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The Witcher, dove eravamo rimasti

Geralt di Rivia nasce da una serie di romanzi, pubblicati in Italia dopo l'uscita del primo gioco. Conosciuto come "Strigo" nei romanzi, nei giochi viene definito Witcher. La sua saga, frutto della fantasia dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski, affonda le radici nella tradizione del fantasy letterario e può risultare intricata o difficile da ricordare nella sua interezza, soprattutto se avete giocato ai titoli precedenti parecchio tempo fa. Visto che l'attesissimo terzo capitolo è appena arrivato nei negozi, vi aiutiamo a ripercorrere gli eventi della trama.

di: Redazione

E siamo al secondo episodio della saga. Vanno fatte delle precisazioni prima di iniziare a raccontare la trama. Interpretiamo ancora Geralt di Rivia, un Witcher cacciatore abile nella spada e nell’alchimia e conoscitore di magie base. Continua la ricerca di Geralt di ricostruire la sua memoria, non ancora recuperata dopo gli avvenimenti del primo gioco. La trama non è lineare e ci sono scelte da fare che influenzano il gioco anche a distanza di ore. Il gioco dà dei chiarimenti su quanto avvenuto nel prologo del primo gioco.

Geralt sogna di nuovo la Caccia Selvaggia e si risveglia in prigione. Vernon Roche, capo delle forze speciali di Temeria, lo interroga sull’assassinio del re Foltest. Geralt racconta gli eventi precedenti la morte del re, accaduta durante una guerra contro i Lavalette, accusati di tradimento. Geralt aveva già salvato il re alla fine del primo gioco e il re lo sceglie come sua guardia del corpo. Durante l’assalto a un monastero alla ricerca dei figli illegittimi del re, eredi al trono, fa la sua comparsa un drago. Geralt riesce ad allontanarlo e il re trova i figli, ma viene ucciso da un finto monaco che si fingeva guardiano dei figli stessi. Geralt prova a salvarlo invano perchè l’assassino viene aiutato dagli Scoia’tel. A quel punto viene catturato.
Vernon Roche si convince che Geralt è innocente e lo libera di nascosto facendolo fuggire. Geralt raggiunge Triss e Vernon e parte verso il Flotsam sulle tracce degli Scoia’tel. 
Una volta arrivati incontrano Iorveth, elfo capo degli Scoia’tel, e, dopo uno scontro, questi scappa. Arrivano in città appena in tempo per salvare due amici dall’impiccaggione: Zoltan il nano e Dandelion il bardo. Geralt aiutà la città e sconfigge il Kayran, un mostro marino, con l’aiuto (più o meno) della maga Sheala. Geralt scopre che l’assassino è un Witcher di nome Letho, che ora vuole liberarsi di Iorveth. Geralt continua ad avere flashback della sua memoria e di una maga di nome Yennefer. Triss afferma di poterlo aiutare con un incantesimo, ma gli ci vuole qualche giorno per prepararlo. Geralt va con Zoltan a cercare Iorveth e, una volta trovato, gli rivela i piani di Letho. Iorveth finge che Geralt lo abbia catturato e si presenta legato di fronte a Letho che ammette di averlo usato e che Geralt un tempo gli ha salvato la vita. Arrivano le guardie, ma i due Witcher duellano altrove e si può scegliere se aiutare Iorveth dandogli una spada o farlo catturare. Letho sembra vincere, ma lascia stare Geralt per cercare Triss per farsi teletrasportare altrove. Anche Geralt cerca Triss, ma non la trova e apprende indagando che Triss ha parlato con Dethmold, mago consigliere di re Henselt di Kaedwen o con Philippa Eilhart, maga consigliera del regno di Redania. Comunque vada non riesce a trovare Triss. A seconda se si è scelto di aiutare o no Iorveth il gioco prosegue in due modi:

  1. Roche chiede a Geralt di uccidere il traditore Loredo, comandante di Flotsam
  2. Iorveth chiede a Geralt di portarlo nell’Aerdin dove Saskia (la Vergine di Aerdin) è a capo di una rivolta. 

Il prosieguo del gioco seguirà due strade da ora in poi.

