Hardware-Test

Trust GXT 714 Ruya

di: Ivan Caregnato

I miei ricordi da adolescente mentre con gli amici si passavano interi pomeriggi a giocare a Winning Eleven mi vedono seduto sul divano di casa, schiena protesa in avanti verso la TV a tubo catodico e imprecazioni varie. Nel millennio scorso, del resto, l’industria del videogioco con tutti i suoi stakeholder non aveva ancora pensato ai centinaia di prodotti usciti in questi ultimi anni, pensati per i gamer più esigenti.
Dai controller sempre più sofisticati, passando per cuffie dedicate con le orecchie da gattina, fino ad arrivare a delle sedie specifiche per migliorare il confort del giocatore.
E’ proprio di questo ultimo accessorio che mi accingo a parlarvi, nello specifico un prodotto disponibile nel catalogo di Trust, la sedia da gaming GXT 714 Ruya.

GXT 714 Ruya è una sedia di fascia medio/alta, con la seduta ricavata o meglio ispirata dai sedili delle auto sportive: una sedia che quindi avvolge il giocatore, quantomeno nella zona lombare, lasciando libera la parte alta del dorso e spalle.

Arriva per praticità logistica dentro ad un cartone dalle dimensioni importati, del peso di 20 Kg circa. Si monta (da soli, senza particolari problemi) in una ventina di minuti scarsi, avendo un avvitatore, altrimenti una decina di minuti di più usando la brugola inclusa.
All’interno trovate i pezzi che lo compongono, le cui parti delicate sono protette da danni dovuti al trasporto, la ferramenta e le istruzioni per il montaggio.
Tutto scorre agevole, le viti entrano perfettamente nella sede e il tutto risulta allineato, lasciando poco spazio ad errori, cosa sicuramente apprezzabile.
In dotazione, come extra, sono presenti anche due cuscini: uno lombare e uno per la cervicale. Ne parlo tra poco.

Una volta montata, è tempo di regolarla. Ci sono moltissime opzioni che vi vengono incontro: la sedia può essere regolata in altezza (gestita tramite valvola a gas, sostiene fino a 150 Kg, nell’angolazione della seduta e dello schienale.

Ha poi la possibilità di regolare i braccioli secondo 3 dimensioni: altezza, inclinazione rispetto all’asse verticale e profondità.
Manca un controllo diretto sulla larghezza (più vicina al corpo o più lontana), ma si può regolare di qualche centimetro andando ad allentare le due viti per ogni bracciolo e poi serrarle una volta raggiunta la misura più gradita. Personalmente avrei gradito una regolazione più vicina al torace.

La sedia risulta nel suo complesso molto comoda: la seduta è ergonomica, offre un discreto avvolgimento e le cinque ruote sono scorrevoli.
La seduta è di materiale traspirante, con pelle PU ai lati e dietro lo schienale e vi permette di giocare lunghe sessioni senza sentirvi appiccicati alla sedia. I materiali utilizzati, tra cui la struttura realizzata in legno sostenibile certificato FSC®, risultano tutti di buona qualità e sono presenti cerniere per eventualmente sfoderare e lavare alcune parti. Cercandone i difetti, ne ho individuati uno soltanto, più due appunti di carattere personale che non è detto siano validi per tutti.
Sicuramente i braccioli sono il punto debole del prodotto: se qualitativamente il resto della sedia è di ottima fattura, i braccioli invece non hanno alcun rivestimento (appaiono come semplice plastica sagomata, rivestita di materiale simil gomma) e la classica forma concava che rende più comodo l’appoggiare il braccio. Peccato, perché le regolazioni che ci sono non si trovano neppure in certi prodotti di fascia alta. Dopo qualche decina di minuti di gioco ho sempre sentito l’esigenza di appoggiare i gomiti sulle gambe, nonostante abbia provato ogni configurazione possibile.

Due annotazioni: qualche rumorino che si sente quando si toglie l’appoggio sullo schienale (almeno nel modello testato da me). E’ un leggero cigolio che proviene dal telaio, giusto segnalarlo. Sempre riguardante lo schienale, lo avrei preferito di tipo elastico. Mi spiego meglio: lo schienale di questa sedia è fisso ma regolabile come angolo “a gradini”, alzando una leva. Si parte da circa 90° fino ad arrivare a 180° o giù di lì. Aver avuto la possibilità, facendo forza sullo schienale, di reclinarlo temporaneamente (un po’ come si fa con le sedie in ufficio), sarebbe stata cosa a me gradita. Parere personale.

Come anticipato nell’introduzione, a corredo sono dati due cuscini di dimensioni differenti: uno per la testa ed uno per la zona lombare. Si adattano alla sedie grazie a due bretelle elastiche che consentono loro poi di essere regolate a piacere. Io ho preferito non usarle, nel senso che le ho provate ma non ho mai trovato giovamento nell’utilizzo, special modo quello dedicato alla cervicale. Del resto sono a complemento del prodotto, per chi volesse usarle.

Disponibile in 4 colori (la base è sempre nera, poi i dettagli sono nelle varianti nero, bianco, blu e rosso), GXT 714 Ruya è proposta ad un prezzo di listino di 219,99€ che li meriterebbe tutti se anche i braccioli fossero curati come il resto della sedia. Fortuna vuole che la si trovi generalmente senza grossi problemi ad un 20/25% in meno nei vari negozi online, rendendola un acquisto consigliato per il rapporto qualità/prezzo.