Razer Kaira Pro
di: Simone CantiniIl mondo delle cuffie da gaming è una jungla in cui è facile perdersi, vista la mole impressionante di prodotti e produttori pronti ad infestare ad un ritmo incredibile gli scaffali dei negozi (virtuali e non). Tra questi, però, spicca senza dubbio per qualità ed affidabilità il marchio Razer, oramai una piacevole costante di questo denso sottobosco di headset, che a pochi mesi dal lancio di Xbox Series X/S è pronta a presentare le sue Kaira Pro, espressamente rivolte alle console Microsoft, ma che non rinnegano una discreta inclinazione ad una versatilità a 360°.
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Povera ma bella
Analizzando le caratteristiche delle Razer Kaira Pro si intuisce subito questa volontà di sposare una pluralità di utilizzi, anche se come recita la scritta in bella vista sulla confezione, il focus è rivolto all’impiego con Xbox Series X/S. La presenza di una connessione bluetooth, comunque, rende l’headset utilizzabile anche attraverso un comune smartphone, ma nulla ci vieta di impiegarle anche su di un qualsiasi PC, a patto però di essere in possesso dell’Xbox Wireless Adapter. Tante possibilità, comunque, sarebbero quanto mai superflue ed inutili se non fossero accompagnate da una qualità in grado di giustificare l’esborso richiesto per portarsi a casa queste cuffie di fascia alta (parliamo di un prezzo di listino pari a € 169,99), ma fortunatamente non è questo il caso delle Kaira Pro di Razer. E la cura del dettaglio è già evidente non appena apriamo la confezione, invero un po’ spartana in quanto a contenuti puri e semplici, e iniziamo a toccare con mano l’headset: la sensazione percepita è quella di una solidità costruttiva sicuramente di alto livello, che seppur in presenza di un limitato utilizzo di inserti in metallo, grazie ad un impiego di plastiche di qualità riesce a restituire un feeling decisamente soddisfacente. A colpire positivamente, comunque, è l’estrema leggerezza del tutto, con un peso che si attesta attorno ai 300 grammi, elemento che dà vita a delle cuffie sicuramente comode e adatta ad un utilizzo intensivo, senza che si possa correre il rischio di affaticare la testa. Generosi i padiglioni, realizzati in memory foam e ricoperti da un tessuto dalla texture molto gradevole, oltre che in grado di favorire una corretta traspirazione. Ad impreziosire ulteriormente il tutto, almeno per quanto riguarda la mera componente estetica, troviamo il logo Razer retroilluminato su entrambi i gli auricolari, di cui potremo personalizzare i giochi luminosi tramite l’app dedicata presente sul Microsoft Store (per PC e console). Estremamente ricca, inoltre, la dotazione di comandi presenti sull’headset, anche se questa abbondanza rende necessaria un minimo di pratica per memorizzare la corretta posizione di ogni input: sono presenti, difatti, oltre ai tasto per l’accensione ed il pairing con la console, i controlli per la regolazione del volume ed il bilanciamento della chat di gioco, il pulsante per l’esclusione del microfono, oltre a quello per l’accoppiamento tramite bluetooth ed il selettore dei vari preset di equalizzazione audio. Presente, in aggiunta al connettore per il microfono principale, un secondo dispositivo di input vocale, che si attiva automaticamente in caso di connessione ad uno smartphone, così da rendere ancora più comodo l’utilizzo in mobilità. A chiudere il contenuto della confezione, oltre al consueto manuale di utilizzo ed un set di adesivi, il cavo USB con connettore type C per la ricarica, ed il suddetto microfono d asta. Peccato non sia presente anche una semplice custodia per riporre l’headset, che avrebbe di sicuro rappresentato una piccola chicca, in linea con la qualità generale del prodotto.
