Bastone e carota, così potremmo riassumere la filosofia adottata da Guerrilla nei confronti dell’utenza del suo Killzone: Shadow Fall: se da un lato è da lodare la volontà di supportare il titolo con mappe multiplayer completamente gratuite, laddove altri non disdegnano di chiedere cifre assai consistenti per poche linee di codice aggiuntivo, si dimostra ben più ancorata ai dettami economici attuali la strategia attuata nei sul versante dei contenuti a pagamento. Ultimo discendente di questa genia è il pacchetto chiamato Intercept che, stando alle premesse iniziali, avrebbe dovuto introdurre la tanto richiesta e sospirata modalità cooperativa. Appunto, avrebbe…

Formiche o cicale?

Scordiamoci subito di rivivere lo story mode già noto da un inedito punto di vista, abbandoniamo la speranza di goderci una linea narrativa alternativa, facciamo ciao ciao alla possibilità di approfittare almeno di un abbozzato accenno di trama: 3 trasmettitori da difendere dagli assalti delle truppe Helghast, 4 membri di una squadra VSA d’elite e la necessità di cooperare in 4 differenti mappe ispirate alla campagna principale, ecco cosa ci aspetta una volta scaricato ed installato Intercept. Poche istruzioni sul funzionamento di questa inedita modalità e saremo pronti a lanciarci nella mischia, magari dopo esser scesi a patti con un matchmarking non certo fulmineo. Spartana come il menu che lo accompagna, la proposta ludica di questo DLC ci vedrà intenti a difendere i suddetti trasmettitori, in un mix che vede fuse assieme la classica Orda al parimenti canonico Conquista e Difendi già noto ai cultori degli FPS. Più a lungo manterremo il controllo delle torri di trasmissione e maggiore sarà il numero di punti che incamereremo, punti che, una volta raggiunto il limite fissato ad inizio partita, decreteranno il nostro successo nei confronti dell’IA avversaria. A ravvivare un po’ le cose, oltre alla difficoltà (decisamente elevata) che sembra non fare nulla per adattarsi al numero di player attivi, ci pensa un sistema di ricompense che in seguito alle azioni compiute ci permetterà di accrescere il nostro punteggio personale. E qua entra in scena la parte più bastarda di Intercept: tale valore potrà in ogni momento essere devoluto, tramite un apposito spot, alla causa comune, altrimenti potrà essere avidamente conservato per attivare alcuni potenziamenti temporanei che renderanno il nostro incedere più agevole. Questa scelta, però, non sarà esente da rischi, dato che la nostra eventuale dipartita porterà all’azzeramento dello stesso, oltre a richiedere il pagamento di parte dei punti partita comuni. Data l’elevata difficoltà di gioco la cooperazione tra le quattro classi disponibili (Assaltatore, Tattico, Medico e Infiltratore) sarà indispensabile, fatto che rende l’esperienza di Intercept maggiormente godibile se giocata assieme a degli amici. Sotto questo aspetto spiace constatare come non sia disponibile alcuna opzione split screen. Ma i difetti che maggiormente funestano Intercept sono decisamente altri.

Ne vale la pena?

Primo, inutile girarci attorno, è il prezzo a cui viene proposto questo nuovo DLC: sarà che sono un player di vecchia data, abituato a comperare a prezzo pieno un prodotto finito e impermeabile alle (salate) modifiche in corso d’opera, però i 9,99 Euro richiesti per il download mi sembrano decisamente eccessivi. Soprattutto considerando la relativa povertà contenutistica di Intercept. È vero che a breve Guerrilla rilascerà ulteriori mappe gratuite (carota) per questa pseudo campagna cooperativa, ma deve essere anche considerato che passate pochissime ore l’add-on avrà esaurito tutte le sue cartucce. Se si considera che le mappe, seppur decisamente ben realizzate, non brillano certo per vastità e finiscono per concentrare l’azione unicamente nei tre punti chiave da difendere, spiace constatare come ogni benché minimo accenno tattico vada presto sprecato, finendo con il tramutare le partite in semplici giochi al massacro. Il bilanciamento della difficoltà che, come già detto, sembra ignorare il numero di giocatori umani in gioco, renderà inoltre praticamente indispensabile il giocare a ranghi completi, pena un rapido quanto frustrante game over. Tanti difetti, questi, che lasciano davvero con l’amaro in bocca, dato che i presupposti per divertire ci sarebbero anche tutti: se solo una simile infrastruttura ludica fosse stata maggiormente rifinita e, magari, calata in un contesto narrativo più stimolante, il giudizio nei confronti di Intercept sarebbe stato decisamente differente.

Ripeto, magari è solo colpa mia, ma proprio non vedo perché si dovrebbe spendere quasi 10 Euro per portarsi a casa una semplice e risicata modalità aggiuntiva che, a mio modo di vedere, avrebbe dovuto essere presente in Killzone: Shadow Fall sin dal principio. E senza costi aggiuntivi. Purtroppo questo è il mercato che abbiamo creato, un mercato che vede annunciato un Season Pass ancor prima della data di uscita di un gioco e che sembra non averne mai abbastanza dei nostri sudati dindini. A dirla fuori dai denti Guerrilla avrebbe fatto meglio ad accorpare questo Intercept all’Insurgent Pack rilasciato solo poche settimane fa, forse solo allora il costo richiesto da questo contenuto a pagamento avrebbe (quasi) potuto essere giustificabile. E mi vengono i brividi a pensare cosa diranno coloro che lo acquisteranno a 20 Euro quando sarà rilasciato stand alone ad agosto…