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Anonymous accusa Sony di incompetenza e intanto si muove l’ICO

Console tribe news - Anonymous accusa Sony di incompetenza e intanto si muove l'ICO

di: Luca "topmoller" Zerbini

Come spesso accade le brutte notizie non arrivano mai da sole. Ora tocca al gruppo hacker Anonymous togliersi qualche sassolino nella scarpa nel tentativo di evidenziare le colpe del colosso giapponese per la situazione che si è creata. Da Twitter è stato scritto un messaggio riguardante le voci che circolano a riguardo della compromissione della sicurezza dell’intera infrastruttura del PSN: il gruppo Anonymous si dichiara estraneo alla vicenda e invita Sony a non distrarre gli utenti nel tentativo di sorvolare sulle proprie responsabilità relativamente alla mancata tutela delle informazioni personali degli utenti. L’attenzione non dovrebbe essere rivolta agli hacker ma piuttosto all’incompetenza di Sony nel proteggere i loro sistemi e i dati degli utenti.

Come dicevamo le brutte notizie spesso sono ben accompagnate. A seguito dei problemi nati in questo periodo, l’Information Commissioner’s Office (ICO), l’autorità competente nel Regno Unito per la sicurezza dei dati, ha deciso di aprire un’indagine e di interrogare Sony.

“L’Information Commissioner’s Office prende le violazioni della protezione dei dati estremamente sul serio. Qualsiasi azienda od organizzazione che tratta informazioni personali deve assicurarsi di rispettare la legge compresa la necessità di mantenere i dati protetti.

Siamo stati recentemente informati su un incidente che sembra coinvolgere Sony. Stiamo contattando la società e intraprenderemo delle indagini per stabilire l’esatta natura dell’incidente prima di decidere quale azione debba essere presa da questo ufficio.”

L’ICO ritiene Sony potenzialmente responsabile in quanto le società che raccolgono e gestiscono dati personali devono garantire le appropriate misure di sicurezza per proteggere queste informazioni. Nel caso specifico la possibilità del furto di dati come i numeri delle carte di credito doveva spingere Sony ad avvertire immediatamente gli utenti e non una settimana dopo. La fine del tunnel sembra ancora lontana, non possiamo che sperare che la situazione torni alla normalità il più presto possibile.