DLC

The Division: Underground

di: Luca Saati

Il DLC Underground di The Division è stato per me un’ottima occasione per ritornare sul gioco di Ubisoft e Massive Entertainment. Praticamente dopo la recensione non ho più potuto mettere la mani sul gioco, non perché mi fossi stancato, semplicemente tra le news e gli altri giochi da recensire il tempo per gironzolare nella Manhattan di The Division è mancato. A diversi mesi di distanza quindi sono rimasto piacevolmente contento essendo adesso The Division un gioco molto più ricco di cose da fare nell’endgame. Ad accompagnare le classiche missioni giornaliere ci sono sfide settimanali e molto altro per ottenere nuovi crediti Phoenix utili per potenziare il proprio personaggio. Il DLC Underground inoltre contribuisce a rendere The Division un titolo ancora più ricco diventando a nostro modo di vedere imprescindibile per tutti i giocatori.

Benvenuti nei sotterranei

Dopo essere stati sconfitti dagli agenti della divisione, i purificatori si sono nascosti nei tunnel della metropolitana di New York. Il nostro compito è ovviamente quello di andare a stanarli nel loro rifugio. Il DLC viene introdotto da una nuova missione della campagna che, una volta completata, sblocca la nuova area sociale situata nella parte sotterranea della nostra base in cui troviamo ovviamente nuovi venditori e soprattutto un terminale in cui creare nuove missioni. Si, avete letto bene: creare nuove missioni. La caratteristica principale di Underground consiste nella generazione procedurale di nuove missioni. In pratica tramite il terminale possiamo impostare una serie di parametri come il livello di difficoltà, inserire più fasi e alcune direttive come l’eliminazione del radar giusto per citarne una che aumentano ulteriormente il livello di sfida. Una volta impostati questi parametri il gioco crea la nuova missione e a noi non ci resta che prendere la metropolitana e dare inizio alla quest. Altra particolarità di queste missioni è che non esistono checkpoint, una volta morti tutti i membri del team vengono catapultati nell’area social dove viene richiesto di crearne una nuova. Più è difficile la missione e più sono ricche le ricompense ovviamente. Come da tradizione inoltre possiamo decidere di giocare da soli o in compagnia di altri giocatori (si, il matchmaking c’è). Vista la già citata mancanza di checkpoint il consiglio è quello di essere sempre in team con altri utenti.

Underground sembra calzare a pannello per The Division. Il DLC infatti risponde a tutte le critiche di eccessiva ripetitività per il gioco di Massive Entertainment. Ogni volta infatti la struttura della mappa e gli obiettivi cambieranno così da dare al gioco una ventata d’aria fresca.

Così come per la Dark Zone, anche i Sotterranei hanno il loro grado che aumenta missione dopo missione. Aumentando di grado si può ottenere una cassa con al suo interno nuovi equipaggiamenti e inoltre si possono acquistare oggetti sempre migliori dai venditori. Questo nuovo grado si integra perfettamente rappresentando una valida alternativa alla Dark Zone. A tal proposito quest’ultima è stata arricchita con una nuova area tanto ostica quanto remunerativa per i possessori di equipaggiamento con livello superiore a 231.

Infine un Underground troviamo un nuovo raid chiamato Tana del Drago che si unisce ai due già disponibili poco dopo il lancio del gioco . Il raid si rivela molto ostico e impegnativo richiedendo coordinazione tra i membri del proprio team. Nella prima fase bisogna eliminare quattro boss dei purificatori e i loro scagnozzi mentre nella seconda fae l’obiettivo è quello di far cadere una cisterna di liquido su di un enorme campion dotato di un cannone. Proprio quest’ultima fase richiede coordinazione tra i membri del team visto che per completare l’incarico bisogna premere contemporaneamente una serie di pulsanti.

In conclusione

Underground si rivela un DLC molto valido e capace di arricchire non poco The Division. Per i fan del gioco l’acquisto è assolutamente consigliato. Chi invece è rimasto deluso dall’endgame di The Division potrebbe dare una seconda chance al gioco con questo DLC e rimanere piacevolmente colpito dai passi in avanti fatti dai ragazzi di Massive Entertainment.