Hands-On

Titanfall 2

di: Luca Saati

Come sempre la fine dell’anno vede la lotta tra Electronic Arts e Activision per la palma di miglior FPS multiplayer. Quest’anno però tra Battlefield 1 e Call of Duty: Infinite Warfare c’è un terzo incomodo rappresentato da Titanfall 2, il secondo capitolo della serie ideata dai creatori di Medal of Honor e Call of Duty. Il primo Titanfall ha rivoluzionato nel bene o nel male (dipende dai punti di vista) gli shooter multiplayer e adesso si appresta a debuttare anche su PS4 dopo essere rimasto un’esclusiva per le piattaforme Microsoft con il primo episodio. Titanfall 2 quindi si inserirà proprio tra due colossi del calibro di Battlefield e Call of Duty, una mossa rischiosa da parte di Electronic Arts che però è molto sicura della qualità del gioco e della sua capacità di raccogliere un pubblico tutto suo.

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Tra i due litiganti il terzo gode?

Durante i due weekend di beta di Titanfall 2 abbiamo immediatamente notato quanto il videogioco di Respawn Entertainment rimanga ancorato al suo predecessore. I fan si troveranno quindi immediatamente a loro agio: il gameplay è caratterizzato da scontri sempre frenetici in cui i tempi morti sono ridotti quasi allo zero più assoluto complici anche il dinamismo e la fluidità di movimenti dei piloti che trovano con il rampino un alleato che può rappresentare il vero game changer se utilizzato con intelligenza. Questo gadget va usato con estrema precisione e parsimonia dato che richiederà sempre qualche secondo per poter essere riutilizzato nuovamente e presenta inoltre un sistema della gestione della fisica tutto suo. Possiamo ad esempio utilizzare il rampino per avvicinarci a un muro e scavalcarlo a grande velocità per via dell’accelerazione acquisita, oppure possiamo aggrapparci a un nemico e colpirlo con un colpo melee letale o ancora salire in groppa a un titano. Il rampino rende più semplice alcune meccaniche come il rodeo, così Respawn Entertainment ha lavorato per bilanciare meglio questo aspetto così da non rendere i piloti troppo forti rispetto i titani. Saliti in groppa a un mech avversario infatti bisogna prima strappargli la sua batteria (che può essere utilizzata per alimentare il proprio titano o quello di un proprio compagno), scendere e salire una seconda volta per poterlo danneggiare con una granata.

Il rampino è solo una delle novità visto che nella schermata di personalizzazione del personaggio possiamo selezionare altri gadget come un coltello sonico che permette di individuare i nemici in zona, una siringa che ci rende più veloci, un dispositivo che crea un clone capace di distrarre gli avversari o un altro che ci rende invisibili. Oltre a quattro loadout predefiniti, ne troviamo un quinto completamente personalizzabile che ci permette di scegliere per l’appunto un gadget, un’arma principale, una secondaria (una pistola o una anti-titan), una granata e una serie di perk. Su questo aspetto preferiamo non dilungarci troppo visto che al momento non erano disponibili tutti i contenuti del gioco, ma le sensazioni sono positive visto che il sistema offre una buona libertà. Anche i titani presentano qualche elemento personalizzabile permettendo di modificare una serie di kit per il proprio robottone.

Nella beta erano disponibili solo due dei sei titani che troveremo nel gioco completo: Scorch è dotato di una sorta di lancia granate a colpo singolo, può scagliare un colpo a terra che crea una striscia di fuoco, lanciare un gas infiammabile e come attacco speciale una possente eruzione energetica dal terreno; Ion invece è più leggero e meno letale ma più veloce, e può sfruttare un fucile automatico agli ioni dotato anche di fuoco secondario, un potente cannone a colpo singolo, delle mine di posizione e un potentissimo laser che parte dal centro del suo petto capace di distruggere quasi all’istante i nemici. Le due new entry sono molto differenti tra loro, richiedono un metodo d’approccio diverso accontentando da una parte chi preferisce la potenza pure e dall’altra chi apprezza maggiormente una macchina più veloce e versatile. Non vediamo l’ora di provare anche gli altri titani nel gioco completo.

Cacciatori di taglie

Delle tre modalità disponibili nella beta, la più interessante e divertente si è rivelata Bounty Hunt che introduce un pizzico di PvE negli scontri PvP. In pratica sul campo di gioco arrivano ogni volta ondate di nemici controllate dall’intelligenza artificiale che una volta uccisi permettono di acquisire denaro (più sono forti i nemici e più soldi si ottengono). Completata l’ondata bisogna raggiungere delle cassette di sicurezza in cui depositare il bottino. La particolarità di questa modalità è che in caso di morte il bottino raccolto viene dimezzato finendo nelle mani dell’uccisore tenendoci sempre sulle spine fino a quando non depositiamo i soldi. La presenza dei bot rende gli scontri dinamici, frenetici e sempre divertenti, inoltre se all’inizio ci troveremo ad affrontare semplici soldati, più avanti arriveranno nemici via via più forti e numerosi con addirittura i titani controllati dall’IA. Bounty Hunt insomma è divenuta in breve tempo una delle nostre modalità preferite dei multiplayer competitivi. C’è invece poco da dire sulle altre due modalità presenti nella beta visto che troviamo il classico King of the Hill e un Deathmatch a squadre. In quest’ultima modalità non era possibile evocare i titani perdendo così subito interesse. Qualche perplessità l’abbiamo avuta sulle mappe di gioco. Queste sono ben costruite e alternano spazi aperti (perfetti per i titani) a spazi più chiusi (perfetti per i piloti), tuttavia la loro caratterizzazione le rende piuttosto anonime lasciandoci con un po’ di amaro in bocca. I server invece hanno alternato alti e bassi, durante il primo weekend ci sono stati problemi di matchmaking e di stabilità dei server che però già nella seconda fase di test sono stati risolti.

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In conclusione…

Titanfall 2 può davvero rappresentare quel terzo incomodo capace di rivaleggiare alla pari con gli altri due colossi appartenenti al genere degli FPS. Il multiplayer del gioco di Respawn Entertainment ci ha lasciato con sensazioni davvero eccellenti dal punto di vista del gameplay. Se nel gioco finale troveremo altre modalità divertenti quanto Bounty Hunt e la campagna singleplayer si rivelerà qualcosa di più di un semplice contentino, Titanfall 2 potrà inserirsi senza problemi tra i candidati come miglior FPS dell’anno.