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Call of Duty: Vanguard, trailer e dettagli della campagna

di: Luca Saati

Activision e Sledgehammer Games hanno svelato il trailer e nuovi dettagli della campagna di Call of Duty: Vanguard.

Call of DutyVanguard non parla solo della Seconda guerra mondiale — parla di come il mondo che conosciamo sarebbe potuto andare distrutto a causa di essa.

Lo spirito di Call of Duty stesso, è radicato nella Seconda guerra mondiale. Sledgehammer Games, lo studio di sviluppo principale di Vanguard, ha affrontato la guerra nel 2017 con Call of Duty®: WWII.

In Vanguard, quasi tutte le missione avvengono nel mezzo di un conflitto la cui storia viene narrata su più fronti, si addentrano su come cinque semplici soldati siano diventati degli eroi, conducendo al cuore della Campagna del gioco, le origini delle Forze speciali originali, la Task Force 1, fermando qualcosa che avrebbe potuto distruggere il mondo.

La nascita delle Forze speciali su tutti i fronti

Il gioco comincia al suo apice: nei panni di un nuovo operatore della Task Force 1, sei in viaggio verso un U-Boot fortificato. Dovrai infiltrati nel complesso e ottenere dati militari dell’Asse di vitale importanza, provenienti da qualcosa dal nome in codice “Progetto Fenice”, prima che vengano trafugati e portati in Germania.

I tuoi compagni di squadra sono cinque soldati le cui azioni individuali hanno aiutato a ribaltare le sorti della Seconda guerra maggiore su quattro fronti: Sottotenente Lucas Riggs nella campagna in Nord Africa, Tenente Wade Jackson dal Pacifico, Tenente Polina Petrova che ha difeso il proprio paese natale su Fronte orientale, e il capo: Sergente Arthur Kingsley del Nono Battaglione paracadutisti dell’Esercito britannico.

Attraverso la Campagna di Vanguard, vivrai i momenti che li hanno resi degli eroi e scoprirai come si sono uniti per formare la Task Force 1. Scoprirai il concetto di “Forze speciali” internazionali, e soprattutto, cosa le porta faccia a faccia con l’uomo a capo del Progetto Fenice: il brutale ufficiale nazista Hermann Wenzel Freisinger.

Dietro le quinte della Campagna di Vanguard

Oggi, oltre all’annuncio della Campagna di Vanguard, Sledgehammer Games ci ha regalato uno sguardo all’interno del loro studio, su svariati fronti e su cosa stanno facendo per raccontare quest’originale storia ambientata nella Seconda guerra mondiale in Stati Uniti, Canada e Australia.

Dopo aver riproposto nel 2017 alcuni dei momenti più noti della Seconda guerra mondiale come lo sbarco in Normandia e la lotta della 1ª divisione fanteria degli Stati Uniti, gli sviluppatori Sledgehammer erano pronti a occuparsi nuovamente di questo conflitto globale armati di una prospettiva più ampia. Parlando con il loro consulente storico riguardo alla storia di Vanguard emerse il concetto di enormi battaglie in grado di mutare il corso degli eventi, battaglie che cambiarono le sorti della guerra in tutto il mondo.

“Ci furono battaglie tra le nevi di Stalingrado, nei cieli delle Isole Salomone nel Pacifico e in Nord America”, ha detto David Swenson, Direttore creativo della Campagna di Vanguard.

Nonostante il coinvolgimento di decine di milioni di persone nella guerra, i contributi maggiori furono esito di azioni individuali. “Abbiamo battaglie epiche nei luoghi più svariati a fare da sfondo”, ha detto Swenson, “ma ci concentriamo anche sulle storie personali di coloro che hanno combattuto nella Seconda guerra mondiale. Sono queste le storie che vogliamo raccontare.”

Sono proprio le storie individuali di questi operatori a dar vita alla Task Force 1 e per quanto riguarda una di esse, Polina Petrova, ne abbiamo avuto un assaggio all’inizio di settembre durante lo Gamescom.

Polina, come altri personaggi presenti nella Campagna del gioco, è ispirata a coloro che hanno combattuto nella Seconda guerra mondiale. Petrova è ispirata a svariate tiratrici scelte sovietiche il cui numero di vittime conformate è nell’ordine delle centinaia. “Amata dal suo popolo e temuta da tedeschi”, ha detto Swenson riferendosi a una delle ispirazioni di Polina, “ad oggi resta il cecchino donna di maggior successo nella storia”.

Per catturare le storie di questi personaggio, Sledgehammer Games si è rivolto a un variegato gruppo di scrittori, ognuno dotato di diverse abilità e di una diversa prospettiva sulla guerra.

“Scrivere una storia sulla Seconda Guerra mondiale”, ha detto il Narrative Lead Stephen Rhodes, “un evento già abbondantemente utilizzato dal media videoludico, e usare quella momento storico come base per raccontare storie uniche e interessanti è stata una delle parti più emozionanti della Campagna di Vanguard “.

“La Seconda guerra mondiale” secondo l’Associate Narrative Designer Belinda Garcia, “nell’immaginario collettivo si è svolta interamente sulla prima linea e peno che la nostra storia riesca a mostrare come invece la guerra veniva combattuta ovunque. Veniva combattuta in mezzo ai civili, e cambiava le vite delle persone comuni. Colpiva i loro amati, e colpiva tutte quelle persone che non volevano avere a che fare con la guerra, ma non avevano altra scelta”.

Alexa Ray Corriea, Narrative Designer, ha inoltre parlato dell’impegno del team verso i personaggio del gioco, citando un missione che di cui non erano pienamente convinti, fino a trasformarla in un momento memorabile dello sviluppo del gioco dopo una sessione di riscrittura:

“Ci siamo seduti per riscrivere la missione, e durante il processo di sviluppo ci siamo ritrovati a immedesimarci con i personaggi. Abbiamo praticamente interpretato i personaggi mentre progredivamo nel livello, creano un copione decisamente migliore.”

“Questo team è davvero speciale”.

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