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di Zamvele
Serialmente parlando, il 2018 non è cominciato nei migliori dei modi (anche umanamente non è che sia stato una meraviglia, ma quello vi auguro, sia una cosa solo mia). Di nuove serie degne di nota non ne sono cominciate, e anche di ritorni da strapparsi i capelli non se ne
Secondo me, l’algoritmo di Netflix, stanco di essere usato solamente per consigliare (malamente) cosa vedere, ha deciso di fare il grande salto e dare sfogo alle sue fisime artistiche: è nato così Altered Carbon. In un futuro distopico, la coscienza viene scaricata su un dischetto, così se il corpo (non
The Post è forse il film più americano che vedrete quest’anno. Lo è nel cast (Tom Hanks e Meryl Streep, diretti da Steven Spielberg), lo è nella storia (la pubblicazione di documenti riservati sul Vietnam da parte del Washington Post negli anni ’70), ma soprattutto lo è nel suo volersi imporre
Una costante in tutte le recensioni di “L’ora più buia” è sottolineare quanto sia bravo Gary Oldman. Siccome io però l’ho visto al cinema doppiato, non posso dire niente sulla sua bravura, la prendo sulla fiducia. In compenso, ho scoperto che dietro a Gary Oldman c’era pure un film. Ma
Devo essere sincero: questo 2018, a livello cinematografico, si è aperto nel migliore dei modi. E non solo perché hanno messo la Dark Polo Gang in un film di Antonio Albanese. E’ appena uscito, infatti, Tre manifesti a Ebbing, Missouri (Three Billboards Outside Ebbing, Missouri) – da qui in poi,
Ok, togliamoci subito questo dente: la quarta stagione di Black Mirror è abbastanza una delusione. Il motore della narrazione della serie viene esplicitato fin dal titolo: lo specchio scuro a cui fa riferimento, infatti, non è altro che quello della tecnologia, per esempio lo schermo dei nostri cellulari, che ci
Girare una miniserie – o qualsiasi altra cosa – di genere western nel 2017 è, a essere buoni, quanto meno rischioso. E’ un po’ come invitare a tenere un discorso davanti ai tuoi amici mezzi hipster quel nonno che, per carità, ha delle storie meravigliose, ma che rischia costantemente di
Una premessa: dell’essenza di Star Wars me ne frega ben poco. Principalmente perché ancora non riesco a capire quale sarebbe quest’essenza. Cioè, che hanno da spartire i pupazzi del Ritorno dello Jedi, la fantapolitica di Attacco dei Cloni e la violenza di Rogue One? Il tono è piuttosto diverso. Perfino il
Netflix, da bravo conquistatore, dopo essersi imposto come leader nello streaming a livello mondiale, ha iniziato una sua produzione specifica per ogni Stato. Quindi, ecco, tra le altre, Suburra per l’Italia post-Gomorra, la brasiliana 3%, con le sue favelas distopiche, e la Francia con Marseille – ma qui il briciolo
Prima di tutto, una confessione: io sono quel tipo di fissato con le serie tv, che, quando gliene consigliano una, la prima istintiva domanda è: sì, ma che rete la trasmette? E, ovviamente, se è una rete generalista a trasmetterla, per me la conversazione può finire tranquillamente lì. Spesso, infatti,
Vivo in una piccola cittadina di provincia, più o meno sul modello di quella con due discoteche e centosei farmacie degli 883. In particolare, qua ci sta un unico cinema, con un paio di sale, e una programmazione quanto meno rapsodica. Eppure, guardare quanta gente stia in sala è, per