Hardware-Test

Netvue Birdfy Feeder 2 Pro

di: Ivan Caregnato

Netvue è una azienda nata nel 2010 e da sempre focalizzata sulla videosorveglianza. Ha deciso ad un certo punto (10 anni più tardi, nel 2020) di diversificare la sua offerta sfruttando il suo know how ed i suoi canali di vendita per proporre un prodotto alquanto particolare tramite il loro brand Birdfy: un sistema di video sorveglianza non più per rilevare malintenzionati, bensì…uccelli!

Sì, esattamente, avete letto bene. Del resto negli USA il fenomeno del birdwatching è molto diffuso e coinvolge migliaia di persone, quindi perché non proporre un prodotto così unico sul mercato?
Parliamo fondamentalmente di una mangiatoia, di varie dimensioni e materiali a seconda del budget di spesa a disposizione. Gli uccelli in cerca di cibo vi si posano e la telecamera inizia a riprenderli. Nel momento in cui se ne vanno, la telecamera invia alcune immagini ai server di Netvue che grazie ad un programma di riconoscimento (a pagamento, mensile o a vita, oppure inclusa nel prezzo di alcuni articoli) restituisce entro pochi secondi il nome della specie ritratta e manda una notifica al possessore. Il tutto (video e foto) vengono immagazzinati dei server della compagnia e consultabili in vari modi, via web o sia app, semplicemente accedendo al proprio account.

Ecco quindi raccontata in poche righe l’idea che sta alla base di questi prodotti, denominati Birdfy Feeder.
Ho avuto l’opportunità di testare per due mesi abbondanti uno dei modelli lanciati da poco, il Birdfy Feeder 2 Pro: trattasi sostanzialmente di una struttura di materiale plastico di alta qualità, colore verde scuro, dotata di una telecamera dove sono presenti due ottiche: un grandangolo e una a focale ridotta dotata anche di motore che segue i movimenti di chi si posa, fintanto che non vola via (ammesso abbia le ali).
E’ pensata per resistere a tutte le condizioni meteo, robusta e facilmente scomponibile in pochi pezzi per poter essere lavata in caso di necessità.

E’ dotata di una specie di tetto, sempre di plastica, che svolge due funzioni: da un lato offre riparo agli uccelli dalle intemperie, dall’altro funge da coperchio per il contenitore di sementi/mangime. Si caricano quindi dall’alto e per la gravità i semi scendono verso la mangiatoia vera e propria che, attenzione, non è tutta aperta come ci si potrebbe aspettare, ma divisa in 6 piccoli quadrati che espongono il cibo. La scelta, battezzata Seed Guard, è intelligente e serve ad evitare lo spreco di cibo, dato che alcuni uccelli alla ricerca di semi a loro più graditi, tendono a sbarazzarsi degli altri gettandoli giù dalla mangiatoia. Questa ultima è inoltre dotata di piccole aperture nella parte inferiore che assicurano il passaggio di aria e nel contempo eliminano gli scarti dei semi già mangiati, favorendone il ricambio.

Birdfy Feeder 2 Pro può essere installato in diverse maniere: legata attorno ad un albero, installata su di un palo e fissata ad un muro.
A livello installativo la più semplice è la prima: in dotazione viene fornita una cinta di dimensioni generose che dovrebbero coprire la circonferenza di gran parte degli alberi da giardino. Una volta passata all’interno del dispositivo di ancoraggio in metallo, basta cingere il tronco dell’albero e poi stringerla per garantire una presa solida. La mangiatoia a quel punto verrà fissata e ancorata all’albero grazie al supporto metallico presente. Per i pali ed il muro l’installazione è analoga, solo che al posto della cinta verranno usate delle fascette metalliche per i pali, fornite sempre in dotazione, oppure delle viti con tasselli per i muri. Non ho trovato problemi durante l’installazione, anche se ho preferito usare ferramenta differente.

In dotazione con questo modello, ma acquistabile anche come optional per gli altri, c’è un pannello solare da 3W (dovrebbe essere disponibile anche quello da 5W) che assicura una autonomia fondamentalmente eterna nei mesi più caldi, mentre in inverno sarà sicuramente necessario ogni tanto ricorrere a qualche ciclo di carica “domestica”. Il cavo USB C in dotazione garantisce una lunghezza adatta a gran parte delle situazioni, non obbligando a tenere il pannello troppo vicino alla mangiatoia.

E’ ovviamente un prodotto da esterno, ma necessità di una connessione WIFI presente e stabile, quindi al netto di non usare ripetitori per esterno sarete costretti ad installarlo in prossimità dell’abitazione, dove però la vostra presenza volente o nolente funge un po’ da deterrente per gli uccelli. Un modello dotato di SIM potrebbe ovviare a questo problema, aumentando però i costi fissi di gestione.

Le telecamere sono dotate anche di visione notturna, utile soprattutto quando si ricevono visite indesiderate da parte di qualche animale selvatico in cerca di cibo. Si può disattivare, per risparmiare batteria durante la notte, ma alcuni filmati dove si vedono procioni e scoiattoli andare a cibarsi del contenuto della mangiatoia sono veramente simpatici.
Ma come, procioni in Italia, vi starete chiedendo. No, ovviamente non parlo di filmati miei ma dei tantissimi caricati dalla community di clienti di Birdfy Feeder, disponibili gratuitamente all’interno dell’app. Devo ammettere di aver passato decine e decine di minuti con le mie figlie guardando i video di altri utenti, dove bellissimi uccelli e altri goffi animali mangiavano dai vari Feeder installati in tutto il mondo. Abbiamo pure trovato un cervo che leccava tutto attorno alla mangiatoia!

