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Difficile convincere gli investitori che un RPG a turni possa vendere, afferma Larian Studios

di: Luca Saati

Il genere degli RPG a turni deve continuare a lottare per ritagliarsi uno spazio nell’attuale panorama videoludico, nonostante titoli come Baldur’s Gate 3, la serie Persona e, più recentemente, Clair Obscure: Expedition 33 dimostrano quanti appassionati del genere siano ancora in circolazione.

Eppure, secondo Michael Douse, director of publishing di Larian Studios, ancora oggi è estremamente difficile convincere un produttore a investire in un RPG a turni.

È estremamente difficile convincere molte persone all’interno della filiera produttiva che un RPG a turni possa vendere,” scrive Douse, commentando il successo di Expedition 33. “Lo so per esperienza diretta. E poi, una volta lanciato, tutti quelli che erano scettici vedono il Metacritic e dicono: ‘Ah, l’ho sempre saputo che sarebbe andato bene!’”

In un messaggio successivo, Douse ha ammesso con una punta di amarezza: “Penso davvero di avere un piccolo trauma per questo. Spero che le cose stiano cambiando.

Negli anni ’90, gli RPG a turni rappresentavano il vertice del panorama videoludico, con titoli come Final Fantasy VII che dominavano il mercato. Ma il genere ha gradualmente perso terreno nel settore AAA, a favore di sistemi d’azione più dinamici. Sebbene giochi recenti abbiano dimostrato che esiste ancora una solida base di appassionati, è difficile capire se questi successi basteranno a modificare la percezione di chi gestisce i budget e prende le decisioni nei grandi studi.

Gli ‘executive’, in senso ampio, hanno poca influenza su ciò che funziona al di fuori del loro catalogo,” aggiunge Douse. “Il supporto di cui hai bisogno per dare una possibilità a un gioco dipende da team che guardano ai dati storici, ma anche da persone disposte a combattere per te, nonostante i dati.