Anteprima

Oninaki

di: Simone Cantini

Difficile, nonostante gli exploit degli ultimi anni, scindere il nome Square Enix dal mondo dei jrpg, come dimostra anche il collettivo che risponde al nome di Tokyo RPG Factory, sussidiaria del colosso nipponico creata allo scopo di presentare esperienze ruolistiche care al genere. Pur con alti e bassi, i precedenti lavori del team (I Am Setsuna e Lost Sphear) si erano incuneati in modo serrato tra le fila di queste produzioni, pur non riuscendo però a svettare in maniera assoluta: riuscirà Oninaki, il nuovo gioco dello studio in uscita a fine agosto, a ribaltare questo assoluto? Intanto mi sono goduto un piccolo antipasto, grazie alla demo rilasciata in questi giorni.

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Tra color che son sospesi

Di Oninaki mi ha sin dal principio colpito la trama, per lo meno da ciò è stato possibile captare dalle circa due orette passate in compagnia del titolo Tokyo RPG Factory. Per quanto tratteggiato in modo fiabesco, con innesti vagamente super deformed per quanto riguarda i personaggi, le vicende vissute nella demo sono riuscite ad evidenziare una narrativa a tratti ben più cupa e matura di quello che fosse lecito attendersi ad un primo sguardo. Tutto ruota attorno alla figura di Kagachi, un Watcher incaricato di scortare nell’aldilà le anime di coloro che sono rimasti in sospesi tra il mondo terreno e quello dei defunti. È proprio la presenza così tangibile della morte, fulcro delle due missioni che è possibile sperimentare nella demo, a rappresentare uno degli elementi più interessanti della porzione di plot testata, grazie ad un paio di risvolti particolarmente drammatici che caratterizzeranno gli avvenimenti. Ovviamente è da capire come il tutto riuscirà a dipanarsi sul lungo periodo, ma va riconosciuto come questa manciata di situazioni sia stata sufficientemente ben orchestrata da riuscire a stuzzicare la mia curiosità. Più sotto tono, almeno per il momento, la caratterizzazione di Kagachi, classico eroe tenebroso e a tratti strafottente tipico dell’immaginario ruolistico (e non solo) nipponico.

A cavallo di due mondi

Rispetto al passato di Tokyo RPG Factory, Oninaki abbandona i classici combattimenti a turni, in favore di un sistema action in tempo reale, oramai quasi un marchio di fabbrica delle produzioni jrpg orientali. Tutto ruoterà attorno all’utilizzo dei Daemon, anime smarrite dedite al combattimento, che in modo simile ai Persona si uniranno al protagonista, garantendogli abilità peculiari, che sarà possibile sviluppare tramite uno skill tree a tratti sin troppo macchinoso da leggere, al pari dei vari menu generali. Oltre all’attacco base di Kagachi, ciascuno dei due Daemon presenti nella demo ci garantirà, in aggiunta alle proprie mosse specifiche (regolate da un cooldown per evitare lo spamming), anche un boost temporaneo alle nostre caratteristiche, ottenibile dopo aver riempito un apposito indicatore. Allo stato attuale delle cose, però, sono stati proprio i combattimenti a rappresentare il punto più debole di Oninaki, a causa di una semplicità delle meccaniche alquanto marcata, a cui si aggiunge un sensibile input lag dei comandi che, soprattutto utilizzando le schivate garantite da uno dei due Daemon, è risultato alquanto evidente. Più interessante ai fini del gameplay, invece, la possibilità di passare in qualsiasi momento dal mondo terreno a quello ultraterreno, meccanica indispensabile per individuare ed interagire con le anime dei defunti che siamo stati in questa demo chiamati a salvare. Resta da vedere, anche in questo caso, come tale meccanismo verrà sviluppato nel corso della storia: le premesse, per quanto limitate, sono apparse intriganti, ma non si può mai dire. Nessuna critica, per quanto il budget non certo stellare della produzione, mi sento di muoverla al comparto estetico, davvero ben realizzato e forte di un design complessivo interessante, che mi ha ricordato in più di un’occasione i remake portatili dei primi 4 Final Fantasy. Peccato che l’audio nipponico non sia accompagnato da alcuna localizzazione nostrana. Decisamente più apprezzabile la possibilità di importare nel gioco completo il salvataggio dei progressi fatti nella demo.

Oninaki riuscirà a sovvertire il destino di Tokyo RPG Factory? Purtroppo, almeno per quanto provato nella demo, le impressioni non sono proprio positivissime. Se è vero che la narrazione sembra avere tutte le carte in regola per intrattenere a dovere, grazie anche ad alcuni spunti intriganti, è sul fronte del gameplay che le cose sono scivolate abbastanza rapidamente nell’anonimato, complice un insieme di meccaniche decisamente già sperimentate in più di un’occasione. Resta da vedere come il tutto sia comunque destinato ad evolversi con il proseguo dell’avventura, nella speranza che venga anche sviluppata a dovere, magari strizzando l’occhio a Soul Reaver, la possibilità di passare da un mondo all’altro. Incrociamo le dita…