DLC

Destiny 2 – I Rinnegati

di: Ulell

Lo ammetto, sono un fan della saga di Destiny. Questo gioco ideato da Bungie mi ha preso fin dalla sua prima edizione, quando ancora era “dura e pura” e senza nerf, e mi ha portato per mano in un mondo spaziale che mi ha sempre fatto innamorare, nonostante i suoi mille mila difetti evidenti pure a me che lo guardavo con gli occhi a cuoricino. Quando ho acquistato (si, acquistato e poi vi spiegherò perché) tutta l’espansione Destiny 2 – I Rinnegati però, ho comunque dato il mio cuore in mano agli sviluppatori e loro avevano la possibilità di distruggerlo o curarlo, ed in questa recensione vi dirò se sono morto dentro o no. Ma andiamo con calma…

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さようなら、Cayde 6 san

 (Sayonara, Cayde-6 ovvero Addio, Cayde 6).

Tutti conoscono la storia di Destiny 2 – I rinnegati. Trailer su trailer gli sviluppatori ci hanno praticamente spoilerato tutto quello che era l’incipit della narrazione, ma nonostante questo, viverla giocando con il proprio guardiano è un’esperienza totalmente diversa. Cayde-6 è morto, ucciso da Uldren Sov, fratello di quella Mara Sov regina degli insonni apparentemente sacrificatasi per uccidere Oryx. Vendicare la morte di uno dei mentori dell’avanguardia sarà nostro compito, e pur di arrivare allo scopo stringeremo alleanze con quelli che tecnicamente dovrebbero essere nostri nemici: infatti in nostro aiuto verrà il Ragno, un Signore dei Caduti più interessato ai Lumen che alla guerra, che metterà a nostra disposizione (dietro ovviamente ricompensa) tutte le informazioni che avrà sul nostro nemico e sui suoi alleati: Baroni liberati dalla Prigione degli Anziani, ognuno con un carattere particolare e distintivo ed un esercito di Infami, ovvero Caduti resuscitati dalla morte dal potere di un Barone, totalmente dediti alla causa del loro padrone. Ritornerà anche Petra Venji, capo dell’Ira della Regina, una fazione che ha fatto della dedizione a Mara Sov l’unico scopo della sua esistenza. Ma il gioco non finisce qui….

End game o Start game?

Completata la storia principale, che occuperà parecchie ore della nostra giornata, dato che dovremo sconfiggere gli otto baroni e ognuno di loro è di un livello differente ed ha schemi di combattimento particolari e variegati, ci potremo dedicare all’end game, che “end” non è affatto. Dovremo percorrere in lungo e in largo la Riva Contorta per poter rispondere alle richieste del Ragno e di Petra, e grazie al loro aiuto sbloccare un’altra location di gioco, ovvero la Città Sognante. In questo luogo sacro agli insonni potremo sbloccare altre attività, ed è qui che si svolgerà il nuovo assalto. Tutte le attività svolte nella Città Sognante saranno sempre suddivise fra la nostra linea dimensionale e quella ascendente. Inoltre troveremo il Pozzo Cieco, un’arena dove dovremo affrontare tantissime orde di avversari per poter sbloccare armature e armi esotiche. Avremo poi a disposizione una nuova modalità PvP chiamata Azzardo, una competizione fra due squadre composte da 4 guardiani. Ogni team dovrà abbattere dei nemici scelti randomicamente all’inizio della partita: per ogni avversario abbattuto e a seconda del suo livello, verranno rilasciate delle particelle da raccogliere e portare in una specie di cassaforte posta al centro della mappa. Per ogni determinato numero di particelle depositate contemporaneamente dal giocatore, verrà sbloccato sulla mappa degli avversari un Corrotto di dimensione piccola, media o grande, che renderà impossibile depositare le particelle stesse fino al suo abbattimento. Raggiunte le 75 particelle depositate, sbloccheremo un Corrotto Primordiale che dovremo uccidere prima dei nostri avversari e così vincere la partita. Ma non finisce qui, infatti dopo aver depositato 30 particelle si sbloccherà un portale che ci consentirà di invadere la mappa avversaria e portare ulteriore caos. E’ stata aggiunta inoltre in questa settimana una nuova modalità PvP denominata Breccia: praticamente un mix di Frattura e Controllo in cui, al principio della partita, una delle due squadre dovrà conquistare una zona centrale nella mappa, Una volta conquistata, la squadra dovrà attaccare e occupare un’altra zona di “rifornimento”, che invece dovrà essere difesa da chi non ha preso possesso della prima zona, e viceversa. Si vince alla meglio delle 3 partite. Si tratta di una modalità rapida e abbastanza divertente, che consiglio soprattutto a chi non è dotato di mani eccellenti in game, visto che gli avversari tenderanno sempre a concentrasi nello stesso punto. Per quanto riguarda le armi, oltre all’aggiunta delle nuove esotiche, leggendarie e rare, è stato introdotta una nuova categoria, ovvero gli archi. Essi sono dotati di un lancio molto lungo che, se ben calibrato, riesce ad uccidere gli avversari con un colpo solo, sia in Crogiolo che in PvE, anche perché in caso contrario la morte ci giungerà velocemente addosso, dati i tempi di ricarica lunghi.

