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Electronic Arts – Conferenza E3 2012

Di corsa verso il teatro per assistere alla conferenza della Electronic Arts
La fila è lunga e l’attesa è abbastanza trepidante, del resto ci sono tanti titoli pronti per essere mostrati e le aspettative pendono nell’aria come una nube grigiastra. L’impatto non è di certo lo stesso delle conferenze organizzate da MS e Company, ma parliamo comunque di una delle più grandi software house del mondo, se non la più grande a livello di numeri e brand di successo. Se consideriamo la sola divisione sportiva (EA Sports), essa produce titoli dotati di un impatto videoludico enorme, tanto da poter dettare le regole della prossima stagione; sicuramente qualcosa da dire ce l'avrà stasera, voi che dite?

di: David "Oogabada" Liuzzi

Di corsa verso il teatro per assistere alla conferenza della Electronic Arts. 
La fila è lunga e l’attesa è abbastanza trepidante, del resto ci sono tanti titoli pronti per essere mostrati e le aspettative pendono nell’aria come una nube grigiastra. L’impatto non è di certo lo stesso delle conferenze organizzate da MS e Company, ma parliamo comunque di una delle più grandi software house del mondo, se non la più grande a livello di numeri e brand di successo. Se consideriamo la sola divisione sportiva (EA Sports), essa produce titoli dotati di un impatto videoludico enorme, tanto da poter dettare le regole della prossima stagione; sicuramente qualcosa da dire ce l’avrà stasera, voi che dite?


