DLC

Doom: Eternal – The Ancient Gods Parte 1

di: Simone Cantini

Dopo averci galvanizzato solo 7 mesi fa con uno degli episodi più violenti e brutali del franchise (oltre che dannatamente divertente), i ragazzi terribili di id Software sono pronti a tormentare ancor di più i nostri incubi ed i nostri polpastrelli grazie a The Ancient Gods Parte 1, primo DLC single player diretto a Doom: Eternal, che promette di inondare i nostri schermi con il consueto mare di sangue blasfemo: lucidate le armi e preparatevi alla mattanza!

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Pioggia di sangue

Tutto sembrava essere finito con la sconfitta della Khan Maykr, ma i demoni non sembrano ancora intenzionati a rinunciare alle loro brame di distruzione totale, continuando a riversarsi senza sosta sulla superficie terrestre. Continua, quindi, la lotta dello Slayer che, grazie all’aiuto del Serafino, cercherà di mettere la parola fine una volta per tutte alla brutale invasione, rimettendo sul trono celeste il cosiddetto Padre. Riprendendo, pertanto, alcuni elementi lasciati in sospeso durante l’adrenalinica campagna di Doom: Eternal, The Ancient Gods Parte 1 (primo di due DLC single player dedicati al capolavoro id Software) ci fornisce l’ennesimo pretesto per dare inizio alla consueta orgia di sangue e viscere infernali, catapultandoci all’interno di tre distinti livelli in cui la mattanza delle aberrazioni sarà la portata principale delle circa 4-5 ore necessarie a giungere alla parziale conclusione del tutto. In attesa di poter saggiare a colpi di doppietta il prossimo contenuto aggiuntivo. Proprio per la sua natura story driven (per quanto sia azzardato definire così un titolo come Doom), il DLC in questione non propone stravolgimenti di sorta a quanto già ampiamente apprezzato circa 7 mesi fa, riproponendo in toto l’esperienza di Doom: Eternal, calata però all’interno di un contesto ambientale e strutturale leggermente differente. Ritroveremo quindi il nostro Slayer in possesso di tutto quanto sbloccato al termine della campagna principale, una macchina di morte semovente che, però, non per questo si troverà al cospetto di un’impresa semplicissima. The Ancient Gods Parte 1, difatti, spinge in maniera assai prepotente sul pedale della difficoltà, presentandoci una micro campagna ancor più adrenalinica e dai ritmi alquanto serrati, come già i primissimi minuti di gioco non si fanno premura di sottolineare.

 

Dalla parte del giocatore?

Lasciando parzialmente da parte gli ambienti dal respiro più ampio, la struttura ludica sarà basata si piccole arene, in cui i ragazzi di id Software si sono divertiti a vomitare sullo schermo un’impressionante quantità di nemici, spesso utilizzando combinazioni di più creature di alto rango, che renderanno necessario il destreggiarsi tra tutte le armi a nostra disposizione, oltre a spingerci ancor di più a sfruttare i meccanismi di recupero di munizioni e salute, basati sulle kill epiche e la motosega. La frenesia del gameplay viene così amplificata a dismisura, mettendo in scena combattimenti ancora più veloci ed in cui i tempi di reazione e di pensiero del giocatore dovranno essere fulminei, pena la morte. Anche alle difficoltà sulla carta più permissive, pertanto, The Ancient Gods Parte 1 rappresenta una sfida spietatamente hardcore, capace di calarsi alla perfezione nel mood che ha reso celebre il brand. Si potrebbe, comunque, avere qualcosa da ridire in merito al bilanciamento generale, invero non proprio limato a dovere, vista la presenza di sezioni al limite del proibitivo sin troppo ravvicinate, senza che il giocatore riesca ad avere un minimo di respiro: sembra quasi che il team abbia voluto mettere sul piatto sin troppo materiale, quasi a voler riempire a dismisura un contenuto che, per forza di cose, non può vantare l’estensione del titolo base. Gli unici momenti di pausa dalla mattanza saranno, pertanto, le fasi platform già sperimentate in Doom: Eternal, anche se non hanno mai fatto impazzire il sottoscritto. Al di là del suo essere una naturale estensione della main quest, The Ancient Gods Parte 1 non si risparmia il lusso di inserire nel bestiario anche delle bastardissime new entry, come torrette in grado di colpire dalla distanza, spiriti capaci di possedere e potenziare gli altri demoni e, soprattutto, delle fastidiosissime Maykr che potremo colpire soltanto in occasione dei loro attacchi più potenti. Per il resto nulla è cambiato nell’estetica generale, anche se le tre nuove location riescono a dare un po’ di respiro aggiuntivo alle ambientazioni già conosciute. Impeccabili, al solito, le prestazioni dell’id Tech, un motore quanto mai solido e capace di sottolineare a dovere i frenetici ritmi del gameplay.

The Ancient Gods Parte 1 è un discreto proseguo delle avventure dello Slayer, capace di inserirsi alla perfezione nella narrazione (per quanto blanda) del titolo genitore. Brutale e violento come vuole la tradizione, il DLC propone una sfida sempre all’altezza delle aspettative, anche se avrebbe sicuramente giovato un maggior bilanciamento dell’esperienza generale, visti i picchi al limite della frustrazione che si incontrano a qualunque livello di difficoltà. Se uccidere demoni a fucilate in pieno grugno è però per voi fonte di estrema soddisfazione, The Ancient Gods Parte 1 è un contenuto aggiuntivo sicuramente consigliato, a patto di avere a portata di mano una buona dose di calendari da incenerire a colpi di imprecazioni.