Fable: The Journey
Cercare di convincere qualche scettico ad acquistare la periferica Kinect, al giorno d'oggi, è davvero difficile: nonostante le strepitose potenzialità del mezzo, gli sviluppatori e Microsoft stessa faticano a tirare fuori dal cilindro un giocone che ne giustifichi da solo l'acquisto. In questo E3, la casa di Redmond sembra voler invertire questo trend, e una delle punte di diamante della futura line up di Kinect sarà Fable: The Journey, quarto episodio della saga ideata da Peter Molyneux e Lionhead Studios – siete pronti a tornare a far danni ad Albion?
di: Riccardo "RATM" PrimaveraCercare di convincere qualche scettico ad acquistare la periferica Kinect, al giorno d’oggi, è davvero difficile: nonostante le strepitose potenzialità del mezzo, gli sviluppatori e Microsoft stessa faticano a tirare fuori dal cilindro un giocone che ne giustifichi da solo l’acquisto. In questo E3, la casa di Redmond sembra voler invertire questo trend, e una delle punte di diamante della futura line up di Kinect sarà Fable: The Journey, quarto episodio della saga ideata da Peter Molyneux e Lionhead Studios – siete pronti a tornare a far danni ad Albion?
La magia è nelle tue mani
Dopo soli cinque anni dalla conclusione delle vicende di Fable III, l’universo fittizio dove è ambientato il gioco è di nuovo sconvolto da una minaccia che rischia di rivelarsi letale. Un’entità malefica, conosciuta come Corruzione, si prepara a distruggere tutto il distruttibile e sarà il nostro eroe l’unico in grado di fermarlo, mettendo le mani su di un rarissimo artefatto chiamato laSpire, custode di inimmaginabili poteri. Ovviamente Gabriel – questo il nome del protagonista – non è uno sprovveduto: sebbene non faccia parte della stirpe degli eroi protagonista di tutti i titoli precedenti, il ragazzo è in grado di utilizzare perfettamente la magia, sia per combattere che per creare oggetti da utilizzare durante l’avventura – armi, ami da pesca e tanto altro. Ed è qui che entra in ballo il Kinect.
Saranno le nostre mani e le nostre dita a dare vita alla magia, nel vero senso della parola. Tramite i nostri gesti potremo attaccare i nemici, difenderci creando barriere, evocare attacchi elementali ed entrare in una crafting mode che permette di creare un enorme ammontare di oggetti: scudi, lance, scuri e diversi tipi di armi da combattimento, in modo da ottenere un guerriero completo. Man mano che si procede nell’avventura e si guadagna esperienza sconfiggendo sempre più nemici, l’elenco delle magie conosciute da Gabriel si amplia a dismisura e così le sue abilità nel combattimento.
Faccia a faccia
Fable: The Journey potrebbe sembrare un FPS a primo impatto. La visuale è infatti quella tipica degli shooter, questo perchè il giocatore deve poter tenere sotto controllo l’intero scenario e attaccare ogni nemico con i propri incantesimi. La presentazione dell’E3 non ha rivelato nessun nuovo dettaglio sul gameplay e sulla velocità di rilevamento dei movimenti, però si vocifera che lo studio potrebbe inserire l’utilizzo del controller tradizionale come alternativa al Kinect. I più catastrofisti potrebbero vederla come una manovra d’emergenza, ma potrebbe anche essere una semplice mossa volta a rendere il gioco accessibile a tutti. Chi vivrà vedrà.
L’atmosfera di gioco e gli scenari mostrati rimangono fedelissimi ai canoni della serie: dungeon di vario genere, da tetre cripte colme di non–morti ad aride montagne straripanti di bizzarre creature tutt’altro che amichevoli, senza dimenticare le letali foreste. Nel mezzo, il nostro guerriero – anzi, le sue mani – che si fa spazio a suo di palle di fuoco e altri bizzarri incantesimi che sbaragliano i nemici. Il design rimane di stampo prettamente cartoonesco, con colori accesi, più simile a quella di altri giochi per Kinect, Gun Loco su tutti. Ci troviamo comunque di fronte all’Unreal Engine 3, motore grafico che per quanto abusato garantisce comunque ottime prestazioni se sfruttato a dovere, e i ragazzi di Lionhead sembrano sapere il fatto loro.
Let the Journey begin
Non si è ancora visto nulla di eclatante o tale da giustificare da solo l’acquisto del Kinect, eppure siamo sicuri che il genio di Molyneux ci stia serbando più che qualche semplice sorpresa esplosiva: d’altronde la serie di Fable è subito entrata nel cuore di tutti i possessori della console Microsoft grazie al sapiente mix di esplorazioni, combattimenti, un trama presente ma non troppo invadente e un susseguirsi di situazioni surreali e divertentissimi del tutto assenti in altri giochi più “seri”.
Ora che alla ricetta si aggiungono il Kinect e il frenetico sbracciare necessario per muoversi ed avanzare nell’avventura, quali saranno i risultati? I buoni presupposti ci sono tutti, non vediamo l’ora di mettere il cappello a punta e sfoderare qualche palla di fuoco degna di Gandalf e Albus Silente.