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Dishonored dev: troppi sequel e poca varietà nel settore

Viktor Antonov critica la poca varietà nel settore dei videogiochi

di: Luca "topmoller" Zerbini

Parlando con Eurogamer, l’art director di Dishonored Viktor Antonov ha definito il settore “troppo pieno di sequel e poco vario”. Essendo coinvolto molto denaro, spesso molti team non rischiano introducendo idee creative in un nuovo gioco o trovando il modo per innovare un sequel in modo da non renderlo un mero prolungamento del capitolo precedente.

“Ci sono troppi sequel e le solite IP che dominano il mercato. Molti di loro sono giochi di guerra. Sono grandi progetti e offrono un ottimo intrattenimento ma c’è una mancanza di varietà oggi. Quindi appena fai un passo fuori dai soliti generi la gente fatica a comprendere o la stampa cerca di ricondurlo ad altri giochi”.

Antonov fa poi riferimento all’accostamento fatto tra Dishonored e BioShock:

“Stiamo realizzando un gioco con elementi storici e retro-futuristici che non ha molto in comune con BioShock a parte il fatto che entrambi non sono ambientati in un futuro lontano ma fanno riferimento al passato. Sfortunatamente BioShock e Dishonored sono gli unici due giochi recenti ambientati nel passato. Quindi mancando la varietà il mercato tende ad associarli”.

Voi cosa pensate? È giusto approfondire una IP con dei sequel o è meglio ripartire da zero con nuove idee?