Resident Evil 7: Biohazard – End of Zoe
di: Simone CantiniIl 2017 è stato sicuramente un anno importante per Resident Evil, che ha saputo risorgere dalle ceneri di un passato recente non certo esaltante, riabbracciando le proprie origini in maniera decisamente inaspettata ed originale, cercando di non curarsi troppo delle prevedibili critiche che i fan più intransigenti sono riusciti a vomitargli addosso senza pietà. La sfida però, numeri alla mano, sembra aver dato ragione a Capcom, che con End of Zoe (la Fine di Zoe per i non anglofoni) si appresta a mettere definitivamente la parola fine su questo nuovo corso narrativo di uno dei suo brand di punta.
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Bella di zio!
End of Zoe è l’ultimo dei tre DLC facenti parti del Season Pass di Resident Evil VII, e si porta addosso il gravoso compito di andare a chiudere tutti gli interrogativi narrativi che l’avventura principale ci ha subdolamente proposto. L’add-on va a fare luce, a poche settimana dalla fine di Not a Hero, su quello che è il destino di Zoe Baker, la figlia della sfortunata famiglia che era sfuggita, grazie all’aiuto di Ethan, alle “amorevoli” cure dei propri parenti, pur non essendo riuscita a debellare l’infezione causatale da Eve. L’avventura si apre nel bel mezzo del bayou, quando la povera ragazza viene ritrovata in condizioni critiche da due soldati della Umbrella intenzionati a portarla al sicuro. Peccato che non abbiano fatto i conti con Joe, zio della ragazza e fratello del mutato Jack che, ritenendo i due responsabili degli orrori che stanno flagellando la sua terra, decide di metterli senza troppe chiacchiere al tappeto. Messa in salvo la nipote (oramai prossima alla mutazione) presso la sua abitazione, Joe viene a sapere da uno dei soldati che la ragazza ha contratto un virus e che l’unico modo per curarla consiste nel somministrarle una dose dell’antidoto che stavano trasportando. Peccato che questo sia rimasto in una baracca non troppo distante dall’abitazione dell’uomo. Trovandosi così con le spalle al muro, Joe si avventurerà per la palude, potendo contare unicamente sui suoi poderosi pugni, nel disperato tentativo di salvare l’adorata nipote. Ecco quindi che una nuova storia si porta in dote, oltre ad un nuovo ed interessantissimo personaggio, anche un differente modus giocandi che, pur non tradendo l’ossatura storica del brand, si prende la libertà di introdurre un nuovo combat system a cui si va ad affiancare un pizzico di stealth, finendo con il calare End of Zoe quasi all’interno del genere brawler.
Sinistro, destro, destro
Come già detto, l’arma principale di Joe sarà costituita dai suoi ruvidi pugni, che potremo alternare nel colpire i vari Micomorfi per dare origine ad alcune combo in grado di fare letteralmente a pezzi le tenere teste delle aberrazioni che popolano la palude della Louisiana. Il sistema, apparentemente fuori contesto e per certi versi assurdo, pad alla mano funziona in maniera egregia, ed è capace di restituire sensazioni soddisfacenti ogni volta che le nostre dure nocche andranno ad affondare nei cupi tessuti dei mostri. Capcom, stavolta tornata alle redini del DLC, ha inoltre pensato di permettere a Joe di assalire furtivamente alle spalle le varie minacce, conferendo un pizzico in più di strategia a questo inedito gameplay. Ma il nostro Joe è comunque un tipo dalle mille risorse, ecco quindi che potrà sfruttare le proprie conoscenze per tramutare fluidi chimici ed insetti in fluidi curativi, oppure apparentemente innocui mucchi di ferraglia e rami spezzati in letali lance. L’ora e mezza circa che trascorreremo in sua compagnia si quindi rivelata estremamente solida e divertente, oltre ad avere il pregio di chiudere in maniera definitiva l’arco narrativo di questo settimo capitolo ufficiale, mettendo in campo anche una vecchia conoscenza che qua torna a coprire il ruolo di antagonista principale. Certo, a voler proprio essere pignoli la cinematica finale poteva essere realizzata molto meglio sotto il profilo recitativo e registico, ma si tratta davvero di un piccolo neo non certo in grado di scalfire la bontà del migliore dei tre DLC a pagamento rilasciati. Al punto che viene quasi voglia di un ulteriore spin-off interamente dedicato al rozzo Joe.
End of Zoe chiude degnamente l’anno fortunato del ritorno di Resident Evil, proponendoci una digressione sicuramente inedita ed interessante, capace di concludere in maniera azzeccata la tragica storia dei Baker. Certo, la longevità complessiva non si configura tra i top del genere, ma per quanto condensato il divertimento che questa rutilante scazzottata tra le acque del bayou è in grado di restituirci rende End of Zoe un acquisto decisamente consigliato. Con la speranza che Capcom si ricordi di riservare un posticino al caro Joe.