Speciale

David Attenborough’s First Life – Cocos: Shark Island – Atomic Ghost Fleet

di: Simone Cantini

Che la realtà virtuale possa avere una funzione legata all’edutainment ne abbiamo già avuto prova grazie al grezzo Virry VR, sulla cui scia si sono da poco inserite tre nuove esperienze disponibili all’interno del PlayStation Store. Chiunque abbia voglia di assistere da vicino alla nascita delle prime forme di vita, immergersi in prima persona in acque infestate da squali, o magari fare un viaggio a bordo di alcuni vascelli protagonisti di esperimenti nucleari, troverà di che intrattenere il proprio visore in David Attenborough’s First Life, Cocos: Shark Island e Atomic Ghost Fleet.

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Un milione di anni fa, o forse più…

Il primo di questi video a 360° che fa parte di questo terzetto, ci catapulterà indietro nel tempo, permettendoci di assistere alla comparsa delle prime forme di vita unicellulari, spingendosi fino alle creature sottomarine più complesse. Peccato che il tutto si interrompa proprio sul più bello, nel momento in cui avremmo assistito più che volentieri all’avvento della vita terrestre (chi ha detto dinosauri?). L’idea alla base di David Attenborough’s First Life sarebbe anche interessante, ma visto il prezzo non proprio contenuto (in relazione alla sua consistenza, ovvio), non si può proprio chiudere un occhio al cospetto di quello che non è altro se non un costoso filmato in CGI da gustare passivamente. Si potrebbe anche chiudere un occhio di fronte ad una simile situazione se almeno la produzione fosse supportata da una longevità di tutto rispetto, ma considerando che trascorsi poco più di 10 minuti il video avrà già esaurito tutte le proprie cartucce, non prestandosi ad ulteriori visioni, viene davvero spontaneo chiedersi come sia possibile proporre un simile oggetto al prezzo di € 6,49, per di più senza accompagnarlo con una qualsiasi forma di localizzazione in lingua italiana, sia audio che video (no, non ci sono neppure i sottotitoli). A meno, quindi, di essere particolarmente ferrati con la lingua inglese, David Attenborough’s First Life difficilmente riuscirà ad interessare la platea di giovanissimi a cui è evidentemente destinato. Sicuramente piacevole da vedere, grazie anche ad una buona resa visiva, il tutto avrebbe avuto di certo più senso se proposto come contenuto gratuito, sulla scia dell’ottimo Allumette.

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In fondo al mar

Leggermente più interessante, più che altro perché costituito da vere riprese effettuate da un piccolo sottomarino grazie all’impiego di una sofisticata videocamera a 360°, è Cocos: Shark Island. Però anche in questo caso è davvero difficile giustificare il prezzo a cui questo video viene proposto, sempre in relazione allo sproporzionato rapporto tra costo ed offerta. Ad essere sinceri questa discesa nelle acque dell’Oceano Pacifico non è neppure delle più emozionanti, dato che manca il benché minimo fattore wow: ovvio, non era certo possibile aspettarsi il classico incontro come quello vissuto in Ocean Descent, ma se proprio mi fai pagare per osservare gli squali per lo meno un placido faccia a faccia con uno degli esemplari più iconici sarebbe lecito aspettarselo. La spettacolarità, anche in questo caso, latita e la consueta assenza di localizzazioni che esulino dall’inglese fanno il resto, privando Cocos: Shark Island di qualsiasi valenza educativa al di fuori dei territori anglofoni. Non parliamo poi della durata, visto che anche in questo caso la decina di minuti è davvero troppo poca, oltre che scarsamente interessante, per giustificare un eventuale esborso.

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Mai, mai scorderai

A risollevare leggermente le sorti di un trittico di esperienze passive non proprio memorabili ci pensa Atomic Ghost Fleet, di sicuro il prodotto più interessante del pacchetto. Il breve video (anche qua viaggiamo attorno alla decina di minuti), ci proietterà all’interno delle acque dell’atollo Bikini, nelle cui profondità giacciono i relitti delle navi utilizzate dall’esercito americano per condurre i test nucleari subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Grazie a queste riprese sottomarine sarà possibile compiere un’affascinante viaggio alla scoperta di questi fantasmi inabissati, accompagnati da alcune piccoli frammenti storici che illustrano il loro glorioso passato. Ovvio, si tratta prettamente di suggestioni di carattere personale, ma per lo meno la staticità dell’esperienza è decisamente più in linea con l’argomento ed il materiale trattato. Peccato, visto l’indubbio valore educativo di questo Atomic Ghost Fleet, che anche in questo caso il tutto sia disponibile unicamente accompagnato dal voice over inglese.

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Esplorare lati non prettamente ludici del medium virtuale è senza dubbio cosa buona e giusta, ma se Sony ha intenzione di presentare simili sfaccettature (tra l’altro scarsamente riutilizzabili) a prezzi non proprio popolari, farebbe bene a fissare dei paletti ben precisi in merito al modo in cui tali prodotti devono giungere sui vari store. Proporre unicamente in lingua inglese, senza neppure introdurre dei sottotitoli, prodotti principalmente indirizzati ad un pubblico giovanissimo, è quanto mai sconcertante nel 2017. Così come è alquanto discutibile pensare di chiedere 5 Euro per poter visionare un breve filmato di una decina di minuti: di sicuro non è questo il modo migliore per spingere la VR.