Resident Evil: Operation Raccoon City
Archiviato gia' da qualche giorno il Captivate, e' giunto il momento di fare il punto su quanto la software house nipponica ha messo sul piatto riguardo la sua multimilionaria saga horror: stiamo ovviamente parlando di Resident Evil, il cui ennesimo episodio e' previsto per la fine del 2011 per Xbox 360, PS3 e PC. Diamo assieme uno sguardo al frutto di questa collaborazione nippo/canadese, cercando di capire se ci possano essere i presupposti per una nuova evoluzione della saga.
di: Simone CantiniAl riparo!
Dai pochi video emersi in rete appare abbastanza evidente come l’impostazione di gioco sia quella tipica dei TPS più recenti, quindi siate pronti a ritrovarvi fra le mani il tipico sistema di coperture introdotto da Gears of War. A questo, stando a quanto dichiarato da Capcom, va ad aggiungersi un sistema di upgrade dei personaggi che ci consentirà, tramite una serie decisamente corposa di abilità sbloccabili, di andare a personalizzare in maniera massiccia il nostro personaggio.
Riprendendo in maniera più curata e massiccia quanto tentato timidamente con la serie Outbreak, Resident Evil: Operation Raccoon City ha deciso di puntare molto, come abbiamo già accennato, sulla componente multigiocatore, fornendoci la possibilità di affrontare la modalità principale in compagnia di un massimo di tre amici. A ciò si va ad aggiungere il comparto online competitivo, che ci vedrà impegnati in una lotta per la sopravvivenza in cui non ci dovremo curare soltanto degli avversari umani ma saremo chiamati a prestare attenzione a tutte le creature mutanti che popolano gli ambienti di gioco, le quali non faranno distinzione alcuna tra amici e nemici ma, spinte dall’odore del nostro sangue, non avranno nessun altro scopo che quello di porre fine prematuramente alla nostra vita.
Chi vivrà… morirà!
Sulla carta, quindi, il nuovo titolo di una delle saghe horror più amate di tutti i tempi pare avere le caratteristiche per rendere bollente il prossimo inverno. Rimangono solo alcuni dubbi su come la storia andrà ad inserirsi all’interno della complessa continuity messa in piedi dalla software house nipponica (emblematico è il trailer in cui si vede Vector uccidere con un colpo di pistola Leon), ma data la sua natura esplicitamente dichiarata di spin off, forse è il caso di chiudere più di un occhio dinanzi ad eventuali discrepanze, se queste saranno bilanciate da un’esperienza di gioco capace di mantenere tutte le premesse che sono state messe sul piatto da Capcom.