Alan Wake DLC: The Signal
'The Signal', tradotto in italiano con 'Il Segnale' e' la prima espansione prevista per il 27 luglio per Alan Wake, ambizioso progetto della finnica Remedy famosa per aver dato i natali a Max Payne ed aver introdotto il bullet-time nei videogame. Visto come un primo tassello di un puzzle che potrebbe tenere impegnati i giocatori per un lunghissimo periodo di tempo, questo contenuto scaricabile sara' gratuito per tutti quelli che hanno acquistato il gioco, mentre sara' a pagamento (560 Microsoft Points) per i possessori di copie usate.
di: Ivan CaregnatoATTENZIONE: Questa espansione è ambientata subito dopo le vicende narrate nel gioco, pertanto l’articolo contiene spoiler e anticipazioni che chi non ha ancora terminato l’avventura principale potrebbe non aver piacere di leggere. Proseguire con la lettura è quindi a vostra discrezione.
“The Signal”, tradotto in italiano con “Il Segnale” è la prima espansione prevista per il 27 luglio per Alan Wake, ambizioso progetto della finnica Remedy famosa per aver dato i natali a Max Payne ed aver introdotto la moda del bullet-time nei videogames.
Visto come un primo tassello di un puzzle che potrebbe tenere impegnati i giocatori per un lunghissimo periodo di tempo, questo contenuto scaricabile sarà gratuito (basterà inserire il codice che si trova all’interno della confezione) per tutti quelli che hanno acquistato il gioco, mentre sarà a pagamento (560 Microsoft Points) per i possessori di copie usate (a patto che il precedente proprietario abbia riscattato il codice, sia chiaro).
Previously on Alan Wake
Come già anticipato nel warning ad inizio articolo, questa prima espansione vede il nostro Alan imprigionato in quel luogo oscuro senza tempo ne spazio, in quella tenebra che l’ha inghiottito dopo il suo disperato tentativo di salvare la moglie. “Non è un lago, è un oceano” queste le sue ultime parole; subito dopo abbiamo visto Alice riemergere alla luce del mattino e Alan sprofondare nell’abisso del male oscuro.
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Le avventure riprendono esattamente dalle scene finali di Alan Wake, in particolare all’interno del bar di Rose: tutto sembra come prima, o forse no. Le persone ora sono presenze, una sorta di ricordi e situazioni già vissute ma ora divenute impalpabili, ectoplasmiche. E’ infatti l’oscura presenza a controllare e a plasmare la realtà per spingere Alan nel baratro della pazzia, a confrontarlo continuamente con un se stesso che è profeta di morte. Quelle che nell’avventura principale erano le pagine dell’infausto libro che dannava Alan, ora sono delle televisioni che proiettano lo stesso scrittore mentre descrive scene ed eventi terribili che da li a poco accadranno. E’ contro se stesso che questa volta deve lottare per sopravvivere…
L’espansione che ho avuto il piacere di provare in anteprima è ne più ne meno un capitolo di Alan Wake, sia come durata (un ora e mezza circa, sfuggendo il più possibile dai nemici) che come struttura. E’ perfettamente inserita nel tessuto narrativo che abbiamo imparato ad apprezzare alcuni mesi fa, e questo non può che fare piacere vista l’enorme qualità che lo caratterizzava. Il peso non certo eccessivo (meno di 400MB) è frutto del fatto che sostanzialmente anche le ambientazioni sono nel 90% dei casi riprese dalla versione retail, e questo forse è l’unico gravissimo difetto, unitamente ad una spiccata linearità d’azione, che ho colto nella mia analisi personale. La storia è frenetica, delirante: non c’è un attimo di tranquillità, si ha sempre la sensazione di essere braccati e non si vede mai la luce del sole. Il problema però è che è sempre così, visto che un reale sviluppo della trama non c’è.
To be Continued…
“Segui il segnale” ci dice Zane: questo segnale altro non è che quello del GPS che dovrebbe portare Alan ad incontrarlo per aiutarlo a fornirgli un barlume di speranza, un posto sicuro. Devo ammettere che fa un certo effetto riprendere il controllo di Alan per chi, come me, lo aveva abbandonato da mesi. Si ritrovano luoghi, persone e situazioni che si avevano imparato ad amare. Ammetto che il tempo passato con questo contenuto scaricabile mi ha permesso di apprezzare nuovamente questo titolo che viste le forti aspettative ha creato un gran numero di fan delusi dalla produzione. Il progetto di Remedy con Alan Wake sembra ormai ben delineato: uscire con episodi nuovi periodicamente, alla stregua di una serie TV. Quello che sarà da vedere è se queste nuove avventure metteranno più carne al fuoco di questo “The Signal” che, ripetiamo, è pensato per essere gratuito. La spesa di 560 Microsoft Points (ipotizzata e per ora confermata solo per il prossimo “The Writer”) per ciascuno dei prossimi capitoli deve essere a mio avviso motivata da una realizzazione molto più impegnata e “corposa”, altrimenti si rischierà di fare la fine di quei telefilm che dopo un avvio con il botto si sono ritrovati a chiudere per colpa dei pessimi dati di ascolto. Da fan di Alan Wake spero vivamente non accada.