Marvel’s Avengers Open Beta
di: Simone CantiniLo scorso autunno ebbi modo di provare una interessante demo di Marvel’s Avenger, che in una decina di minuti era riuscita a trasmettermi sensazioni sicuramente positive, pur non essendo io un fan dei personaggi protagonisti della prossima fatica firmata Crystal Dynamics. Proprio per questo motivo non ho potuto fare a meno di resistere alla tentazione di cimentarmi nella open beta del titolo, conclusasi da pochissime ore, e che mi ha permesso di sperimentare una succosa porzione di quello che ci aspetta una volta terminato lo scontro con Taskmaster.
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Approcci differenti
La beta pubblica di Marvel’s Avengers svoltasi nel corso dell’ultimo week end, si è aperta con il prologo di quella che sarà l’avventura completa, e che avevo già avuto modo di testare poco meno di un anno fa in occasione di Lucca Comics & Games: se volete saperne di più in merito a questo stuzzicante antipasto, pertanto, non mi resta che rimandarvi al precedente articolo, che potete raggiungere senza problemi cliccando qua. Oggi, difatti, ritengo sia più giusto parlarvi di tutto quello che Crystal Dynamics ci ha permesso di giocare una volta concluso lo scontro tra Vedova Nera e Taskmaster, non prima però di aver assistito ad un intermezzo realizzato in perfetto stile comics, che ci ha ragguagliato in merito al disastro avvenuto nel corso dell’A-Day: la giornata scenario del prologo, difatti, ha finito per tramutarsi in una catastrofe di stampo terroristico, che in seguito alla fuoriuscita del gas Terrigen, ha tramutato migliaia di persone in mutanti fuori controllo. Questo ha portato allo scioglimento degli Avengers, che Bruce Banner e Kamala Khan (la Ms. Marvel nata proprio in seguito ai tragici eventi) cercheranno di riformare. Ed è proprio in mezzo a tali eventi che la beta di Marvel’s Avengers ci permette di vivere una coppia di missioni della campagna, la prima al comando del possente Hulk, mentre la seconda ha per protagonista Ms. Marvel. Nella porzione iniziale abbiamo assistito ad una serie di sezioni esplorative, che in parte ricordano proprio i Tomb Rider di Crystal Dynamics, a cui però hanno fatto seguito una serie di scontri che ci hanno permesso di sperimentare pienamente il combat system del gigante verde. È stata l’occasione per apprezzare la profondità del parco mosse messe sul piatto dal team, a cui hanno fatto seguito le tre abilità speciali, uniche per ciascun personaggio. Ovviamente, come avevo già anticipato nel corso del precedente test, Hulk baserà il suo stile su colpi devastanti, che gli permetteranno anche di afferrare i nemici ed utilizzarli come improvvisate armi. Alle tre abilità di cui sopra, inoltre, si accompagnerà la Furia (attivabile con il grilletto destro), che amplificherà per un breve lasso di tempo la potenza dei colpi, i quali serviranno anche a ricaricare la barra della Volontà, ovvero l’equivalente dei punti vita dell’eroe. La missione dedicata all’alter ego di Bruce Banner, si è poi conclusa con una interessante boss fight contro Abominio, non prima che il livello ci lasciasse sperimentare anche le doti di saltatore/arrampicatore del nostro irascibile colosso. Giocare in compagnia di Kamala Khan, invece, ci ha permesso ancora una volta di constatare come il team abbia effettuato un ottimo lavoro di diversificazione degli eroi, ognuno dotato del proprio peculiare parco mosse. A differenza di Hulk, Ms. Marvel potrà contare su di una serie di attacchi che sfrutteranno i suoi arti allungabili, oltre alla possibilità di mutare le dimensioni del proprio corpo, grazie all’apposita skill. L’eroina sarà anche in grado di utilizzare le braccia come dei rampini, così da potersi aggrappare a sporgenze varie. Terminata anche questa porzione, la scena si è spostata a bordo del velivolo degli Avengers, che fungerà da hub di gioco, tramite il quale abbiamo potuto accedere anche alle simulazioni HARM, ovvero missioni virtuali utili per prendere confidenza con i vari personaggi, oltre che per superare sfide che ci ricompenseranno con materiali ed equipaggiamenti. Si è trattato dell’ultima sezione unicamente single player a separarci dalle missioni cooperative, presenti in quantità cospicua anche in questa beta.
Mazzate in compagnia
È proprio in tale frangente che Marvel’s Avengers lascia intravedere una struttura di game as service in perfetto stile Destiny, con le varie zone della mappa del mondo che inizieranno poco alla volta a costellarsi di missioni cooperative. Queste potranno essere affrontate da un massimo di 4 giocatori, potendo contare sulla fortunata presenza del matchmaking (Bungie impara!). Le sortite che ho avuto modo di provare non hanno brillato per innovazione, pur risultando allo stesso tempo piacevoli e divertenti. Si tratterà, almeno per quanto visto, di raggiungere determinati punti della mappa, affrontando varie orde di nemici e, di tanto in tanto, svolgendo piccoli task, come il mantenimento del controllo di alcuni terminali, oppure la messa in sicurezza per un certo lasso di tempo di una particolare zona. Il tutto senza che si debba rinunciare ad un minimo di esplorazione, indispensabile per recuperare preziosi oggetti da alcuni forzieri nascosti nell’area di gioco. Si tratta di una componente almeno in apparenza non certo rivoluzionaria, ma che se ben supportata dal team potrebbe permettere a Marvel’s Avengers di godere di un notevole successo anche sul lungo periodo, una volta conclusasi la campagna single player. Si tratta di una modalità in grado sicuramente di fare la gioia dei completisti, che proprio per mezzo di tali missioni potranno incamerare molto più facilmente punti e risorse, da spendere rispettivamente nello skill tree di ciascun personaggio e nel potenziamento/ottenimento di pezzi di equipaggiamento sempre più letali e preziosi.
La beta pubblica di Marvel’s Avengers è senza dubbio riuscita a confermare le piacevoli impressioni che, pad alla mano, mi aveva restituito il test del prologo effettuato lo scorso anno. Il lavoro Crystal Dynamics, pur al netto di una marcata volontà di abbracciare il mercato dei game as service, ha dimostrato di avere anche un’ossatura single player da non sottovalutare, e che ha nei vari personaggi e nel peculiare modo con cui ciascuno di loro si approccia al gameplay un notevole punto a favore. Ovviamente, al netto di questo iniziale giudizio positivo, resta da vedere come si comporterà il pacchetto nella sua interezza, ma le premesse al momento sono senza dubbio incoraggianti.