Gears of War 3 DLC: Fenix Rising Map Pack
Dopo il convincente RAAM's Shadow, DLC incentrato interamente sul single player, Gears of War 3 si espande ulteriormente con il terzo contenuto che va ad aggiungere ben cinque nuove mappe, quattro nuovi personaggi e tre prestigi per i livelli massimi.
Vediamo insieme se il Fenix Rising Map Pack merita di essere acquistato.
di: Simone "PulpGuy88" Bravi
Dopo il convincente RAAM’s Shadow, DLC incentrato interamente sul single player, Gears of War 3 si espande ulteriormente con il terzo contenuto che va ad aggiungere ben cinque nuove mappe, quattro nuovi personaggi ed i prestigi per i livelli massimi.
Vediamo insieme se il Fenix Rising Map Pack merita di essere acquistato.
A tutta Orda!
Analizziamo nel dettaglio le cinque nuove mappe di gioco:
Fortezza: ambientata nel fortino di Anvegad (già esplorato durante la campagna), questa mappa rivela da subito delle dimensioni molto generose nonché una notevole complessità strutturale.
L’azione si snoda attorno a tre grandi aree principali disposte a triangolo, due posizionate l’una affianco all’altra da un lato della mappa, in mezzo alle quali è presente il Digger Launcher che si alterna col Boomshot, e la terza posta immediatamente davanti alle prime due. La mappa è quindi divisa in due metà, collegate da due strette scalinate; il piano più basso è invece caratterizzato da due angusti sottopassaggi utili per raggiungere velocemente la parte opposta della mappa. La massiccia presenza di corridoi e aree cieche costringe a prediligere il combattimento a corto/medio raggio, con una grande possibilità di agire in solitaria, vista la grande presenza di nascondigli dove tendere letali agguati.
Escalation: vecchia conoscenza per i veterani di Gears of War. Questa mappa è una vecchia gloria del primo capitolo della saga. Non è altro che la scalinata da cui si ha accesso alla residenza della famiglia Fenix. Una mappa di dimensioni non troppo grandi, molto semplice come design: ci troviamo davanti ad una vera e propria scalinata verticale, con tre pianerottoli ai cui lati si stagliano due piccoli giardini. La mappa avvantaggia strategicamente chi otterrà il respawn superiore, ragion per cui gli sfortunati possessori di quello inferiore godranno della presenza di due Longshot nello spiazzale iniziale, mentre l’altra squadra potrà ottenere facilmente l’Arco Torque che si alternerà col Digger Launcher.
Anche in questo caso il combattimento a corto raggio la farà da padrone vista la particolare conformazione della mappa. Le armi a distanza, però, scoraggiano un approccio troppo diretto per prediligere quindi un’azione più ragionata, magari con attacchi simultanei dai due lati delle scale.
Bassifondi: ci troviamo in uno dei tanti tunnel sottomarini di Azura, uno dei tanti luoghi dove Adam Fenix ed altri scienziati si nascondevano per studiare un piano d’attacco definitivo contro le locuste. Mappa che si snoda totalmente in piano, caratterizzata da due grandi corridoi laterali, in uno dei quali è presente un’area di vedetta dove poter utilizzare un Mulcher che si alterna con il One Shot e alla cui base sono disponibili a rotazione granate incendiarie e a frammentazione. Nella vasta area centrale, ricca di coperture, c’è un corridoio cieco dove il Digger Launcher si alterna con l’Arco Torque. Essendo posizionate l’una di fronte all’altra, queste due aree chiave saranno prese d’assalto dai due team e raccogliere una delle due armi comporterà il rischio di venire colpiti dall’avversario. Il combattimento a corto/medio raggio sarà protagonista degli scontri, non ci sono infatti grandi spazi aperti da controllare, tuttavia la già citata area di vedetta rappresenta un buon punto in cui arroccarsi, anche grazie all’aiuto delle granate.
Prigione: non è altro che il carcere di massima sicurezza di Jacinto (detto “Lastrone”), dove Hoffman rinchiuse Marcus Fenix dopo aver disertato agli ordini del COG. È certamente la location dalle dimensioni più ridotte e si compone di due piccoli cortili, vicini ai due respawn, e da un grande corridoio centrale nella zona lavanderia in cui trovare il Digger Launcher alternato al Boomshot. Gli intricati corridoi laterali fanno di Prigione una mappa molto tattica, in cui sarà importante muoversi in gruppo, sfruttando prevalentemente i Retro Lancer (arma letale in questo frangente) per schiacciare la squadra avversaria e mantenerla lontano dall’area del Boomshot/Digger Launcher.
Accademia: ci troviamo nella prestigiosa Oracle Academy in cui il Professor Adam Fenix ha costruito la sua prestigiosa carriera di scienziato e dove anche Marcus Fenix avrebbe dovuto studiare, salvo poi arruolarsi nei COG con Dominic e Carlos Santiago.