Parola d’ordine: versatilità
L’estetica comunque, quando parliamo di cuffie da gaming (e non solo), non è certo l’aspetto più importante da tenere in considerazione, ma le Razer Kaira Pro riescono a coniugare il tutto anche con delle prestazioni audio più che soddisfacenti. Prima di scendere nel dettaglio in merito alla mia prova su strada, vi lascio alle specifiche tecniche:
- Risposta in frequenza: 20 Hz – 20 kHz
- Impedenza: 32Ω a 1 kHz
- Sensibilità (@1 kHz): 108 dB
- Driver: 50 mm, con magneti al neodimio
- Connessione: Diretta a Xbox/ via Xbox Wireless Adapter verso Windows 10/Bluetooth 5.0 verso dispositivi compatibili
- Portata Wireless: 10 metri
- Frequenza Wireless: 2.4 GHz/5 GHz
- Batteria: fino a 15 ore (con Chroma Lighting)/ 20 hours (senza Chroma Lighting)
- Risposta in frequenza microfono: 100 – 10,000 Hz
- Signal-to-noise ratio microfono: > 60 dB
- Sensibilità microfono (@1 kHz): -54 ± 3 dB
- Cattura: Unidirezionale
- Compatibilità Xbox One/Xbox One S/Xbox One X/Xbox Series X|S, PC (Windows 10 con adattatore Xbox Wireless venduto separatamente)/dispositivi con Bluetooth 5.0
Il primo step, come prevedibile, è stato quello che mi ha portato ad accoppiare l’headset con Xbox Series X, operazione che ha richiesto davvero una manciata di secondi: è interessante notare come non si possa correre il rischio di dimenticare accese le cuffie al termine di una sessione di gioco, dato che queste si spengono autonomamente assieme alla console. Si pone, però, anche il problema complementare, ovvero che accenderle comporta l’avvio della macchina, situazione scomoda se abbiamo le Razer Pro collegate contemporaneamente ad uno smartphone (l’headset permette il controllo di due device in simultanea). Una volta scaricata l’app dedicata, è possibile creare dei profili utente, tramite i quali si può impostare il sistema di illuminazione degli auricolari, gestire il livello di mixaggio della chat in-game, oltre a creare un’equalizzazione personalizzata da associare al preset libero presente nel set di configurazioni audio. Queste ultime, oltre alla custom e alla standard, annoverano un settaggio volto ad enfatizzare i bassi ed uno indirizzato agli shooter. Confesso, comunque, che la mia preferita durante le prove è stata l’impostazione base, capace di garantire un perfetto bilanciamento di tutto lo spettro di frequenze, evitando di incappare nel consueto boost dei bassi che molto spesso caratterizza le cuffie da gioco. La compatibilità con Windows Sonic, inoltre, garantisce un’ottima spazialità della fonti sonore, così da rendere il tutto estremamente avvolgente e coinvolgente. A stupirmi piacevolmente, però, trattandosi di cuffie rivolte principalmente all’ambito gaming, sono state le prestazioni per quanto concerne il puro utilizzo musicale: l’ascolto si è rivelato decisamente cristallino e bilanciato, in grado di dare il giusto spazio ad ogni fonte sonora, così da rendere pienamente giustizia a voce e strumenti. La differenza di resa con altri headset in mio possesso è stata davvero abissale, sia per quanto riguarda i file audio in alta qualità che le registrazioni scalcinate fatte in sala prove (tramite un cellulare) con la mia band. Insomma, dal punto di vista puramente prestazionale sono rimasto molto soddisfatto della Kaira Pro. Nella norma, invece, il microfono, che si è attestato in linea con le aspettative ed in grado di restituire una qualità della voce, sia in ingresso che in uscita, soddisfacente. Conforme con quanto dichiarato dal produttore la durata della batteria. A voler proprio cercare il pelo nell’uovo, si potrebbe obiettare in merito all’assenza (come detto in apertura) di una custodia per le cuffie, oltre che della necessità di dover essere in possesso dell’Xbox Wireless Adapter per collegare il tutto ad un PC. Rivedibile anche la modalità di aggiornamento del firmware, che richiede necessariamente di scaricare su computer un software dedicato: un po’ inusuale per una cuffia che, pur essendo molto versatile, nasce smaccatamente come device rivolto alle console.
Dopo aver passato diverse ore in compagnia delle Razer Kaira Pro, non posso che ritenermi soddisfatto da quanto realizzato dal produttore: belle da vedere, oltre che dotate di una qualità costruttiva di spessore, l’headset in questione si è rivelato molto convincente anche per quanto riguarda l’aspetto più importante, ovvero quello della resa sonora. Estremamente bilanciate in quanto alla gestione delle varie frequenze, le Kaira Pro si sono dimostrate valide tanto in campo gaming che in quello di puro ascolto musicale, affiancando a ciò una pluralità di utilizzi davvero apprezzabile. Peccato per qualche lieve stortura di progettazione, che non inficia minimamente il giudizio generale, ma che risalta proprio in virtù di questa qualità generale in linea con il prezzo del prodotto.