Giochi Stellari
di: Andy ReevienyI più nostalgici, forse romantici che seguono Console-Tribe non dimenticheranno mai, oltre ai gettoni impiegati in sala giuochi, il fascino dei cabinati, che rimane pressochè immutato ad oggi. Sulla scia del proliferare del settore videoludico, nel 1984 esce, tra gli altri, un titolo che rimane un cult, come non se ne vedono più.
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Dalle stalle alle stelle
Giochi Stellari (in originale The Last Starfighter) per la regia di Nick Castle disponibile attualmente per gli abbonati Amazon su Prime Video, racconta la storia di Alex Rogan (Lance Guest), un ragazzo che vive, anzi sopravvive, con la madre e il fratello minore, la ragazza Maggie (Catherine Mary Stewart) in un parcheggio per roulotte, sperduto nella provincia americana.
Alex è un campione dello sparatutto che si chiama appunto The Last Starfighter, tanto da polverizzare i record di punti del videogioco. A un certo punto la sua vita e la vita della comunità viene stravolta da Centauri (Robert Preston) che, a bordo di un veicolo fotonico, svela ad Alex il suo destino e lo conduce nello spazio.
Congratulazioni Starfighter!
“Sei stato reclutato dalla Lega Stellare per difendere la frontiera contro Xur e l’armata di Ko-dan”. Così all’avvio del videogioco The Last Starfighter, e così appunto il nostro Alex, da anonimo e dimenticato dalla società, ha l’occasione di riscatto della vita, divenendo pilota insieme all’alieno Grig (Dan O’Herlihy) di un avveneristico velivolo spaziale da combattimento con la missione di sconfiggere i cattivi di turno. Lui si sacrifica, lo sa che è l’ultima speranza dell’umanità. (cit.)
Giochi Stellari ha molte frecce al proprio arco. A partire dal regista Nick Castle che inizia la carriera nientemeno sotto la maschera di Michael Myers in Halloween – La Notte delle Streghe con cui il Maestro John Carpenter nel 1978 definisce lo slasher horror moderno, e anche questo probabilmente fa sì che il comparto trucco e parrucco di Giochi Stellari sia di livello assoluto,non solo per il titolo in sé, specialmente tra le varie specie aliene componenti la flotta stellare.
C’è poi di più, tanto di più, oltre alle convincenti prove attoriali dei singoli. Probabilmente la cosa che, insieme ad altro cult assoluto di quegli anni quale è Tron della Disney del 1982, fa volare questo titolo di genere è uno dei più curati, massicci utilizzi in live action della cgi disponibile per l’epoca.
Tutto questo rende Giochi Stellari a ormai quaranta anni dall’uscita ancora un titolo visivamente e narrativamente godibilissimo, con la sensazione di sentirsi in una sorta di pov all’interno della cabina di pilotaggio insieme ad Alex e Grig, a combattere gli invasori interstellari.
Scoprite o riscoprite questi cult, chi ha figli, parenti in età se possibile se li goda insieme al loro, perchè queste sono storie transgenerazionali che fanno tornare bambini gli adulti, e aiutano i piccoli a diventare al meglio i grandi di domani, con la fantasia, sempre e comunque, al potere. Qui non ci sarà mai game over.