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DJ Hero

DJ Hero si presenta al pubblico con un grande evento mondano nel cuore di Milano e console-tribe non poteva mancare ad una simile occasione. Non perdetevi la cronaca dell'evento che ha visto come testimonial DJ Francesco, Giorgia Palmas, Magda Gomes e Alessandro Cattelan.

di: Federico Lelli

È giunto finalmente il momento di trasformarci a nostra volta in DJ. Innanzitutto parliamo dell’hardware: la console è composta da due pezzi e può essere montata anche al contrario per favorire i mancini, il piatto gira indipendentemente in senso orario e antiorario e i tasti sono leggermente cavi al centro per non perdere la presa durante gli scratch, all’inizio si fa un po’ di fatica ad abituarsi al cross-fader, soprattutto per ritrovare la posizione mediana che è segnalata da un lieve scatto, chiudono il quadro una manopola per gli effetti e un tasto per attivare l’Euphoria, alternativa da discoteca dello “Star Power”, il Dpad e i tasti li troviamo invece in alto, nascosti da uno sportellino. L’apparecchio è tutto sommato stabile e resistente nonostante sia costruito perlopiù in plastica dura e il feeling di avere un disco da girare tra le mani è quanto di più simile alla realtà.
Passando al software la prima cosa che notiamo è l’ampia scelta di brani, che passano da un repertorio rap/hip-hop, dance, pop fino ad arrivare ai veri tormentoni di ogni discoteca: i classici anni ’80, tutte le canzoni sono abilmente amalgamate tra loro creando dei mash-up che a volte possono sembrare anche azzardati ma che non mancano mai di stupire.
Il gioco si presenta fluido, con un motore grafico e un character design simile agli ultimi Guitar Hero, vediamo invece dei cambiamenti nelle schermate iniziali: piene di colori e ispirate ai flyer dei locali. L’interfaccia prende anch’essa ispirazione dai precedenti rythm’n game mostrando la solita riga luminosa per i 3 bottoni, questa volta leggermente circolare per richiamare la forma del disco, è possibile anche giocare in coppia con una chitarra: in questo caso avremo due partiture su schermo, purtroppo però non è stato possibile provare questa funzione.
La dinamica di gioco all’inizio tende a spiazzare, soprattutto se non si conoscono i termini legati al mondo della musica da discoteca, ma quello che all’inizio sembra difficile ci viene naturale dopo ben poco e interagire col nostro avatar correttamente è questione di pochi attimi. Infatti i tasti sul disco sono utilizzati per gli scratch sulle due tracce e per incitare la folla con dei campionamenti, spostando il cross-fader secondo le indicazioni dello schermo invece possiamo cambiare traccia selezionata, dando più risalto alla prima o alla seconda canzone. Un discorso a parte meritano i diversi livelli di difficoltà del gioco: a livello facile il nostro unico cruccio sarà quello di schiacciare i bottoni a tempo e “scratchare” il disco, a livello medio si aggiunge il cross-fader e ai livelli più difficili gli input richiesti diventano sempre più tecnici, ci verrà chiesto ad esempio di muovere il disco prima in un senso poi nell’altro o di seguire velocemente con il cross-fader un zig zag tra le due tracce.
DJ Hero fa di tutto per farsi piacere al grande pubblico: un’ampia selezione di canzoni tra cui scegliere (compresi gli imminenti contenuti scaricabili), un gameplay che fonde il classico col nuovo, hardware solido e funzionale lo rendono un esperimento che magari non può essere considerato completamente originale (soprattutto se pensiamo agli arcade Konami di qualche anno fa) ma è sicuramente frutto di scelte innovative nel mercato già saturo di giochi musicali, ed è sicuramente destinato ad un futuro radioso.