatto con chi sta creando il gioco. Quando tutto, invece, viene affidato all’outsourcing, le parti che ti vengono rispedite indietro semplicemente non calzano l’una con l’altra. Ecco perché è fondamentale farsi carico dei piccoli dettagli, ogni singolo giorno.”