Call of Duty: Black Ops – Annihilation Map Pack
Dopo First Strike ed Escalation, arriva la terza raccolta di mappe per il giocatissimo Call of Duty: Black Ops di Activision. La formula vincente 4+1 porta a 26 le location oggi disponibili in cui gli appassionati di tutto il mondo possono sfidarsi.
di: Luca "lycenhol" TrevissonHazard
Entrando nel livello, la cosa che balza immediatamente all’occhio è il verde super carico dell’erba che sarà il leit motif dello scenario.
La mappa è ambientata su un’ipotetica buca da golf, con prati, bunker di sabbia e green. Il tutto circondato da un lato da un resort in perfetto stile cubano, e con torrioni e mura che inframezzano i verdi prati.
La bellezza del luogo invoglia a visitarlo, anche se la presenza di nemici pronti a farci fuori ci farà presto dimenticare questo proposito.
I fan storici del brand forse avranno un déjà-vù: la struttura della mappa ricorda molto Cliffside del multiplayer di World at War. Non mancano infatti ampi percorsi costituiti dai prati, vie laterali protette da mura, una scogliera con rifugio e svariate postazioni per cecchini ove sedersi ed attendere il nemico in transito.
Esistono sicuramente le coperture, con alcuni piccoli edifici dove ripararsi, ma come Drive In, anche questa mappa non è ottimale per le armi a corta gittata, dato che negli spostamenti da un riparo all’altro saremmo dei facili bersagli senza la possibilità di difenderci.
Lo scenario graficamente è forse il più bello; poco credibile come campo da golf, dato che nemmeno Tiger Woods riuscirebbe ad attraversarlo senza perdere almeno una decina di palline nelle numerose costruzioni presenti in mezzo alla pista.
L’estensione della mappa non è elevata, ma per la conformazione si presta anche agli scontri più popolosi.
Il rammarico nasce dall’impossibilità di accedere ai piani alti di alcune strutture, in primis il faro che domina la scogliera: poter ammirare il paesaggio da li, e mirare il nemico, sarebbe stata una invitante ciliegina sulla torta.
Silos
Tutte le mappe di questo DLC sono ben pensate, ma Silos è sicuramente la punta di diamante. Il nome nulla ha a che vedere con i depositi per le granaglie che si vedono nelle campagne. In questo caso per “silos” intendiamo i tubi di lancio che ospitano le testate intercontinentali, che oltretutto non mancheranno di decollare durante i nostri scontri, animando ulteriormente lo scenario.
Anche in questo caso non si può non ricordare la struttura della mappa Quarry di Modern Warfare 2 a causa dei dislivelli del plafond della mappa stesso, parzialmente in discesa. Ma se nel caso dell’ambientazione di MW2 gli elementi tra cui muoversi erano montagne di blocchi di marmo, qui abbiamo i silo appunto e gli edifici della logistica. Nel complesso si viene a creare un dedalo di percorsi con scorciatoie secondarie riparate, tubi di cemento giganti in cui potersi infilare e punti di osservazione che rendono la mappa molto divertente, dato che non mancano le occasioni per prendere alla sprovvista il proprio avversario.
Tralasciando alcune porzioni completamente aperte, sicuramente potranno avere buone speranze di sopravvivenza anche i runner, coloro che, armati di mitra o shotgun, amano attraversare i livelli di corsa in cerca del malcapitato nemico da sgozzare.
Da sottolineare, su un lato della mappa, la presenza di un punto rialzato, che offre una ottima visuale per lo snipinig. Non risulta eccessivamente squilibrato, dato che la mancanza di protezioni perimetrali, rendono l’occupante a sua volta bersaglio per gli avversari, sopravvissuti alla sua pioggia di proiettili.
Shangri-La
La nuova location per la modalità “zombesca” ci porta nella mitica città tibetana, sede, secondo le leggende, del segreto della vita eterna. Anche se probabilmente il tipo di immortalità immaginato dai Treyarch, sotto forma di cadaveri deambulanti putrescenti, non riflette il modello previsto dal mito.
In verità la prima zona, più che un tempio tibetano, ricorda una città azteca: ci si aspetta solo di vedere da un momento all’altro Indiana Jones correre fuori, in fuga da un masso rotolante. E’ molto suggestiva, ma smetterete presto di ammirare il panorama per iniziare a contrastare l’avanzata dei non-morti.
La struttura è quella classica, con le quattro finestre da presidiare, i due punti in cui rifornirsi di armi ed altrettanti passaggi da aprire spendendo una parte del denaro racimolato sterminando i nemici.
Il livello di difficoltà appare subito elevato, con avversari veloci e famelici.
Il bestiario è rinnovato: il look dei non-morti è adattato all’etnia mongola che dovrebbe popolare Shangri-La. Alcuni avversari hanno anche special feature, come il vomito che ci rende particolarmente cechi per un certo lasso di tempo. Contro di noi non solo creature umanoidi: cercheranno di farvi la pelle anche bestie non morte tra le quali, la chicca è costituita dalla bertuccia zombie, che cercherà di prendersi come ricordo i vostri gioielli di famiglia.
Altra novità offerta da Shangri-La sono le trappole onnipresenti che, non bastassero i nemici desiderosi di sbranarci, ci bloccheranno o ci rallenteranno, se non avremo una conoscenza più che buona del territorio a noi circostante.
Conclusioni
I Treyarch avevano promesso un map pack più adeguato a quanto gli utenti si aspettavano, e sicuramente ci sono riusciti: il risultato è un insieme di mappe belle, avvincenti e varie. Giocandole e rigiocandole si riesce a scoprire punti di interesse inediti, che aprono nuove opportunità. Sicuramente i giocatori di tutte le scuole di pensiero riusciranno ad adottare le tattiche di combattimento a loro più congeniali in almeno un punto dei livelli.
Tutte le mappe hanno percorsi ben progettati ed alternativi, punti di appostamento per cecchinaggio e imboscate.
E a corollario di tutto ciò, una mappa zombie che, pur non stravolgendo il format, aggiunge novità, come la bertuccia zombie malefica e le trappole. Ancora una volta i Treyarch si dimostrano molto abili nella modalità da loro inserita per la prima volta nel brand ai tempi di COD 5.
Se avete acquistato i precedenti due DLC, non potete farvi sfuggire questo, in caso contrario, è probabilmente una buona occasione per espandere il set di mappe del vostro FPS preferito.