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PS Vita: Aspettando il Day One – Parte II

A poco meno di un mese dall'attesissimo lancio europeo, fissato per il 22 febbraio, non potevamo certo esimerci dal mettere le mani sulla nuova portatile di casa Sony, la PS Vita. Vi proponiamo quindi un hardware-test approfondito, ricco di dettagli tecnici e molto altro, giusto per non farvi giungere impreparati alla fatidica data che, di sicuro, avrete già segnato sul vostro calendario. Che aspettate quindi? Seguiteci!

di: Claudio "Evil_Sephiroth" Perfler

Sotto la superficie

La prima cosa che stupì tutti dopo il primo annuncio della console, furono le caratteristiche hardware di primo livello, apparentemente esagerate per una portatile. A fianco del processore ARM Quad Core e del chipset grafico PowerVR SGX543MP4+ (Quad Core anch’esso) si trovano, infatti, 512 MB di RAM dedicata al sistema (più di quanta ne abbiano a disposizione le attuali console casalinghe) e 128 MB di VRAM. Se a un occhio inesperto questa seconda quantità di memoria può sembrare scarsa, bisogna anche considerare che la risoluzione dello schermo, pur essendo considerata HD, è ben lontana dalla canonica 1920x1080p e quindi l’utilizzo di memoria video è molto contenuto. Proprio lo schermo è stato, fin dai primi momenti, il vanto più grande e una delle bandiere di PSVita. La scelta di montare un pannello OLED da 5 pollici (differente dai SuperAMOLED), pur se rischiosa a livello di costi, si rivela essere ineccepibile dal punto di vista tecnico. PSVita offre, infatti, immagini con contrasti notevolmente superiori sia alla concorrenza diretta sia alla stragrande maggioranza dei televisori, il tutto completato da un angolo di visione elevatissimo e dalla mancanza di un vero e proprio sistema di retroilluminazione. La particolarità saliente degli schermi OLED è, infatti, quella di avere proprie capacità di elettroluminescenza, rendendo di fatto inutili sistemi di illuminazione aggiuntivi. Questa “semplificazione” porta almeno a tre benefici, due dei quali strettamente tecnici: il minor consumo di energia, lo spessore del pannello ridotto e il ridotto affaticamento visivo dovuto alla minore quantità di radiazione luminosa emessa. Per quanto riguarda la superficie posta a protezione dello schermo, come già anticipato è stata dotata di capacità multitouch capacitive, così come la superficie tattile posteriore. Se la prima oltre che nei giochi è funzionale anche alla navigazione dei menù, la seconda trova spazio solamente in ambito strettamente videoludico.

Un’ultima piccola nota di merito va al comparto audio della console: sebbene in mobilità difficilmente si utilizzerà qualcosa di diverso dalle cuffie personali, i due altoparlanti build-in offrono una sensazione stereo incredibilmente superiore a quella delle precedenti PSP, con una leggera parvenza di effetto surround (ovviamente simulato).

Turn on your life

Appena accesa la console saremo obbligati a inserire o a creare un account PSN, indispensabile per sfruttare appieno la nostra nuova Playstation. Al primo tentativo di connessione la console ci informerà della presenza di un aggiornamento disponibile e sarà indispensabile eseguirlo anche solo per registrare il nostro account (questo perché la patch in questione è quella rilasciata da Sony per “fixare” problemi di freeze e di sensibilità del touchscreen). Questa operazione di update potrà essere eseguita tramite PC e PS3 (connettendo la nostra PSVita via USB) o tramite le connessioni proprie della portatile. Una volta fatto ciò (in modo notevolmente più veloce rispetto a PS3 e PSP), potremo finalmente registrare il nostro profilo. Questo ci porta a parlare di uno dei voltafaccia più repentini da parte di Sony: in prima battuta la società nipponica affermò che un solo account sarebbe stato utilizzabile su PSVita, per poi ritrattare e spiegare che gli account sarebbero stati uno per ogni scheda di memoria. Infine, poco tempo fa, un’ulteriore smentita piombò sui potenziali acquirenti in trepidante attesa: l’account sarebbe stato sì legato alla scheda di memoria ma questa, a sua volta, sarebbe stata collegata all’hardware della console. È nostra intenzione chiarire definitivamente ogni dubbio. L’account utilizzabile su PSVita è uno solo e per registrarne un secondo sarà necessario ripristinare PSVita allo stato di fabbrica (operazione comunque rapida e ripetibile all’infinito); una volta fatto ciò, alla successiva accensione saremo nuovamente chiamati a registrare un nuovo account. La possibilità di “backuppare” su PC e PS3 la nostra PSVita viene però in aiuto di tutti coloro che hanno fratelli, sorelle o amici con cui condividono una sola piattaforma. Ripristinare un profilo da backup, infatti, non solo importa account, salvataggi, trofei e quant’altro, ma impiega poche decine di secondi; l’unica accortezza richiesta sarà quella di creare un backup aggiornato del profilo che sovrascriveremo, in caso contrario i progressi di gioco della nostra fidanzata potrebbero andare persi e ci potremmo trovare in una posizione spiacevole.
Fugati questi dubbi è arrivato finalmente il momento di utilizzare veramente il nostro nuovo gioiellino. L’interfaccia dei menù è completamente cambiata e non ha nulla a che vedere con la vecchia XMB. La navigazione fra le varie opzioni avverrà infatti esclusivamente tramite il touch anteriore in modo intuitivo e rapido, sarà possibile mantenere aperte più finestre, muoversi fra esse semplicemente trascinando un dito sullo schermo e terminarle con un gesto simile allo sfogliare una pagina. Fra le applicazioni immancabili, e oramai quasi banali, troviamo un lettore musicale e un riproduttore di video, un’applicazione per la fotografia (quanto mai inutile) e un browser internet. Quest’ultimo è innegabilmente la feature che più risente positivamente del passaggio all’interfaccia touchscreen, offrendo un’esperienza paragonabile a quella dei moderni smartphone, anche se allo stato attuale forse il refresh delle pagine dopo aver effettuato uno spostamento è ancora un po’ “legnoso”.

