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Dragon Age: The Veilguard sarà ambientato dieci anni dopo gli eventi di Inquisition

di: Donato Marchisiello

In una sessione di “domande e risposte” tenutasi su Discord e riportata da Shinobi602, noto insider attivissimo su X, il team di BioWare, alacremente al lavoro su Dragon Age: The Veilguard, novello capitolo della leggendaria saga ruolistica recentemente annunciato, ha confermato diversi aspetti finora sconosciuti dell’attesissimo sequel, tra cui la notizia che l’Inquisitore “farà sicuramente parte della storia“.

Dopo la conferma che il gioco non offrirà una esperienza a mondo aperto canonica, abbiamo anche appreso qualcosa in più su come si svolgerà il gioco, tra cui la notizia che, a differenza di Inquisition, non ci saranno meccaniche relative al potere che bloccheranno i progressi, le ambientazioni potranno cambiare in base alle vostre scelte e potrete tornare a completare le missioni secondarie – che vengono descritte come “scritte a mano e incentrate sulla storia” – nei luoghi che avete già visitato.

Inoltre, la storia dell’origine del proprio alter ego “entrerà molto in gioco nel corso del gameplay“, dando l’opportunità ai giocatori di “definire chi era e chi è il vostro Rook e molte opzioni di dialogo“.

Il team ha anche dichiarato di aver deciso di ridurre le dimensioni del party da tre a due per concentrarsi su un’esperienza “molto più intima” in cui dovrete bilanciare le abilità dei vostri compagni con molta più attenzione rispetto ai precedenti capitoli di Dragon Age.