Castlevania: Lords of Shadow – Reverie
Castlevania Lords of Shadow e' un curioso reboot di una delle piu' famose saghe videoludiche. Nonostante le perplessita' dovute alla somiglianza con altri grandi della scena, Lords of Shadow si presento' come un prodotto ottimamente realizzato, con tanto di cliffhanger finale da cardiopalma. Oggi, dopo svariati ritardi, siamo qui per analizzare Reverie, il primo dei due DLC annunciati per il gioco. Scopriamolo insieme!
di: Nicola "Wanicola" CasoQuello del 2010 è stato senz’altro uno dei Natali più affollati degli ultimi anni per quanto riguarda il mercato dei videogiochi. Tra seguiti di brand famosi e nuove ed interessanti IP, uno in particolare spiccò per l’ambiziosa scelta di collocarsi a metà tra i filoni sopracitati. Stiamo parlando proprio dell’ultimo Castlevania, curioso reboot di una delle più famose saghe videoludiche.
Presentato inizialmente solo col nome di Lords of Shadow, il gioco si prefiggeva il compito di fornire alla serie un degno capitolo in 3D, a lungo atteso dai fan, e allo stesso tempo cercare di attrarre quanta più utenza possibile grazie all’adozione di uno stile più occidentale.
Nonostante le perplessità dovute alla somiglianza con altri grandi della scena (God of War e Prince of Persia in primis), Lords of Shadow si presentò come un prodotto ottimamente realizzato, merito soprattutto di un comparto narrativo impeccabile con tanto di cliffhanger finale mica da ridere.
Nonostante il “finale aperto”, Mercury Steam dichiarò a suo tempo che LoS non avrebbe ricevuto un seguito diretto, quanto piuttosto una serie di pacchetti aggiuntivi che ne avrebbero chiarito l’epilogo ed ampliato le vicende. Oggi, dopo svariati ritardi, siamo qui per analizzare Reverie, il primo dei due DLC annunciati.
“Eu Sunt Dracul!”
Dopo il download (ben 1 GB di dati), nella schermata di selezione del capitolo apparirà il nuovissimo XIII, che ci vedrà impegnati nuovamente all’interno del castello dei vampiri in seguito ad una misteriosa richiesta d’aiuto da parte di Laura, la ragazza vampiro con cui avevamo già avuto a che fare durante l’avventura principale.
La sconfitta dei Signori dell’Ombra non ha portato nulla di concreto a Gabriel, anzi ha solo contribuito ad indebolire un antico sigillo posto su una creatura ancora più malvagia ed inarrestabile, nota soltanto come “il Dimenticato”.
Purtroppo non è solo l’antefatto a risultare poco originale e banale, ma anche le vicende che ne derivano.
“Recycle” forse sarebbe stato un nome più appropriato
Nonostante tutti i ritardi e le promesse di Dave Cox, Reverie non aggiunge nulla di nuovo all’esperienza di gioco per giustificarne l’acquisto. I tre stage (due se si considera che il primo consiste in un solo enigma) che compongono il pacchetto sono strutturati in maniera piuttosto classica, persino con una marcia in meno.
Le sezioni platform non offrono nulla che non si sia già visto nei capitoli precedenti, così come i combattimenti con i soli ghoul non sono in grado di offrire una sfida particolarmente impegnativa. Interessanti e ingegnosi gli enigmi invece, qui presenti in quantità notevole, quasi a voler fare di questo DLC una sorta di espansione “puzzle”.
Neanche l’introduzione di Laura come personaggio utilizzabile è in grado di risollevare la situazione, considerando che la sua presenza doveva essere il punto focale di questo capitolo. La contessina vampiro infatti risulta un pretesto narrativo o poco più, con le sezioni a lei dedicate limitate a qualche combattimento dalle meccaniche non troppo felici.
In attesa di Resurrection
Un altro punto su cui Reverie risulta carente è senz’altro quello della durata: anche se in linea con altri prodotti dello stesso tipo, le due ore scarse che impiegherete a portare a termine i tre livelli risultano totalmente inaccettabili se si considera la longevità che caratterizza l’avventura principale. Una vera e propria caduta di stile.
Così come risulta indigesto il finale, troncato proprio sul più bello per spianare la strada al prossimo DLC, Resurrection. E i boss? Totalmente assenti!
Neanche gli obbiettivi risultano particolarmente originali e/o impegnativi, chiedendo soltanto il completamento del capitolo a vari livelli di difficoltà e la raccolta di qualche malcelata reliquia.
Tirando le somme, trovare qualcosa di buono in questa prima espansione risulta molto difficile (forse le scene di intermezzo, messe su schermo come artwork semi statici piuttosto che i classici filmati in CG), soprattutto visto l’alone di grandiosità che ruotava attorno al progetto. 800 MP (o 7.99 €) risulta un prezzo decisamente esoso data la scarsa offerta, soprattutto considerando che per lo stesso prezzo è possibile acquistare quella perla che risponde al nome di Symphony of the Night, utile a capire cosa rende veramente grande questa serie.