La lista delle App preinstallate comprende inoltre l’immancabile PSN Store (mentre scriviamo è disponibile solamente se collegati con un account giapponese), la lista amici, la raccolta Trofei e un client di istant messaging specifico per il network Sony. Non mancano chiaramente feature nate espressamente per PSVita, come Near, che ci permette di sapere se ci sono altre persone o amici che giocano nelle vicinanze, condividere con loro informazioni sui titoli giocati o preferiti e, incontrandole in questo spazio virtuale, sbloccare oggetti di gioco e scambiarli. L’icona dello spazio di benvenuto invece contiene al suo interno svariati minigiochi di abilità, tutti mirati ad utilizzare le diverse peculiarità di controllo a disposizione di PSVita (accelerometro, due touchscreen, fotocamera, ecc.), creando una sorta di tutorial giocato.
Infine citiamo la presenza di due applicazioni che probabilmente saranno bersaglio di futuri aggiornamenti (con l’uscita sui mercati USA ed EU), ovverosia la riproduzione remota e la gestione contenuto. Se sulla prima la nostra attenzione è concentrata principalmente sulle dichiarazioni di Sony in merito alla possibilità di giocare i titoli PS3 in “streaming”, per la seconda attualmente vale la stessa considerazione fatta sullo Store: la funzionalità è attualmente attiva solo se collegati con lo stesso account Jap sia su PS3 che su PSVita e permette di “spostare” i titoli acquistati tra le due console. Durante questi nostri test abbiamo potuto inoltre verificare in parte la durata della batteria: dopo due cicli di carica abbiamo raggiunto l’autonomia standard che, in caso di gioco prolungato, ha superato le quattro ore, mentre navigando tra i menù e utilizzando il Wi-Fi si è attestata oltre le cinque ore e mezza. Non c’è da stupirsi se in giro per il web sia possibile leggere risultati molto diversi, lo schermo OLED, infatti, anche di giorno garantisce una visione ottimale pur impostando la luminosità al minimo, cosa che i test su altri portali non hanno considerato selezionando il valore più alto possibile. Un’ultima considerazione va dedicata all’applicazione operatore di rete: questa icona è chiaramente prerogativa della versione 3G e contiene le impostazioni legate alla SIM Card inserita. La nostra PSVita giapponese è arrivata fornita di una scheda NTT Docomo (partner Sony in questa occasione), SIM dotata di 100 ore di dati gratuiti ed è chiaramente una possibilità offerta ai giocatori giapponesi per provare le funzionalità online. NTT Docomo ha accordi di roaming con quasi tutti gli operatori italiani e la console Sony trova campo senza alcun problema (in Giappone non esiste copertura GSM, ma le reti 3G WCDMA utilizzano il medesimo standard). Nonostante la presenza di campo, non è stato però possibile utilizzare la connessione dati, probabilmente per la mancanza del servizio PSN per PSVita in Europa. Anche inserendo una scheda SIM italiana si ottiene lo stesso risultato, a testimonianza dell’assenza di qualsiasi incompatibilità, ma della presenza di un blocco firmware o della mancanza del servizio. Quanto detto, in ottica futura fa ben sperare chi non ha resistito ed ha importato la propria console e anche chi, con la futura versione europea, dovesse recarsi in Giappone: non vi sono veri e propri vincoli hardware che impediscano di utilizzare la connettività in altri paesi.