Anteprima

Assassin’s Creed: Lineage

Cavalcando l'onda del sempre piu' fiorente 'marketing virale', Ubisoft ha ben pensato di sceneggiare e produrre quella che e' a tutti gli effetti una piccola fiction o, se preferite, un cortometraggio. Per coronare l'attesa del suo ottimo Assassin's Creed 2, la nota software house francese ha difatti prodotto Assassin's Creed: Lineage, prequel ideale alle vicende principali del titolo da poco uscito sul mercato, nonche' specchietto perfetto per aumentare l'hype dei vari fan sparsi per il mondo.

di: REdeiDESIDERI

Con l’arrivo della tanto desiderata multimedialità delle nuove console, è capitato sempre più frequentemente che media una volta distanti, come televisione/cinema, videogame e fumetto, si siano sempre più incrociati, per poi spesso fondersi in progetti paralleli ad entrambi (i famosi tie-in), purtroppo quasi costantemente afflitti da una costante “maledizione”.
Capace di creare prodotti di richiamo per i fan, ma il più delle volte scadenti o semplicemente inutili, il mercato non si è comunque arrestato, spingendo software house e varie case di produzione a perseverare questa, se vogliamo, anomala strategia di “marketing virale”.
Nel pieno del trend filmico-pubblicitario di cui sopra, la sempre dinamica Ubisoft ha ben pensato di sceneggiare e produrre quella che è a tutti gli effetti una piccola fiction o, se preferite, un cortometraggio. Per coronare l’attesa del suo ottimo Assassin’s Creed 2, la compagnia francese ha difatti prodotto questo Assassin’s Creed Lineage (da ora semplicemente “AC: Lineage”), prequel ideale alle vicende principali del titolo da poco uscito sul mercato, nonché specchietto perfetto per aumentare l’hype dei vari fan sparsi per il mondo.

Non è nostra abitudine recensire film (o presunti tali), ma non potevamo esimerci dall’analizzare questo curioso esperimento! Console-Tribe ha valutato per voi il web movie in questione e ne ha tirato fuori questa anomala recensione.
Bentornati nel mondo del Credo.

Al servizio dei Medici

Come già detto, la storia di questo AC: Lineage costituisce il prequel perfetto alle vicende narrate nel corso del secondo capitolo della serie. Come saprete tutti, nel gioco si vestono i panni del giovane Ezio Auditore da Firenze, un ragazzo di una benestante famiglia fiorentina le cui vicende si andranno inesorabilmente intrecciando con le trame politiche e cospiratorie dei Templari. Questo perché il padre di Ezio, Giovanni, è un Assassino, inconsapevolmente schierato contro l’ordine Templare ed al servizio del “Magnifico” Lorenzo de Medici. Questo il fulcro delle vicende, ossia il servizio di Giovanni presso Lorenzo che, tra un omicidio e l’altro, lo porterà ad incontrarsi ed a lottare prima contro un non meglio identificato attentatore, poi nientemeno che con Federigo Borgia, mente della sommossa ai danni della repubblica di Firenze.
Avremo quindi una prospettiva del tutto nuova (seppur breve) agli eventi che porteranno all’inizio del gioco, in cui gli aspetti cruciali della narrazione sono le oscure commissioni di Giovanni ed il suo rapporto amorevole e protettivo verso la famiglia e verso l’ignaro Ezio. Si tratta a conti fatti di un qualcosa di assolutamente superfluo, senza il quale potrete comunque godere degli intrighi della trama, tuttavia la qualità della recitazione ed il filo diretto che la sceneggiatura ha con gli eventi del gioco è tale da risultare un antipasto più che gradevole ancor prima di impugnare il pad. Potrete capire meglio quale sia la portata dell’intrigo, quanto Giovanni ne sia coinvolto e consapevole e come si arrivi ai tragici eventi narrati nelle prime ore del gioco.

Sceneggiato da William Raymond, con la collaborazione di Corey May (sceneggiatore di Assassin’s Creed I e II), il plot dimostra la particolare abilità degli sceneggiatori che, in appena mezz’ora, sono stati comunque capaci di dipingere una buona fetta dei personaggi presenti in-game, senza evitare di sottolinearne le sfumature emotive che verranno poi fuori nel corso del gioco. Amore, vendetta, devozione, ogni personaggio traspare sin da subito per quello che è e che vuole, grazie soprattutto alle ottime performance recitative di un cast di perfetti sconosciuti di assoluto talento.