Il teatro Orpheum in cui ci accomodiamo è confortevole e molto pittoresco, con un tetto istoriato a mo’ di rosone. Come potevamo aspettarci, scenografia, illuminazione e sonoro sono eccellenti. Neanche EA ha badato a spese per far colpo sul suo pubblico.
L’inizio della conferenza è scoppiettante e veloce, caratterstica che la farà da padrone per tutto lo show: azzeramento di tempi di morti e notizie su notizie, giusto per tenere viva l’attenzione (come se ce ne fosse bisogno!).
Iniziamo con un blockbuster indiscusso, fatto di terrore e vuoto profondo: parliamo di Dead Space 3, nuova incarnazione della serie che introduce una manciata di novità atte a rinvigorire il gameplay. Dal filmato traspare la già nota cura maniacale dei Visceral Games per i particolari, con una grafica mozzafiato, condita da effetti di luce a dir poco sfavillanti. Vieniamo introdotti in un viaggio attraverso un pezzo dell’atto 2, per renderci conto di cosa sia la tanto millantata coop a 2 giocatori: il livello appare molto interessante: neve, freddo e necromorfi in un’atmosfera di fantascienza malata come solo Dead Space può regalare.
Novità immediata: sistema di copertura dietro pareti e casse, ambiente distruttibile e boss finale ENORME (avete presente l’ultimo boss del primo capitolo?). La dimostrazione si conclude con Isaac ingoiato di sana pianta e pronto a combattere il mostro dall’interno! Scuotiamo un po’ tutti la testa per farcene una ragione. La scena è stata particolarmente inquietante. Aspettiamo febbraio per farlo nostro.
Passiamo subito a Madden NFL. Già avevamo avuto una piccola dimostrazione durante la conferenza MS, ma ora possiamo finalmente renderci conto di quanto è stato cambiato nel motore grafico e nella gestione dei giocatori: innanzitutto il sistema di collisioni è stato rivisto e corretto con il fine di dare ulteriore fisicità agli scontri tra giocatori. Ancora più importante è il sistema di crescita della squadra e dei nostri giocatori, con punti esperienza guadagnati tramite vittorie e imprese affrontate; torneranno utili per migliorare il nostro team. Sarà un universo sportivo persistente e attivo, che simulerà la vera evoluzione di una squadra di football, con tanto di feedback e tweet virtuali! Possiamo sicuramente dire che EA sul lato social ci sta puntando in maniera decisa, non solo con Madden come avrete modo di leggere.
Senza un attimo di respiro, ecco ritornare l’intramontabile SimCity, in due versioni distinte: un primo titolo, SimCIty Social, dedicato agli utenti che amano giocare su facebook e si divertono ad inquinare la bacheca dei propri amici con richieste inquietanti e inviti non accettati, e il main game che tutti stavano aspettando, il nuovo SimCity per PC (al momento!). Ci si aspetta grandi cose da questo progetto: dalle immagini che scorrono sullo schermo, sembra tutto molto realistico. Non mancheranno le gare on line e eventi creati appositamente per questo gioco per tener sempre viva l’attenzione sul titolo.
Dopo aver costruito i nostri cari edifici, ecco che passiamo alla distruzione più bieca, con i nuovi servizi Premium di Battlefield 3: nuove mappe, nuove modalità, nuove armi e nuovi veicoli, per non parlare di nuovi livelli di esperienza e nuove sfide, per ingigantire la modalità multiplayer.
Sempre in tema di miglioramento di servizi già attivi, la parola passa a Bioware (tutto qui??) con il suo Star Wars Old Republic che aggiungerà una nuova espansione al già enorme universo rappresentato nel loro gioco. In sintesi: un nuovo pianeta, nuove missioni, una nuova razza e nuovi eventi. E nel mese di luglio potrete giocare gratis fino al quindicesimo livello! Contenti i fan di Star Wars!
Si torna ancora in guerra con Medal of Honor: Warfighter. Zona di combattimento realistica e dura, il tutto gestito egregiamente dal motore Frostbite 2: effetti speciali, simulazione dell’acqua, effetti particellari come nebbia e polvere, esplosioni e una profondità di campo invidiabile, portano il gameplay a livelli di drammaticità che fanno quasi male. Molto interessanti l’utilizzo di droni armati e la modalità di irruzione, con la collaborazione attiva dei nostri commilitoni.
Tra una granata e l’altra, non c’è niente di meglio di una bella partita a calcio: FIFA 13 si mostra il tutto il suo splendore, anche lui con un nuovo motore. Ci porterà ad avere un migliore controllo della palla (sembrano puntare molto su quello che è il primo controllo per eliminare i tempi morti), più realistico e spontaneo, nuovi dribbling e nuove mosse per incantare i difensori e un’intelligenza artificiale più performante con cui creare schemi sempre più fantasiosi. Prosegue la realizzazione di una componente quasi ruolistica di FIFA con FIFA Identity. Fan di FIFA, sarete poi contenti di sapere che tutto quello che avremo guadagnato in FIFA 12 sarà trasportato (speriamo in maniera indolore e gratuita) anche in FIFA 13. Immancabile in questa generazione, ci sarà piena connettività con smartphone e tablet per tenere sottocontrollo statistiche e partite in corso.
Se del calcio vi piaccio soprattutto le entrate spericolate e i falli da rigore, ecco che EA ci mostra il nuovo UFC e la sua nuova partnership (hanno acquisito il marchio da THQ). A suggellare questo patto sale sul palco il presidente UFC, un cristone di dimensioni titaniche con le mani che mantengono la rassicurante forma di due palanche: un tipo che non bisogna MAI contraddire, a meno che non si abbia le mani grosse come badili e un incontrollabile istinto suicida.
Per sottolineare l’essenzialità di questa conferenza, passiamo subito al successivo titolo: un adrenalinico Need For Speed: Most Wanted, sviluppato da Criterion. Il background è quello ormai inconfondibile di Need For Speed incrociato con il dna di Burnout. Velocità, polizia, incidenti, in una città grande e pericolosa fanno di questo titolo una veloce alternativa arcade a tutti i titoli di guida seriosi. A coronare il tutto, una versione avanzata dell’autolog ancora più intraprendente e pronta a stuzzicare la nostra voglia di gareggiare.
E arriva, finalmente, uno dei giochi trai più attesi: Crysis 3 si mostra in una sessione di gameplay da togliere il fiato. Veloce, potente, imponente, quasi titanico per la fluidità e la quantità elementi a schermo presenti in una sola sessione di gioco (resta un dubbio: era la versione PC quella provata?). Un audio travolgente ci porta in una sequenza mozzafiato tra combattimenti contro umani e un paio di elicotteri, tra esplosioni e una delle più belle dinamiche di fluidi che si siano mai viste finora. Ancora lo sogno la notte! (ARCO!)

 

E con questo, signori e signori, la mia avventura in terra di EA è terminata. Come è stata la conferenza?? Essenziale, come è giusto che sia. Non ci sono stati fronzoli inutili solo per allungare il brodo. Volevamo sentire parlare di videogiochi e di quello si è parlato. Che siano tutti quelli che volevamo o ne mancasse qualcuno all’appello, non importa. I grossi titoli c’erano tutti, e hanno fatto la loro porca figura. A questo punto non ci resta che provarli negli stand domani e dopodomani e, ovviamente, farvi sapere cosa ne pensiamo!