Eufy Security eufyCam S330 e Solocam S340
di: Ivan CaregnatoDa tempo dalle mie parti giungono notizie di ladri che entrano nelle abitazioni, non solo di notte ma anche in pieno giorno magari sfruttando porte o finestre temporaneamente lasciate aperte. La situazione economica mondiale ha portato a questi comportamenti sempre più aggressivi contro i quali si può fare poco. Ho pensato tuttavia che qualche deterrente potesse essere usato, motivo per il quale durante la settimana del Black Friday di un noto store online ho acquistato alcune telecamere da esterno di un brand a me famigliare, dato che possiedo sia altre telecamere (per interno) che diversi dispositivi audio: parlo di Eufy, sub-brand di Anker, marchio noto per essere sotto il controllo di Amazon.
Ho avuto modo di valutarne pro e contro, proverò a spiegarveli in questo articolo.
EufyCam S330 e S340
Parto subito con il parlarvi dei modelli che ho scelto dopo una attenta analisi della proposta Eufy: alla fine ho optato per i modelli S330 e S340, entrambi interfacciati tramite HomeBase3. La scelta di HomeBase è stata dettata dalla necessità di una configurazione che non si appoggiasse alla mia rete WIFI, primo perché di notte la disabilito, secondo perché HomeBase offre alcuni servizi molto utili alla mia causa: archiviazione dei filmati, implementazione di IA per il riconoscimento facciale e per evitare falsi allarmi ed infine una sirena on board per segnalare intrusioni.
Tornando ai modelli, ho preso un kit con due S330 (uscite lo scorso anno) e le ho integrate con una S340, modello lanciato poche settimane fa.
Entrambi condividono alcune caratteristiche interessanti, in primis la presenza di una superficie simil pannello fotovoltaico permette alla telecamera di ricaricarsi autonomamente e conservare o migliorare una già di base molto buona autonomia. La S340 ha addirittura un vero e proprio pannello fotovoltaico da 2.2W, mentre la S330 si limita ad una superficie che si estende sulla parte superiore della telecamera. S340 ha inoltre due lenti differenti, una grandangolare ed una tele, utili per avere una visione di insieme usando la prima e una di dettaglio usando la seconda. Potete ottenere le immagini combinate quando vi collegate alla telecamera, anche se questo farà diminuire l’autonomia.
Entrambe sono dotate di sensore PIR che fa attivare la telecamera appena una figura attraversa il fascio da lui emesso, hanno una luce led parecchio forte per illuminare la notte ed offrire una visione a colori anche in quel contesto e offrono la possibilità di sfruttare l’audio bidirezionale (se dovete comunicare con un corriere o postino, ad esempio, o per emettere un allarme fino a 100db).
Di seguito una tabellina riassuntiva delle caratteristiche più importanti di entrambe:
Primo passo una volta estratte dalle scatole, è l’abbinamento alla HomeBase: dovete usare necessariamente l’app ufficiale e crearvi l’account.
Una volta fatto questo, il tutto avviene in maniera semplice e veloce: dalla app si preme il tastino + (aggiungi dispositivo), si tiene premuto per qualche secondo il tasto Sync nella telecamera e HomeBase la abbina. Sembra che tra i due dispositivi il pair avvenga tramite dei suoni, vanno quindi poste a massimo 1 metro di distanza per facilitare lo scambio di dati. Una volta abbinata e dato un nome, vengono proposti alcuni settaggi utili ad ottimizzare il consumo di batteria o favorire la registrazione in maniera continua da parte della telecamere. Esiste ovviamente la via di mezzo, poi è fondamentale l’utilizzo che se ne deve fare.
Ho posizionato la S340 sotto al portico, perché necessitavo della sua funzione di Pan&Tilt, utile per coprire tutto l’ambiente e seguire i movimenti di eventuali malintenzionati. Ho invece messo le altre due a coprire il retro della casa ed il giardino/cancello. Tutti i modelli hanno un campo di azione di circa 15 metri (se installate correttamente) per il rilevamento del movimento.
Parliamo quindi dell’installazione: in entrambi i casi viene fornito un supporto con viti e tasselli per punta da 6. A corredo anche un adesivo che funge da guida per fare i buchi sul muro. Ovviamente bucare un muro di intonaco e mattoni risulta piuttosto semplice e l’adesivo/guida aiuta, discorso contrario invece se si tratta di un muro o pilastro di cemento: è quasi impossibile rispettare le distanze, anche se molto dipende dalla punta e dal trapano. Installazione semplice, quindi, anche se non ho particolarmente apprezzato il supporto che secondo me non è adatto al peso delle telecamere S330, mentre quello per la S340 è perfetto.
Una volta posizionate correttamente (vanno messe a circa 2/3 metri da terra per rendere efficace il sensore PIR ed inclinate di circa 5°), si passa al programmare il comportamento di queste telecamere, sempre tramite l’app.