Il secondo atto può iniziare in due modi differenti

  1. Henselt, re di Kaedwen, cerca di acquisire l’Aedirn, rimasto senza sovrano dopo l’assassinio dello stesso da parte di Letho.
  2. Stennis, figlio del sovrano assassinato dell’Aedirn, tratta Con Henselt per le sue terre

A questo punto, in base alla scelta fatta la storia segue due vie:

ROCHE

Dopo un incontro tra Saskia e Henselt compaiono dei Wraith sul campo di battaglia e Geralt protegge il sovrano insieme a Dethmold. Henselt chiede a Geralt di spezzare la maledizione che grava su di lui, lanciata da Sabrina Glevissig (la sua maga del tempo) mentre era sul rogo per aver lanciato palle di fuoco sul campo di battaglia uccidendo nemici e alleati (gli stessi che si sono poi trasformati nei Wraith affrontati prima). Geralt accetta ed entra in possesso della punta di una lancia con cui un soldato, Yahon, trafisse Sabrina sul rogo. Trova anche due oggetti simbolici: una bandiera degli Stendardo Grigio e la spada del generale Seltkirk. Con tali oggetti Geralt evoca Sabrina e Henselt la trafigge con la lancia di Yahon spezzando la maledizione. Geralt apprende ora che il figlio maschio di Foltest è morto e che Anais, la figlia femmina è ora l’erede al trono di Temeria. Irrompono due assassini che Geralt ferma. Dethmold usa la negromanzia per far rivivere a Geralt i ricordi di uno degli assassini e scopre che la maga Sheala è coinvolta nella morte di re Demavend. Geralt deve spezzare la maledizione del campo di battaglia infestato e alla fine sconfigge un Draug . Geralt ha dei flashback del suo passato, tra cui il momento in cui ha salvato la vita a Letho. Si sveglia dopo 3 giorni e viene a sapere che Roche é coinvolto in un complotto contro Henselt e lo ferma. Per salvare Roche Geralt si schiera contro Dethmold, ma non lo uccide. In seguito, durante l’assalto a Vergen da parte di Henselt, Geralt e Roche vanno in cerca di Sheala, ma si scontrano con lo stesso Henselt. A questo punto si può decidere se lasciare che Roche uccida o no il re.
Roche e Geralt si recano da Radovid, re di Redania, che vuole prendere la piccola Anais, erede al trono, ora nelle mani di Dethmold che la tiene prigioniera. Vuole anche sposarla in modo da regnare su Temeria come suo protettore evitando che il regno venga diviso tra i suoi baroni. Si può decidere se salvare Anais e, successivamente, se consegnarla a Radovid o a Temeria oppure proseguire nella ricerca di Triss. 

IORVETH

Stennis e Henselt stanno trattando quando appaioni i wraith. Geralt salva Stennis e Saskia grazie a Iorveth e alla maga Eilhart. Quest’ultima aiuta Geralt a spezzare la maledizione del campo di battaglia, ma vengono interrotti dall’avvelenamento di Saskia. Siccome Saskia è l’unica che può procurargli la spada Vandergrift, necessaria per spezzare la maledizione, Geralt cerca gli ingredienti per un antidoto. Si procura anche lo Stendardo e Eilhart fornisce anche un medaglione magico e l’armatura di Seltkirk. Geralt si procura gli ingredienti e guarisce Saskia. Nello spezzare la maledizione appare il Draug che Geralt batte. Geralt si risveglia a casa di Philippa Eilhart dopo aver avuto i flashback e scopre che Henselt sta assediando Vergen. Geralt e Zoltan combattono insieme a Iorveth e agli elfi. Henselt si arrende riconoscendo Saskia come governatrice di Vergen. Dethmold viene condannato a morte e Philippa e Saskia si teletrasportano altrove di nascosto.
Geralt e l’elfo scoprono che Philippa è stata imprigionata per tradimento e vogliono salvarla. Geralt può farsi catturare o entrare tramite le fogne. Arrivati dalla maga si può o aiutarla a evadere o abbandonarla e proseguire la ricerca di Triss. 

A questo punto le strade portano a due missioni.
La prima è di carattere politico:

  1. aiutare Roche a salvare Anais
  2. aiutare Iorveth a spezzare l’incatesimo che Philippa ha fatto a Saskia per controllarla.

La seconda missione è di carattere privato: salvare Triss dai Nilfgaardiani. La maga riferisce a Geralt del coinvolgimento della Loggia delle maghe nell’assassinio di Demavend senza però spiegare l’assassinio di Foltest. Triss faceva parte della Loggia senza avere però alcun potere decisionale. Anche Sheala e Philippa vengono messe di fronte al loro coinvolgimento negli amicidi e loro si difendono evocando il drago Saskia (che si scopre essere un drago che ha assunto forma umana). Se si è aiutato Iorveth si potrebbe essere in possesso dello strumento che può spezzare l’incantesimo che controlla la mente di Saskia.

Geralt incontra Letho che spiega di essersi servito della Loggia e di aver agito per conto di Nilfgaard per provocare caos tra i regni e poterli conquistare. Si può decidere se lasciarlo andare, ucciderlo subito o parlarci per dei chiarimenti e decidere poi se affrontarlo o meno.
Il finale dipende dalle scelte fatte, ma nel complesso il finale vero e proprio è sempre lo stesso: Nilfgaard conquista il Nord.