V.I.P. 005 – Master Chief [Halo]
Poco meno di dieci lunghi anni. Tanto e' passato da quando una leggenda dei videogame e' entrata per la prima volta nelle nostre console: era il 15 novembre 2001 e Bungie distribuiva, in esclusiva Xbox, Halo: Combat Evolved. Oltre a divenire ben presto una vera e propria killer application per la console Microsoft, il titolo Bungie divento' anche il metro di paragone per ogni sviluppatore intenzionato a creare uno sparatutto in prima persona in grado di sfondare sul mercato. Ma Halo non sarebbe Halo senza il suo protagonista, il vero 'volto' della saga: il soldato divenuto leggenda, Master Chief.
di: Riccardo "RATM" PrimaveraPoco meno di dieci lunghi anni. Tanto è passato da quando una leggenda dei videogame è entrata per la prima volta nelle nostre console: era il 15 novembre 2001 e Bungie distribuiva, in esclusiva Xbox, Halo: Combat Evolved.
Oltre a divenire ben presto una vera e propria killer application per la console Microsoft, il titolo Bungie diventò anche il metro di paragone per ogni sviluppatore intenzionato a creare uno sparatutto in prima persona in grado di sfondare sul mercato. Il primo Halo, infatti, ridefinì gli standard degli FPS, e titoli blasonati come Call of Duty devono gran parte del loro successo all’ottimo lavoro svolto dai ragazzi di Bungie. Ma Halo non sarebbe Halo senza il suo protagonista, il vero “volto” della saga, il soldato divenuto leggenda: Master Chief.
Nome: John
Cognome: N.D
Soprannome: John-117, Master Chief, Demone
Età: N.D.
Nazionalità: Nasce su Eridanus II
Occupazioni: Soldato dell’UNSC
Prima apparizione: Halo: Combat Evolved – Bungie Studios – Xbox – 2001
Ultima apparizione: Halo 3 – Bungie Studios – Xbox 360 – 2007
Prossima apparizione: Halo 4 – 343 Industries – TBA
Ha detto: “Pensavo di farmi strada sparando… tanto per cambiare”.
Born to be a legend
Eridanus II, anno 2511. Durante la ribellione di Elysium Citadel, un bambino di nome John vede la luce. Sorretto dall’amore dei genitori, il ragazzo cresce sano e forte, con un’innata ossessione per la competizione che lo porta a cercare di primeggiare ovunque. Queste sue “doti” portano il ragazzino a finire nel mirino della dottoressa Halsey, che ne ordina il rapimento per poterlo utilizzare come cavia nell’esperimento SPARTAN-II.
Il progetto prevede la nascita di un nuovo gruppo di super-soldati geneticamente modificati e addestrati a resistere a qualsiasi situazione ambientale, capaci di utilizzare qualsiasi arma e imbattibili nel corpo a corpo: i guerrieri perfetti. Il sogno di un esercito invulnerabile, però, si infrange poco dopo l’inizio della sperimentazione: dei 75 bambini rapiti e utilizzati come cavie, ben 33 non riescono a sopravvivere agli innesti biologici e 12 rimangono perennemente infermi.
Gli Spartan sopravvissuti, però, diventano ben presto l’orgoglio dell’UNSC: dove i comuni mortali non arrivano, ci sono gli Spartan. E a guidare questo plotone invulnerabile c’è lui, John-117.
Un solo, triste destino accomuna questi soldati leggendari: vengono sterminati durante la disfatta di Reach, la più grande sconfitta che il genere umano abbia mai subito. Al primo contatto con i Covenant, infatti, anche loro cadono uno dopo l’altro. Un solo Spartan-II rimarrà in piedi dopo gli eventi di Reach: Master Chief, che ben presto diventa l’ultimo barlume di speranza di tutta l’umanità.