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E’ tutto studiato, come potete capire, nei minimi dettagli, anche se non è esente da difetti.
A livello strutturale, tanto per cominciare, è tutto molto solido e studiato nei minimi dettagli; ecco perché stona un attimino il fatto che la parte sottostante, metallica, della telecamera dove si avvita al resto della mangiatoia, non sia fatta di acciaio. La conseguenza, va detto, è più estetica che altro, ma non è bello vedere ruggine quando si va a staccarla, magari per ricaricarla o per pulirla.

Il fatto che il prodotto necessiti sempre di comunicare con i server Netvue da un lato evita le necessità di uno storage locale, ma dall’altro penalizza un po’ la reattività del prodotto. Succede in alcuni casi che quale uccello si posi, ma non venga notificata l’attività.
Inoltre, non sono un ingegnere ma credo che un sensore di prossimità avrebbe poi evitato di creare falsi rilevamenti: che senso ha rilevare un movimento quando una persona cammina a 3 metri dal prodotto? Non aveva più senso rilevare solo quando un uccello si appoggiava al palo di sostegno per mangiare, quindi a massimo 20cm dall’ottica?

Tirando in ballo l’ottica, qui due osservazioni: la risoluzione non è proprio da top di gamma (grandangolo è a 1280×720 e 20FPS, l’altra 768×768 e 100FPS) e quella a focale ridotta inizia a seguire il volatile solo quando questo è relativamente vicino al centro della mangiatoia. Nel caso in cui si appoggi ai lati, dove è sempre presente il cibo quindi non un caso raro, non viene proprio visto da questa telecamera (ma dall’altra si).
Veniamo al punto veramente dolente: l’app. Tecnicamente non è malvagia, ma viene fortemente penalizzata da una localizzazione fatta decisamente con i piedi. TelecamAra non si può leggere, il resto mi viene da dire sia stato tradotto “letteralmente” ma non posso neanche ipotizzare sia stato fatto con la IA, perché l’avrebbe fatto decisamente meglio. Pare piuttosto tradotto parola per parola con Google Translate, con il risultato che tantissime opzioni manco si capisce a cosa si riferiscano. “Tempo di raffreddamento”, “Appunta in alto” e tante altre fanno un po’ storcere il naso, anche in virtù del fatto che il prodotto in questione non è sicuramente venduto a prezzo di saldo e l’acquirente, giustamente, pretende il massimo in ogni aspetto.

Il manuale fornito copre gran parte del contesto installativo ma offre poco dal punto di vista della gestione del prodotto. Molte info le troviamo quindi dentro l’app, come ad esempio il reset dell’unità che avviene tramite la pressione di un piccolo buco tramite una graffetta in dotazione, tipo quelle fornite di solito con i cellulari per inserire la SIM. Io ho provato a farlo sulla mia unità, ma una volta ricollegata all’interno della app ho trovato le stesse impostazioni di prima, quindi un vero e proprio hard reset forse non c’è modo di farlo, oppure viene tutto salvato dentro l’app. Il manuale in PDF, aggiungo poi, non sono riuscito a trovarlo nel sito ufficiale, dove invece sono presenti quelli di altri modelli.
Per concludere la carrellata di quello che non mi è piaciuto, aggiungerei anche la gestione del dispositivo all’interno dell’app che presumo non sia “diretto” ma sempre triangolato con i server Netvue.
Mi è successo una mattina, ad esempio, di vedere scollegata/offline l’unità nonostante lato router la vedessi correttamente online. Il prodotto è riapparso online nel momento in cui ha rilevato la presenza di un uccello, facendomi pensare che durante la notte fosse partita una modalità simil sospensione, per risparmiare energia. Non ho trovato nulla lato app che potesse aiutarmi con questo problema.

All’interno dell’app potete poi rivedere i vostri filmati (di base vengono conservati per 30 giorni ma pagando si può estendere questo periodo), condividerli con la community e amici, visualizzare in tempo reale quanto trasmesso dalla telecamera (come un qualsiasi sistema di sorveglianza), e impostare molti parametri di quest’ultima. Nel caso riceviate molte visite da parte di uccelli, potrete ad esempio far notificare solo la presenza di nuove specie, oppure notificare ogni movimento. Si possono impostare parametri come il volume dell’altoparlante presente nel prodotto, aggiornare il firmware e tante altre funzioni più o meno accessorie, oltre poi a gestire servizi sottoscritti e contattare il customer service in caso di problemi.

Tirando le fila, il prodotto mi è piaciuto molto ed è piaciuto ancora di più alle mie figlie. E’ qualcosa di unico sul mercato, ha un prezzo importante (ma ci sono modelli decisamente più accessibili da questo punto di vista) ma vi regalerà molte soddisfazioni. Da parte di Netvue c’è da migliorare decisamente la localizzazione in italiano lato app, oltre ad un paio di interventi hardware sul prodotto per regalare (si fa per dire) un prodotto ancora migliore alla propria clientela.

Potete trovare ulteriori informazioni sul prodotto all’interno della pagina ufficiale sul sito Birdfy  dove sono presenti tanti altri prodotti, tra cui una serie dedicata ai “nidi smart” lanciata da poco e una ai colibrì. Visitatelo!