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Uncharted: Eye of Indra

Dopo un primo tentativo filmico non propriamente esaltante, Naughty Dog ci riprova con il motion comics intitolato per l'occasione Uncharted: Eye of Indra, secondo cortometraggio ispirato alle gesta dell'irriverente Nathan Drake. Complice il nuovo trend gioco/cartone animato che sta investendo tante grandi produzioni, la societa' americana tenta di confezionare un prodotto che faccia sia da richiamo per i fan, sia da specchietto per nuovi possibili lavori. Saranno riusciti nell'impresa?

di: REdeiDESIDERI

Era il 13 Ottobre 2009 e, nel corso di una conferenza stampa sul suo imminente quanto atteso Uncharted 2: Among Thief, Mr. Neil Druckmann, co-lead game designer di Naughty Dog, annunciava ufficialmente il prossimo rilascio di un prequel per il meraviglioso Uncharted: Drake’s Fortune, primo indimenticato capitolo della saga. La stampa ed i fan vivono attimi di autentico fervore. Due Uncharted pubblicati in rapida sequenza? Miracolo! Le notizie si susseguono rapide. Un prequel: ci saranno personaggi vecchi e nuovi, una nuova eroina femminile, tanta azione, il solito carisma alla Nathan Drake e… si scopre che sarà un cartone animato in motion comics! Viene così annunciato, tra gioia e dolore (dei fan), Uncharted: Eye of Indra, prequel ufficiale di Drake’s Fortune e secondo cortometraggio ispirato alle gesta dell’irriverente Nate Drake. Dopo un primo tentativo filmico non propriamente esaltante (il primo motion comics altro non era che un’anteprima di Drake’s Fortune), Naughty Dog ci riprova. Complice il nuovo trend gioco/cartone animato che sta investendo tante grandi produzioni (ed avviato a tutti gli effetti con Dead Space), la società americana tenta di confezionare un prodotto che faccia sia da richiamo per i fan, sia da specchietto per nuovi possibili lavori. Saranno riusciti nell’impresa? Mettiamoci il nostro cappello alla Indiana Jones e scopriamolo insieme!

L’occhio del Dio

Come già detto, Eye of Indra riporta il giocatore (pardon, lo spettatore) indietro nel tempo, ben prima delle vicende narrate nel bellissimo Drake’s Fortune. Non appena la visione comincia scopriamo subito una cosa: Nathan aveva il brutto vizio di cacciarsi nei guai anche prima del suo debutto su PS3. È infatti palese sin da subito come, nella migliore delle sue tradizioni, per Drake le cose stiano andando già molto male. Il nostro eroe è infatti legato ad una sedia, e subisce, ostentando la sua solita ironia, il pesante pestaggio di un certo Daniel Pinkerton, un collezionista di reliquie americano interessato ad alcune informazioni in possesso dello sfigatissimo Nate. Alla base dell’interrogatorio c’è la volontà dell’uomo di mettere le proprie mani su di una reliquia leggendaria: L’Occhio di Indra (Dio indù delle folgori e del temporale), il cui ritrovamento era stato commissionato dallo stesso Pinkerton proprio al nostro eroe. Dal valore inestimabile, ed appartenente ad un trittico di artefatti che comprende Il Patto e L’Ira di Indra (già in possesso del committente), L’Occhio porta con se tutta una serie di segreti, nonché una lunga sfilza di persone che ne bramano il possesso. Tra un pugno ed una minaccia, la mente di Drake comincia a divagare tra i flashback, così da permetterci di capire il perché del tradimento al suo manesco cliente, e quale sia stata l’escalation di eventi che lo hanno portato ad essere catturato, legato e torturato.

Un Drake… italiano!

Naughty Dog fa le cose per bene, e questo lo sappiamo tutti sin dai tempi di Crash Bandicoot, tuttavia non ci aspettavamo che la stessa meticolosità dimostrata in campo videoludico, potesse essere applicata anche in campo cinematografico. È infatti palese, sin dalle prime scene, come il team si sia impegnato per produrre ed imbastire un intrattenimento valido. Questo si manifesta nella scelta di affidare i disegni non al “primo che capita”, ma alla matita – e al talento – dell’italianissimo Marco Castiello! Originario di Napoli, il buon Marco è ormai celebre in tutto il mondo grazie alla saga fumettistica di WitchBlade, ed alla sua recente collaborazione con la Marvel Comics per la serie Secret Invasion Frontline, di cui ha interamente curato i disegni. Sarà l’orgoglio italico che ci fa parlare, ma non possiamo che essere entusiasti per il lavoro del nostro abilissimo concittadino. Cercando, infatti, di mantenere fede il più possibile al tratto che caratterizza i personaggi del gioco, ma aggiungendovi ovviamente il proprio stile, Castiello ha confezionato dei disegni incisivi, spigolosi, ma allo stesso tempo precisi e dettagliati. Molto “nuovo fumetto americano”, e quindi perfetti per essere poi trasposti in quell’ottica di abbozzato movimento caratteristica dei motion comics. Il risultato è un Drake riconoscibile nella sua controparte videoludica, ma al tempo stesso rinnovato, ringiovanito, perfettamente godibile dai fan come dai neofiti. Stesso discorso per tutti i personaggi presenti nel cortometraggio tra cui troviamo tanti nuovi comprimari, come la bella e tenace Rika – spalla femminile creata per l’occasione – o lo spassoso Victor “Sully” Sullivan, imbolsito e ciarliero ieri come oggi. Il risultato finale, complice anche l’ottima cura per i fondali e gli ambienti, è quindi molto buono, tanto che chi si aspetta poco più che uno “story board in movimento”, rimarrà piacevolmente sorpreso nel constatare che, più che bozze, sembra di sfogliare un vero e proprio fumetto (balloon compresi!).