Prima cosa da fare è disegnare, se necessaria, una area di attività dentro la quale la telecamera rileva la presenza di una persona, animale, veicolo o qualsiasi movimento di sorta (si possono includere ed escludere a piacere queste figure, potendo inoltre memorizzare dei visi che, se noti, possono venire ignorati dal rilevamento). Il disegno si fa usando una figura a 8 lati che possiamo sagomare a nostro piacere. Fuori da questa area, la telecamera non segnala nulla…state quindi attenti.
Il rilevamento può avvenire tramite delle configurazioni già preimpostate (FUORI CASA, A CASA, etc.), dove i comportamenti per ogni telecamera sono già impostati. Potete personalizzarli, scegliendo di registrare e basta, mandare una notifica (e con quali contenuti), ritardare la segnalazione dell’allarme e tante altre cose.
Io ho preferito crearmi un programma basato su orari e giorni, per cui la zona del retro mi avverta sempre, tramite notifica di giorno e con allarme di notte, della presenza di sole persone umane all’interno dell’area di attività che ho disegnato, mentre la zona di ingresso vada in allarme solo di notte e per il resto della giornata si limiti a registrare, una volta rilevata attività nell’area che ho disegnato. Il cortile si limita solo a registrare ogni movimento rilevato.
Ho apprezzato molto questa versatilità, non ho apprezzato invece la maniera in cui viene gestito il cosiddetto GEOFENCING che come idea è eccezionale, ma come realizzazione è abbastanza penosa. Dovrebbe sostanzialmente impostare il tutto come A CASA quando siete con il telefono vicini a X metri da dove avete impostato l’abitazione e FUORI CASA quando vi allontanate…peccato molto spesso non funzioni affatto, sia con Android che con iOS (è tutto gestito dalla app). Va detto, ad onore del vero, che ho provato soluzioni della concorrenza che offrivano questo servizio e avevano gli stessi identici problemi.
Altro aspetto che non ho particolarmente apprezzato è la gestione del rilevamento delle persone note. Non tanto perché non funzioni, quanto per come è gestito l’apprendimento tramite IA. Praticamente si deve caricare una foto ad alta risoluzione del viso (si può anche scattarla al momento) e lui mano a mano apprende tramite feedback che l’utente da tramite l’app nel momento di un rilevamento di movimento. Viene infatti proposta l’immagine del rilevamento e chiesto se il soggetto è quello proposto, dando all’utente la possibilità di dire si o no. Avrei invece preferito che ogni soggetto rilevato o non rilevato potesse essere associato dall’utente alla persona nota, aiutando la IA al riconoscimento futuro. Per farvi una idea, dopo una settimana non è mai riuscito a riconoscere le mie figlie, quindi non mi ha mai chiesto se il rilevamento sui loro visi fosse corretto o no e credo che continuerà a farlo…continuerà probabilmente a trattarle come figure umane senza alcuna associazione a persone note. Succede molto spesso, inoltre, che i miei cani vengano riconosciuti come persone umane, anche se la immagine che mi presenta come rilevata alla fine è quella di un vaso o di una sedia…quindi molto probabilmente vede il movimento ma associa la figura a quella di qualche oggetto che possa ricordare la figura umana. C’è sicuramente molto da lavorare da questo punto di vista: la concorrenza offre questi servizi come abbonamenti a parte, mentre Eufy non richiede alcun extra.
Manca anche l’integrazione con Homekit (promessa ma mai implementata, con la community parecchio arrabbiata per questo), mentre sono presenti quelle con Alexa e Google.
La app, connessa alla stessa rete delle telecamere/HomeBase, funziona molto bene ed ha un ritardo assolutamente trascurabile (anche qui, possiamo definire la qualità dello streaming video a piacere), via remoto invece ogni tanto non si collega al primo tentativo, ma al secondo funziona sempre. Anche il comunicare tramite telecamera da remoto non è proprio esente da lag, ma è una feature molto comoda se si vuole dare istruzioni al corriere in nostra assenza (meglio averla, anche se con qualche secondo di lag, che non averla affatto).
Riassumendo: ci sono alcune cose con le quali bisogna imparare a convivere per apprezzare al meglio questi prodotti di Eufy. Si deve fare i conti con un sistema di rilevamento non sempre preciso e affidabile, quindi con qualche falso allarme. Sicuramente meglio qualche falso allarme che un allarme mancato, ci mancherebbe, la speranza è che la capacità di apprendimento tramite IA possa fornire qualche miglioramento nel futuro, sotto questo aspetto. Allo stato attuale è una offerta che si dimostra sicuramente solida tecnologicamente e posizionata ad un prezzo molto favorevole per il consumatore finale, specie sfruttando le tante offerte che sono proposte con frequenza da Eufy.
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