È certamente la mappa più bella per direzione artistica e level design. Il complesso è essenzialmente diviso in due punti chiave: l’area dell’Arco Torque/Longshot, maggiormente coperta ed ideale per la difesa della posizione (anche grazie alla presenza delle granate, recuperabili subito davanti a questa posizione), e la scalinata del Digger/Boomshot, molto più accessibile e quindi difficilmente conquistabile per molto tempo durante le partite.
Priorità dei due team sarà quindi conquistare immediatamente l’arma pesante sulla scalinata per poi tentare di rifugiarsi nella zona dell’Arco per dominare l’intera mappa da una posizione favorevole. La notevole quantità di colonne, o comunque di coperture, renderà anche questa mappa ideale per il combattimento a medio raggio, laddove la combinazione Retro Lancer/Gnasher rappresenterà il compromesso ideale per offrire una buona potenza di fuoco rapportata allo spazio circostante.
Indubbiamente abbiamo a che fare con delle mappe realizzate con cura e dal level design molto ricercato. Tuttavia, tralasciando Prigione ed Escalation, le rimanenti tre, date le notevoli dimensioni, risultano essere delle location ideali per le modalità Orda o Belva, meno per le modalità competitive dove sarà difficile rimanere compatti senza perdersi negli intricati percorsi che le caratterizzano.
Ad ogni modo una squadra organizzata troverà una buona sfida nel tentare di memorizzare le zone chiave e sfruttare a proprio vantaggio le incertezze degli avversari, anche perché, come già detto, data la bellezza delle nuove ambientazioni, sarebbe un peccato relegarle alle sole Orde.
Una piccola curiosità consiste nel fatto che ognuna di queste mappe ha come caratteristica le grandi (quasi enormi, oseremmo dire) dimensioni delle aree di respawn, questo potrebbe fare la differenza là dove un team si trovasse in particolare difficoltà durante una partita, potendo contare su una buona zona di riparo per rifiatare e riordinare le idee.
Livello 100? Roba da pivelli
Elemento di spicco di questo DLC è anche la possibilità, per chiunque abbia raggiunto il livello 100, di ricominciare la scalata da zero per ben due volte, andando così ad ottenere tre diversi livelli di prestigio per il livello massimo (bronzo, argento, oro), ricompensati con altrettante skin per le armi. Per “azzerare” il proprio livello e ricominciare a guadagnare livelli tramite il nuovo sistema di progressione basterà aprire il Diario di Guerra e premere il tasto X.
Parlando dei personaggi aggiuntivi, per quanto riguarda i Gears sono stati introdotti una variante di Cole Train e di Clayton Carmine, mentre sul fronte Locuste troviamo il Kantus selvatico (ottenibile in precedenza solo tramite un codice che veniva consegnato a chi pre-ordinava il gioco negli Stati Uniti) ed il Marauder, new entry per l’universo di Gears of War. Difatti i Marauder non compaiono nemmeno nella campagna single player di Gears of War 3 e rappresentano la prima specie di locuste ad aver colonizzato Sera al di fuori del “vuoto”.
Da segnalare infine che coloro che non acquisteranno il contenuto non potranno accedere alle partite classificate standard ma dovranno necessariamente giocare i match hostati da altri utenti o, in alternativa, selezionare la playlist “player’s choice” dove però la modalità di gioco sarà scelta casualmente, permettendo solo di votare la mappa. Le modalità Zona di Guerra ed Esecuzione sono state poi accorpate in un unica playlist.
Buona la terza
Il Fenix Rising Map Pack è senza dubbio un ottimo DLC. Ben cinque mappe di assoluta qualità, quattro nuovi personaggi e l’introduzione dei prestigi per il livello 100 rappresentano un’offerta imperdibile per i fruitori del vastissimo multiplayer del capolavoro di Epic Games.
Oltretutto i cinque nuovi obiettivi introdotti garantiranno diverse ore di gioco per i più accaniti “achievement unlocker”, impegnandoli nel tentativo di completare tutte le ondate di Orda e Belva su tutte le mappe disponibili.
Al costo di 800 Microsoft Point, Fenix Rising Map Pack rappresenta un buon incentivo per continuare a cimentarsi nelle sfide online sia per gli amanti della cooperativa che per i cultori del multiplayer competitivo che si troveranno ad affrontare una doppia sfida di non poco valore: cercare di raggiungere per altre due volte il livello massimo di prestigio.
Peccato soltanto che i giocatori che sceglieranno di non acquistare il contenuto saranno, in poche parole, “tagliati fuori” dai server dedicati, essendo costretti a giocare in partite hostate da altri utenti, il che suona come un piccolo ricatto da parte di Epic, della serie “o compri il DLC oppure peggio per te”.