Hardware-Test

Creative Sound Blaster GS5

di: Ivan Caregnato

Creative ha lanciato da poco sul mercato la Soundbar Sound Blaster GS5, caratterizzata da dimensioni contenute, buone performance, prezzo budget e tanto colore. Troppo bello per essere vero?

In realtà, letta così, fa un po’ impressione constatare che è tutto vero. Non sorprende poi molto se consideriamo che il catalogo Creative è composto per gran parte da prodotti con queste caratteristiche.
Ho passato circa un mese in compagnia di questa Soundbar, inserita in un contesto dove cercavo un po’ di potenza di uscita per il mio retrogaming.
Sound Blaster GS5 raccoglieva soprattutto la mia necessità di riuscire ad inserirla in uno spazio di 55cm, cosa non così comune tra questo tipo di prodotti.

Si sviluppa infatti su 50cm circa di lunghezza, per una decina poi in altezza e profondità, restituendo al contempo anche una buona sensazione di robustezza grazie alle plastiche utilizzate. La finitura è nero opaca: non rimangono ditate fortunatamente.
I controlli sono tutti sul lato destro, dove è presente una ruota dotata di controlli utili ad impostare quasi ogni parametro offerto dalla casa, il tutto in abbinamento a delle scritte led che fanno capolino, ben nascosti alla vista quando spenti, da sotto la retina che protegge gli speaker.

Questi, secondo le caratteristiche, hanno una potenza complessiva di 60W erogata da driver rettangolari (3.35 x 2.16”) full range personalizzati, sostenuti da un tubo di risonanza, visibile sul retro del prodotto, che sostiene i bassi senza l’ausilio di un sub dedicato.

Il suono è ben bilanciato, per quanto si possa pretendere da un prodotto di questa fascia: i bassi sono ben presenti ed il suono esce abbastanza chiaro in tutte le sue componenti. A migliorare ulteriormente l’output sonoro sono state introdotte poi due modalità derivate dalla tecnologia SuperWide: Near Field, per un uso “ravvicinato”, tipo da scrivania, e Far Field dedicato invece ad ambienti a più ampio respiro (ma non troppo, ovviamente). Devo ammettere di non aver colto differenze sostanziali abilitando questi miglioramenti, almeno all’interno del mio setup.
Gli ingressi a disposizione sono 3: ottico, AUX e USB-C. Questo permette di collegarci un sacco di periferiche di vario tipo: da console a PC, fino ad arrivare come nel mio caso a fonti analogiche tramite jack da 3.5mm. Ovviamente non va dimenticato l’ingresso non fisico tramite Bluetooth, qui supportato fino alla versione 5.3. Manca l’HDMI, di norma presente in prodotti di fascia superiore.
Chiude poi la panoramica delle caratteristiche di questa Soundbar una striscia led di tipo RGBIC che, devo ammettere, fa la sua sporca figura: le opzioni di personalizzazione non sono moltissime (si rifanno pari pari a quelle delle casse Pebble X recensite tempo fa e si possono modificare solo tramite app Creative) ma coprono grossomodo le aspettative dell’utente medio e si possono anche spegnere del tutto, nel momento in cui non riscontrano il gusto del proprietario: la striscia infatti a quel punto diventa del tutto invisibile, per come è inserita nel corpo del prodotto.

Aggiunta molto gradita dal sottoscritto è quella del telecomando, con cui si possono governare tutti gli aspetti del prodotto: dal suono, passando per le varie impostazioni audio/risparmio energetico, fino ad arrivare al controllo dei led. Nel mio caso, essendo la rotellina di controllo un po’ scomoda da pilotare, dato lo spazio ristretto a disposizione, è stata una manna dal cielo.

Concludendo, per circa 70€ avete la possibilità di far vostra una Soundbar molto versatile e valida a livello tecnico: per questa cifra, non vedo sul mercato nulla di meglio come rapporto qualità/prezzo.