Questo luogo lo conosco!

Tutta la storia, come detto, si svolge sulla Riva Contorta, una parte dell’Atollo finalmente percorribile in lungo ed in largo. La mappa è molto ampia e estremamente ben caratterizzata, con le strutture degli Insonni che ricordano in modo marcato quelle presenti sulla prima mappa della Russia in Destiny 1, tanto per ricordarci che umani e Insonni sono “fratelli alla lontana”. Dopo aver completato la storia e alcuni passaggi fondamentali si sbloccherà inoltre la Città Sognante, un vero e proprio tempio che dovremo esplorare per completare tutte le attività secondarie che ci affiderà Petra Venji. Il nuovo assalto La Corrotta si svolge proprio all’interno di questa mappa, ed in molti punti è paragonabile ad un piccolo Raid, il che fa ben sperare per le espansioni future del gioco. Gli sviluppatori si sono impegnati per caratterizzare al meglio i personaggi ed i luoghi di questa nuova espansione, e ci sono riusciti in pieno.  Il Raid finalmente coinvolgerà una razza aliena sempre nominata nelle armi esotiche, gli Ahamkara, ed è soprattutto il miglior Raid di Destiny, probabilmente superiore persino alla tanto amata Volta di Vetro del primo gioco.

L’interfaccia di gioco

Con questo mega-update Bungie non si è limitata a creare una storia e due nuovi luoghi, ma ha anche modificato totalmente l’interfaccia di gestione del personaggio. Infatti, finalmente, sono state implementate le collezioni, che ci permetteranno di vedere quali armi e armature di ogni categoria abbiamo sbloccato, e soprattutto come ottenere quelle che non abbiamo ancora scoperto. Questo farà molto piacere ai completisti che da tempo richiedevano una funzionalità simile in game, senza dove ricorrere alle svariate applicazioni per smartphone sviluppate in questi anni. Oltre alle collezioni troveremo i trionfi, ovvero dei “check” speciali che sbloccheremo giocando. Ognuno di essi ci dona dei punteggi che ci faranno salire in una speciale classifica. Inoltre alcuni di questi “check” sbloccheranno una lore che approfondirà la storia del gioco. Sono inoltre sparite le pietre miliari, sostituite da obbiettivi visibili direttamente sulla mappa principale del gioco. I focolai, gestiti in precedenza da Cayde-6, saranno direttamente controllati dai vari NPC sparsi sui pianeti. Ritornano a tempo pieno le taglie, ed ognuna di esse sbloccherà armi e armature che ci porteranno piano piano al level cap . Cambiato inoltre il sistema di classificazione delle armi, non più suddivise fra Primarie, Secondarie e Pesanti, ma fra Cinetiche, Energetiche e Distruttive. Questo comporta che non avremo più una suddivisione per categoria di arma, ma per per il tipo di danno che comporta. Quindi estremizzando potremmo trovarci a giocare con 3 cecchini, 3 fucili a pompa eccetera.

Asso di picche.

Questa espansione di Destiny 2 mi ha stupito, e non mi sono affatto pentito di averla acquistata. Sì,ma perché acquistata? Adesso vi racconto un fatto: alcuni utenti, soprattutto quelli dotati di linea in fibra, stanno riscontrando parecchi problemi di rete e non riescono praticamente a collegarsi al gioco da quando hanno scaricato l’espansione. Fra questi rientra il nostro buon Marco Dejaay, che avrebbe dovuto occuparsi della recensione, ma che non è riuscito, dall’uscita di Destiny 2 – I Rinnegati, a fare una sola partita per via dei problemi succitati. Un inconveniente molto grave che Bungie non ha ancora risolto, così come gli errori storici tipo il Cabbage, e dato il prezzo de I Rinnegti avrebbero dovuto farlo subito, nel rispetto dei player che hanno creduto nel progetto. Purtroppo un altro difetto sono le quest per sbloccare le nuove armi esotiche: la maggior parte delle volte ci troveremo a dover fare per tanto tempo la stessa azione, come infiniti assalti per uccidere un determinato numero di nemici, infinte partite di crogiolo, rendendo il gioco monotono e ripetitivo.

Concludendo

Bungie ha avuto coraggio a far fuori uno dei personaggi più carismatici del gioco, ma fin’ora i risultati le danno pienamente ragione. Destiny 2 – I Rinnegati è un’espansione ben fatta e ben costruita, non buttata lì solo per far soldi ma per dare una svolta più dark ad un mondo di gioco che, per quanto ambientato nella guerra perenne fra luce e ombra, fin’ora era stata sin troppo scanzonata, proprio per via dei toni giocosi dello stesso Cayde 6. Il raid, gli assalti, le armi, le nuove categorie e le collezioni sono tutti cambiamenti che i giocatori hanno apprezzato e continuano ad apprezzare. Se non fosse stato per i problemi di rete di alcuni giocatori, che ribadiamo sono davvero gravi, visto il costo dell’espansione e dell’impossibilità dei gamers di giocare dal giorno della sua uscita, sarebbe stata “l’espansione” per eccellenza. Peccato.