Cinema Recensione

Deadpool & Wolverine

di: Andy Reevieny

La situazione internazionale è sempre più drammatica, ma di certo non seria. Quale miglior modo di far uscire una roba del genere non tanto per alleggerire, quanto proprio per ribadire all’ennesima potenza l’assunto iniziale?

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Pane e Fox

Entertaiment, non certo l’astrologo televisivo e men che meno la bella Megan, che mancano giusto loro in Deadpool & Wolverine che segue dopo 6 anni Deadpool 2 sempre con Ryan Reynolds, protagonista qui affiancato da Hugh Jackman che dopo 7 anni da quando aveva spergiurato di aver chiuso col mutante artigliato dallo scheletro permeato di adamantio, torna nel ruolo che gli ha dato fama intergalattica. Il film dopo la splendida serie X-Men97  è il suggello della acquisizione della casa produttrice volpesca da parte di Disney in quanto Marvel – MCU. Come fosse antani, ovviamente. I mutanti adesso sono di casa delle idee al cinema, e dunque ritroviamo il nostro Wade Wilson che cerca di integrarsi nella società in senso più lato ma anche elitario possibile e ovviamente il tutto degenera praticamente da subito costringendolo ad allearsi con un certo Logan.

Chi ce l’ha più lungo se lo tiri

Il fattore rigenerante, quello che caratterizza i due mutanti protagonisti, rivali e alleati che avete capito, maliziosi che non siete altro? No, via, non regge manco così perchè se c’è una cosa che proprio non manca al personaggio di Deadpool, trasposizioni cinematografiche comprese, è appunto proprio il politicamente scorretto, la violenza quasi sempre gratuita, l’ironia e l’autoironia fino all’eccesso del parossismo. Ossismo, ossimoro, osseo calcio e adamantio a sfare, da qui appunto parte il primo coreografico combattimento all’ultimo sangue, e non certo il solo, in Deadpool & Wolverine che non fa eccezione, peraltro con tanto di spiegone dell’affaire Fox molto più efficace di tutte le note stampa rilasciate dal deus ex machina del MCU Kevin Feige e soci.

Fun service

Il multiverso è qualcosa di cui sappiamo spaventosamente poco in generale, ma l’eccezione è proprio costituita dal personaggio in tuta rossa e armato fino ai denti. Deadpool & Wolverine se possibile segna un nuovo record negli easter eggs, nel citazionismo più sfrenato, negli sfondamenti di quarta parete, nei camei più improbabili con alcune trovate che per un appassionato lettore di mutanti e in generale di albi a fumetti statunitensi, risultano non solo irresistibili gag, ma vere e proprie genialate che come il più guilty dei pleasure avremmo sempre voluto vedere, ma senza un contesto del genere sarebbe stato impensabile.

In definitiva da Deadpool & Wolverine, senza fare il benchè minimo spoiler che è un attimo, limitandomi solo a segnalare la presenza di un’unica scena post-credit, e che titoli di coda però, si ha proprio quel che si immagina: dai trailer rilasciati, considerando che oltretutto almeno in Italia non ha praticamente limiti di età malgrado tutto, e di solito si sa, ormai basta infinitamente meno anche solo per il V.M. 14 , specie in un prodotto Disney. Si ha probabilmente anche di più stante la quantità di cose che il regista Shawn Levy e la sua crew hanno infilato in un paio d’ore di questo film, a tutti gli effetti (speciali, buoni e non) un buddy movie, che scorre comunque leggero, e altrimenti non potrebbe essere. Il film è quel che è dunque, io e spero non solo, ne sono rimasto pienamente soddisfatto, probabilmente anche più dei precedenti standalone su Deadpool e di sicuro infinitamente più rispetto alla tristezza invereconda del recente MCU, tolti i Guardiani della Galassia e il Dr. Strange di Sam Raimi, almeno da Avengers: Infinity War ed Endgame, seriali compresi e giusto per non andare anche un po’ più indietro nel tempo. Invece, se cercate il filmone, ancor più qualcosa che si prenda fin troppo sul serio, cosa già di per sè ridicola per titoli del filone, concorrenza compresa (e ricordiamo che proprio Reynolds è protagonista nei panni di Hal Jordan nel Lanterna Verde pre DCEU), avete decisamente sbagliato film. Pur non essendone mai stato appassionato, nemmeno nei videogiuochi, di Deadpool, ma se siete chi non critica o come il sottoscritto proprio chi non prende quasi mai alcunchè sul serio, beh siete nel posto giusto e il divertimento qui non manca di certo, compreso Wolverine giallotutato, che mai si sarebbe pensato potesse prendersi e prendere così in giro. Una volta tanto non si deve manco filtrare lo spam, ma si butta giù tutto. Tanto qui tutto si crea, tutto si distrugge e senz’altro tutto si deforma.