DLC

Resident Evil 4 Remake – Separate Ways

di: Simone Cantini

Portare a termine Resident Evil 4 Remale, solo per scoprire l’assenza della modalità Mercenari e di Separate Ways, l’avventura parallela con protagonista la letale Ada Wong, aveva rappresentato un duro colpo per i giocatori di vecchia data. Un’assenza che aveva fatto decisamente rumore, soprattutto considerando il pacchetto completo proposto in occasione della release originale del titolo Capcom, che non poteva in alcun modo passare sottotraccia. Un disappunto che si era unito alle parole della casa di Osaka, che avevano lasciato intravvedere la possibilità di un rilascio postumo, ovviamente a pagamento, come oramai risulta essere triste consuetudine nel mercato videoludico. Timori che si sono confermati nel tempo e che hanno avuto la loro ludica conferma in occasione dell’ultimo State of Play, in cui il DLC si è mostrato per la prima volta in azione, unitamente alla sua ravvicinatissima data di lancio. Ed ora che l’ho portato con pacere a termine, non può che sorgere la più scontata e spinosa delle domande: sono giustificati i 9,99 Euro richiesti per giocarlo?

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Tutte le strade portano al virus

Ultimamente Capcom sembra averci preso gusto a rimescolare le carte in tavola in merito al suo brand survival horror, come dimostrano le riletture viste in occasione del rilascio degli ultimi remake della saga. Un piacere che non poteva non contaminare anche Separate Ways (o Strade Divise, come recita la traduzione ufficiale), che pur ripercorrendo l’originale avventura di Ada Wong, non si risparmia di sparigliare le cose, introducendo nuove meccaniche e punti di vista inediti. Un racconto che è innegabile sia riuscito a beneficiare della rinnovata potenza tecnica a disposizione del team, così da ampliare ed espandere la portata del tutto, grazie ad una regia e ad una sceneggiatura che in gran parte rivisitate. Il plot si fa adesso meno meccanico e schematico, forte di una maggiore coesione e di un respiro decisamente più ampio ed arioso. Per quanto la storyline che ha per protagonista la letale spia si svolga ancora in parallelo a quella di Leon, non si avverte più la sensazione di assistere ad un mero orpello utile soltanto a giustificare alcune situazioni viste nella campagna originale. Ada ed i personaggi con cui si troverà ad interagire, sembrano aver perso quel ruolo di semplici pedine di un gioco più grande di loro, ma sono calate all’interno di un contesto che, anche se privato del gioco di cui è parte complementare, riesce a sopravvivere in completa autonomia, dando vita ad un racconto in grado di reggersi saldamente sulle proprie gambe. È innegabile, difatti, come a dispetto di una durata sicuramente condensata (ho impiegato poco più di 4 ore per completarlo su PS5), ci si senta maggiormente partecipi delle situazioni che si susseguono a ritmo serratissimo sullo schermo, la cui consistenza non è seconda ai capitoli principali della serie. Proprio per questo motivo, sia che siate nuovi o vecchi giocatori di Separate Ways, preferisco non rivelare altro della sceneggiatura che funge da cornice al gameplay, rinnovato anche esso, di questo DLC molto più stuzzicante di quanto mi potessi aspettare.

La più letale delle spie

Il cesello dei ragazzi in forza a Capcom non si è abbattuto unicamente sul versante della scrittura, ma seguendo la strada tracciata dai più recenti remake di Resident Evil, è riuscito a far percepire in modo assai marcato il proprio raggio d’azione anche all’interno delle pure meccaniche ludiche. Il rivisitato set di controlli, parenti strettissimi di quanto visto all’opera nelle riscritture dei capitoli principali, riesce a conferire un rinnovato slancio all’azione, restituendoci una Ada ancora più scattante e letale di quanto ricordassimo. La possibilità di abbassarsi ed agire furtivamente apre la strada a divagazioni stealth, per quanto assai circoscritte, così dome l’introduzione del rampino riesce a modificare in modo sensibile l’approccio all’esplorazione e al puro combattimento. La fedele pistola in forza ad Ada, difatti, può essere utilizzata per colpire dalla distanza i nemici storditi, ma avrà anche un ruolo sensibile in occasione di peculiari boss fight e per superare determinate sezioni, data la sua possibilità di agganciarsi a determinati punti dello scenario, permettendo così alla nostra protagonista di sgattaiolare via in un lampo. Non siamo certo dalle parti di Batman o Spiderman, ma le sensazioni evocate sono molto simili. Tutto è ora più fluido e dinamico e riesce ad ampliare notevolmente le possibilità di approccio, corroborate dalla presenza di un corposo numero di armi, acquistabili presso il nostro mercante di fiducia preferito. Non mancano anche quest secondarie opzionali, che come già sperimentato ci richiederanno di distruggere oggetti e nemici particolari, così da ricompensarci con materiali di scambio unici. Insomma, tutto è più bello, vario e divertente che mai, complice anche un ritmo di gioco davvero serrato, che riesce ad amalgamare alla perfezione momenti più rilassati, generalmente intervallati da qualche basilare puzzle, ad altri in cui Separate Ways preme forte sul pedale dell’acceleratore, trasformando il tutto in brutale balletto di morte. Il tutto senza sacrificare nulla sull’altare delle prestazioni, che grazie al solidissimo RE Engine si sono dimostrate, come prevedibile, in linea con quanto già ottimamente giocato nell’installazione base di questo quarto capitolo del franchise.

Lo so, spendere soldi per qualcosa che davamo per scontato non è mai piacevole, e ve lo dice qualcuno che non tollera in alcun modo le bieche operazioni di rimozione di contenuti. Eppure, dopo aver trascorso un po’ di tempo in compagnia di Ada, non posso che giustificare (per quanto a malincuore) l’esborso richiesto da Capcom per questo DLC. Si fosse trattato della mera riproposizione 1:1 dell’esperienza originale, il giudizio sarebbe stato assai differente, ma viste le modifiche che la casa di Osaka è riuscita ad apportare a livello complessivo, si può davvero chiudere un occhio al cospetto di questi 9,99 Euro. Rinnovata in quanto a meccaniche e progressione, la proposta di Separate Ways è adesso ben più sfaccettata e strutturata di quanto ricordassimo, riuscendo così ad introdursi con maggiore fermezza e coesione all’interno della lore del brand, oltre che nel racconto portato avanti da Resident Evil 4 Remake. A questo punto, tanto per riprendere il mood dell’introduzione del pezzo, non può che sorgere una nuova, scottante domanda: vista la sua rinnovata giovinezza ludica, a quando un capitolo interamente incentrato sulla nostra cara Ada?