Master Chief, il “Demone”
Durante la grande guerra tra umani e Covenant, le sue gesta e la sua smisurata forza gli valsero l’appellativo di “Demone” tra i nemici; la sua presenza sul campo di battaglia rincuorava i soldati alleati ed era spesso in grado di capovolgere le sorti dello scontro. I Covenant più deboli tremavano solo nel vederlo e i Profeti lo consideravano il più grande ostacolo alla vittoria – altrimenti scontata – della coalizione aliena.
Dopo la rocambolesca fuga da Reach a bordo della Pillar of Autumn, Master Chief entra in contatto con i Precursori, una razza aliena ormai estinta dotata di una tecnologia avanzatissima. La nave dell’UNSC ha raggiunto, infatti, il primo Halo.
Nonostante le massicce forze Covenant intente ad attaccare la fregata terrestre, lo Spartan ed altri marines sbarcano sull’installazione dei Precursori e si apprestano ad esplorarla. Purtroppo, la loro imprudenza li porterà a liberare la più grande minaccia che l’universo abbia mai affrontato: i Flood, dei parassiti in grado di mettere in ginocchio ogni forma di vita. I Flood costringono quindi i Precursori a mettere in atto una terribile contromisura, l’unica in grado di fermare la loro inarrestabile avanzata: privarli del loro nutrimento, ovvero distruggere ogni forma di vita senziente presente nell’universo. Immaginando un loro probabile ritorno però, i Precursori avevano preparato un sistema difensivo in grado di proteggere i futuri abitanti dell’universo, ovvero le installazioni denominate Halo.
È così che le forze umane si trovano coinvolte in un conflitto attorno al quale ruotano le sorti dell’intero universo conosciuto: i Covenant sono intenzionati ad attivare gli Halo per dare il via al Grande Viaggio, il fine ultimo della religione Covenant; gli umani, coscienti del vero scopo degli Halo, devono fermarli, costi quel che costi.
Ovviamente, Master Chief sarà sempre al centro delle avventure che si dipanano lungo i tre episodi della saga di Halo; vedrà cadere molti compagni sotto i suoi occhi, mieterà vittime illustri, ma la sua storia sarà sempre legata a quella di Cortana, l’I.A. che lo accompagna durante la guerra Covenant.
Consegnatagli sulla Pillar of Autumn per evitare che cadesse in mano nemica, Cortana fornirà un supporto vitale allo Spartan durante l’esplorazione del primo Halo, e riuscirà a scoprire la vera funzione dell’anello poco prima che Master Chief lo attivasse. Nel terzo capitolo, Cortana finirà inglobata nel capo dei Flood, Mente Suprema, che con l’inganno l’aveva attratta a sé alla fine del secondo capitolo, ma il soldato riuscirà a trarla in salvo e ad utilizzare le informazioni da lei carpite per mettere fine alla minaccia Flood.
Back to the battlefield
Dopo l’E3 di quest’anno sappiamo finalmente che il destino di Master Chief è tutt’altro che deciso. Nulla riesce a fermare l’inossidabile Spartan, che si prepara a tornare a combattere in Halo 4.
Saggia scelta, quella dei ragazzi di 343 Industries, poiché Halo senza Master Chief non è (e non può essere) lo stesso. Basti pensare a Halo 3: ODST e Halo: Reach: il primo, comunque un buon titolo, dà spazio ad un protagonista piatto come una sogliola e privo del fascino dell’invincibile John-117; Reach, invece, sebbene sia un capolavoro e narri vicende davvero più toccanti, impedisce al giocatore di immedesimarsi nel protagonista, ancora troppo anonimo se paragonato al nostro Iron Chief.
Bungie non potrà mai mostrarci il futuro che aveva in serbo per il leggendario soldato, come già detto il testimone passa ai ragazzi 343 Industries, che hanno l’obbligo di regalare a tutti i fan dell’inarrivabile soldato una nuova, entusiasmante avventura.
Perché si sa, “gli Spartan non muoiono mai…”.