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PSN e Xbox Live sotto attacco! Faccia a faccia con un Hacker

Ultimamente si fa un gran parlare relativamente gli attacchi Hacker, proprio nei giorni scorsi, e mi limiterò alle notizie circolate su diverse testate, sono stati attaccati il PSN (PlayStation Network) e l’Xbox Live, i due servizi online di contenuti videoludici e informazione gestiti rispettivamente da Sony e Microsoft, la prima azienda non è nuova a questo tipo di attacco, già nel 2011 il PSN venne compromesso da alcuni Hacker che violarono i sistemi Sony appropriandosi di migliaia di informazioni sensibili relative agli utenti registrati.

di: JimmyWoods


Detto questo ho avuto la possibilità di poter fare alcune domande ad una persona, che per ragioni che vedremo tra poco, rimarrà anonima e che da adesso in poi chiameremo per sua scelta solo WOPR.
WOPR svolge l’attività di Hacker, anche se lui preferisce non definirsi tale:

CTintanto ti ringrazio a nome di Console Tribe per questa possibilità, so che l’anonimato in questi casi è di fondamentale importanza, cosa ti ha spinto ad accettare questa intervista consapevole che per quanto poco un minimo di esposizione è possibile?

WOPRnon c’è di che, quando si pratica qualcosa per molto tempo diventa naturale il voler condividere i propri pensieri e le proprie esperienze, vedilo un po’ come un atto narcisistico, come sai il mio ambito è definibile ai limiti della legalità, quindi l’anonimato è importante, ma se accetto un rischio è perché nella maggior parte dei casi sono consapevole di poterlo controllare.

CTdefinisci il tuo ambito ai limiti della legalità, però sappiamo che questo genere di attività, almeno dal punto di vista giuridico, sono invece totalmente al di fuori della stessa, non ti sembra un controsenso?

WOPRvivere al confine non è facile, certe informazioni e certe cose devono essere di dominio pubblico e non relegate a pochi individui, certo, sono consapevole che per la legge o l’opinione pubblica questo genere di cose sono da condannare, ma se si mantiene una certa etica, ed intendo quella di non creare danno diretto a persone, si può andare a dormire senza pensieri.

CTnon ti sembra un po’ arrogante e poco democratico essere giudice ed esecutore di quello che definisci il non creare danno diretto a persone?

WOPRle istituzioni non fanno forse lo stesso? e il danno diretto però lo creano, io mi limito alla ricerca e divulgazione di quelle che ritengo informazioni di dominio pubblico, e le metto a disposizione dell’utenza, certo non nego di essermi dovuto difendere in alcuni casi in maniera piuttosto diretta, ma ciò che devi capire è che bisogna schierarsi, decidi di perseguire uno scopo e lo porti avanti, chi mina il nome di chi svolge attività simili alle mie sono i mercenari, cioè chi attacca per il solo interesse personale.

CTmi piacerebbe sapere se oltre a questo Dark Side of the Moon svolgi la tua vita normalmente, o se sei costretto a vivere ai limiti anche nella quotidianità.

WOPRnon so se ti perdonerò il Dark Side of the Moon (ride), ma a parte gli scherzi la mia quotidianità è quella di una normalissima persona, conosco altri come me, e tutti abbiamo le nostre normalissime vite, la realtà è diversa dai film di spionaggio (ride) e la vita a volte sa portarti terribilmente con i piedi per terra.

CTcome è nata questa tua propensione e come si è sviluppata negli anni?

WOPRsenza entrare troppo nel dettaglio lavoravo per una società e mi sono trovato a dover ricercare alcune informazioni interne utili a tutelare la mia posizione che rischiava di essere sostituita, ovviamente queste informazioni non erano disponibili a tutti, per rispondere quindi ad un abuso ho dovuto agire in maniera non convenzionale.
Ora pensate a questa situazione ma proiettata su scala mondiale, abbiamo internet e pensiamo di essere liberi di informarci, ma non è così, è tutta una facciata, da quel momento in poi quindi ho deciso che ogni qualvolta avessi avuto necessità di informarmi l’avrei fatto in maniera attiva e non passiva contribuendo io stesso a rompere quella facciata illusoria.

CTsecondo i rapporti di Freedom House che classifica i paesi secondo la libertà di informazione e di stampa l’Italia in Europa Occidentale è al penultimo posto (24°) con il grado di Semi-Libera, è una cosa che fa riflettere oltre che innervosire, tu cosa ne pensi?

WOPRne sono tristemente a conoscenza, è vergognoso che in un paese come il nostro non vi sia ancora la piena libertà di informazione, come dicevo poco fa tutto ciò che viene messo davanti ai nostri occhi nella maggior parte dei casi è manovrato da sapienti mani prestigiatrici, ci sono ancora diverse potenti istituzioni che contribuiscono a farci rimanere così bassi nella classifica come ad esempio la Chiesa che tra tutto il resto ha anche la colpa di non farci progredire nella ricerca in campo medico e scientifico, il nostro è un grande paese, le persone devono ricominciare a credere nel loro potenziale individuale, siamo pronti a spiccare il volo ma siamo chiusi in una stanza senza finestre, ma le finestre vanno create.

CTper tornare ad argomenti videoludici cosa ne pensi dei recenti attacchi a danno di Sony e Microsoft?

WOPRpotremmo parlarne per ore, sono molteplici le implicazioni da trattare, queste violazioni possono essere state commesse per uno o più dei seguenti scopi, ovvero interesse a creare un danno limitando o sospendendo il servizio offerto, recuperare i dati degli utenti per scopi fraudolenti oppure possono anche essere stati autoinflitti per giustificare in realtà un mancato funzionamento o altro, posso dirti che una delle società che hai nominato non è nuova a questo genere di accuse…

CTin tutta questa situazione, nella clandestinità delle tue attività, nella condanna delle autorità e nel giudizio indulgente o meno dell’opinione pubblica ti senti più un buono o un cattivo?

WOPRè difficile identificarsi, anche in questo mondo non è tutto o bianco o nero, dall’interno le sfumature sono molteplici e rispondere ad una domanda così secca è onestamente impossibile, difatti non ti risponderò (ride), ma ti dirò che siamo un male necessario.

CTti ringrazio per il tempo concesso e ti saluto con un ultima domanda, in questa intervista hai scelto di farti chiamare WOPR, io so a cosa ti riferisci ma magari i nostri lettori più giovani non lo conoscono, vuoi spiegarcelo?

WOPRnon ti risponderò perché spero che chi non conosce questo acronimo si informi (ride), questa informazione non è classificata…almeno non nella nostra realtà.

Molti sono gli argomenti di discussione che questa intervista apre, tralasciando la sola questione legale che non ammette distinzioni, e premettendo una finalità non fraudolenta di alcuni Hacker eticamente corretti questi come sono giudicabili? Abbiamo visto come nel corso della storia effettivamente siano stati un male necessario, e come alcune delle battaglie informatiche fatte o in corso abbiano come scopo la reale distribuzione delle informazioni a favore del popolo e questo non solo in Italia, ma anche in paesi dove la libertà di pensiero è in condizioni ben peggiori, voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere.