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Death Stranding 2 ricorda Metal Gear Solid V, parola di Kojima

di: Luca Saati

Durante una recente intervista concessa alla rivista Edge, Hideo Kojima ha condiviso alcune riflessioni su Death Stranding 2: On the Beach, paragonandolo in parte al suo precedente lavoro su Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Secondo il celebre game designer, il sequel si avvicina molto al feeling e alla struttura del suo ultimo titolo stealth sotto l’etichetta Konami.

L’ho percepito anche io, giocandolo,” ha dichiarato Kojima, facendo riferimento alla somiglianza con The Phantom Pain, celebre per il suo gameplay sandbox incentrato sull’infiltrazione. In particolare, il ritorno alla DHV Magellan, uno degli hub principali del nuovo gioco, ha evocato in lui lo stesso senso di familiarità che si provava tornando alla Mother Base, la base operativa espandibile di MGS V.

Pur non avendo ancora confermato se Death Stranding 2 includerà un sistema di personalizzazione simile a quello della Mother Base, Kojima ha sottolineato l’aumento dell’azione nel sequel, frutto diretto del feedback ricevuto dai fan dopo il primo capitolo. L’intenzione è quella di offrire un’esperienza più dinamica e accessibile, pur mantenendo l’identità unica della serie.

Un altro dettaglio interessante rivelato è la presenza delle Sfide VR, accessibili dalle Private Room presenti nel gioco. Queste prove opzionali sembrano richiamare le VR Missions della saga Metal Gear Solid, sia per struttura che per alcuni effetti sonori familiari ai fan di lunga data.