Final Fantasy XIII: La Guida Strategica Ufficiale
Che lo si apprezzi o meno, Final Fantasy XIII e' arrivato sulle nostre console, probabilmente per restarci a lungo. Pur essendo piuttosto differente dai precedenti capitoli della serie, l'ennesimo J-RPG Square-Enix si presta ad essere oggetto di grande interesse da parte di un esercito di vecchi e nuovi giocatori, tanto che la software house ha messo in piedi una imponente macchina di marketing per vendere il marchio sotto diverse forme. Per molti collezionisti la guida strategica ufficiale del videogame e' importante tanto quanto lo e' il videogame stesso, di cui non costituisce un semplice accessorio ma ne e' imprescindibile emanazione.
di: RedazioneChe lo si apprezzi o meno, Final Fantasy XIII è dopo tanto tempo arrivato sulle nostre console, probabilmente per restarci a lungo. Pur essendo un gioco piuttosto differente dai precedenti capitoli della serie, l’ennesimo J-RPG Square-Enix si presta, vuoi solo per il suo nome cabalisticamente fortunato, ad essere oggetto di grande interesse da parte di un esercito di vecchi e nuovi giocatori, tanto che la software house ha messo in piedi una imponente macchina di marketing per vendere il marchio sotto diverse forme. Bibite in lattina consigliate dai protagonisti, ricche edizioni limitate del gioco a prezzo maggiorato, ma anche differenti pubblicazioni della sua colonna sonora disponibile persino su disco in vinile. Per molti collezionisti, tuttavia, in particolare la guida strategica ufficiale del videogame è importante tanto quanto lo è il videogame stesso, di cui non costituisce un semplice accessorio ma ne è imprescindibile emanazione.
Square-Enix lo ha capito benissimo: il sodalizio con la casa editrice Piggyback nella stesura dei ricercatissimi volumi, in cui sono portati alla luce tutti i segreti dei vari episodi della pluripremiata saga di giochi di ruolo, dura ormai da molti anni, e naturalmente si ripropone in occasione dell’uscita di Final Fantasy XIII, addirittura in due differenti incarnazioni.
Doppia Carica
Final Fantasy non è un gioco come tutti gli altri, e nemmeno la sua guida ufficiale poteva essere come tutte le altre. Ce ne sono, infatti, due versioni ben distinte tra cui poter scegliere: la prima è una edizione “democratica” assolutamente standard, dalla grande reperibilità ma dalla fabbricazione senza grandi pretese qualitative; leggermente più costosa della media di mercato, conta 255 pagine.
Ben più esclusivo ed appetibile è invece in libro in edizione Collector’s Edition, contraddistinta da un’elegante copertina rigida, contenuti extra ed una tiratura piuttosto limitata: ce ne sono in circolazione non più di 13.131 esemplari, e non verranno effettuate ristampe. In vendita, a volte solo su prenotazione, alla modica cifra di 29,90 euro, fino ad esaurimento scorte.
Ne vale davvero la pena? Final Fantasy XIII è un’avventura per larga parte lineare, e la maggior parte dei già esperti estimatori della serie non avrà davvero bisogno di un aiuto così impostato e dettagliato. Per affrontare le sessioni di gioco più complesse, in cui un’attenta pianificazione delle battaglie e soprattutto della gestione dell’equipaggiamento saranno presupposti fondamentali, in fondo potrebbe bastare il passaparola ed il forum di Console-Tribe.
Ma è davvero di questo di cui stiamo parlando? La guida in edizione limitata di Final Fantasy XIII racchiude in sé più che altro un grande valore collezionistico. Se non fosse sufficiente la grande precisione ed accuratezza nella descrizione certosina di ogni oggetto, schema ed abilità del mondo del gioco, potrebbe bastare la magnetica bellezza fisica del volume ad ammaliarvi. La candida copertina rigida, adornata semplicemente dall’evocativo logo del videogame, comunica al contempo una grande grazia ed una solidità sconosciuta persino alla pur eccezionale guida di Final Fantasy XII. Su questa, edita nel 2006, campeggiava la mappa raffigurante Ivalice ed il logo del gioco era come intagliato nel legno: l’impressione era quella di avere per le mani un antico tomo pregno di conoscenza perduta. Questa volta invece il tatto non restituisce sensazioni di tridimensionalità, e lo stile è decisamente più sobrio e minimalista, puntando a colpire con una estetica dall’appeal semplice e nostalgico, quasi una dolce e rassicurante nudità. Entrambe le copertine, del XII e del XIII, sono dunque a loro modo delle piccole opere d’arte, ben rappresentative dell’autorevolezza che il nome Final Fantasy si è guadagnato in più di venti anni di magia e successo nel campo dei giochi di ruolo alla giapponese e dei videogame in generale.
Rispetto alla già citata guida di FFXII, questa nuova strenna Piggyback gode però di una rilegatura decisamente migliore, pesante, almeno apparentemente meno propensa al disfacimento dovuto al naturale scorrere dei mesi. Il solido brossurato esterno incornicia fogli di carta di grande qualità e saldamente fissati al dorso.
Sono tuttavia assenti un cordino segna pagina ed una sovraccoperta per proteggere i bordi del libro. Starà a voi conservarlo con la massima cura per mantenerlo nel tempo bello come il giorno dell’acquisto: fate in questo senso attenzione a mantenerne intatto il bianco perlaceo, facilmente esposto ad impronte, macchie o cuginetti pestiferi armati di pennarelli o bibite zuccherate.
Siamo quindi su livelli di cura editoriale decisamente alti, consoni a placare le esigenze del Final Fantasy-dipendente dopo tanti anni di attesa. Il quale sarà perfettamente informato del fatto che quanto abbiamo fino ad ora descritto, lo sottolineiamo, fa riferimento all’edizione più esclusiva tra le due esistenti in commercio. L’edizione budget dimostra tutto il suo valore qualitativamente inferiore, perché della medesima infima categoria di pressoché tutte le altre guide di videogiochi già note al grande pubblico. La rilegatura inesistente lascerà ben presto staccare diverse pagine senza che ne abbiate alcuna colpa, e la copertina flessibile non contribuisce a proteggere il volume, stampato su fogli di spessore standard sensibili agli strappi. Ad un prezzo base di 19,90 euro, anziché di 14,90 come molti testi analoghi incentrati su altri videogiochi che siamo abituati a vedere sugli scaffali dei negozi, è questa, e non la Collector’s Edition, a costare eccessivamente rispetto a quel che offre.