Anteprima

Dragon’s Dogma

Il Captivate 2011 si e' rivelato uno scenario particolarmente buono per Capcom, non solo per presentare nuovi titoli di IP famosi, quali Resident Evil e Dead Rising, ma anche per mostrare per la prima volta al mondo un nuovo gioco slegato da qualsiasi saga. Stiamo parlando di Dragon's Dogma, un GdR ricco d'azione ambientato in un immenso mondo fantasy. Quanto visto appare fin da ora assai promettente: scopriamone assieme il perche'.

di: Giorgio "Nadim" Catania

Il Captivate 2011 si è rivelato uno scenario particolarmente buono per Capcom, non solo per presentare nuovi titoli di IP famosi, quali Resident Evil e Dead Rising, ma anche per mostrare per la prima volta al mondo un nuovo gioco slegato da qualsiasi saga. Stiamo parlando di Dragon’s Dogma, un GdR ricco d’azione ambientato in un immenso mondo fantasy. Nulla a che vedere con i JRPG come Final Fantasy, per essere precisi, ma qualcosa di più simile ai giochi di ruolo occidentali in stile Oblivion, per fare un esempio immediato.
Quanto visto, nemmeno a dirlo, appare fin da ora assai promettente: scopriamone assieme il perché.

Draghi reali e digitali

Il team che si sta occupando della programmazione di Dragon’s Dogma è composto non da gente qualsiasi ma da personaggi di un certo calibro. Parliamo, tra i tanti, di coloro che hanno partorito il terzo e il quarto capitolo di Devil May Cry nonché Resident Evil 4, ovvero Hideaki Itsuno e Hiroyuki Koboyashi, ma anche di altri sviluppatori e programmatori che hanno partecipato alla realizzazione di altri prodotti di punta firmati Capcom.

La software house nipponica già si vanta di aver messo in campo il team più imponente tra quelli di cui abbia mai goduto. È ancora presto per potersi esprimere riguardo tali affermazioni, certamente, ma la fiducia che Capcom ha in tale gruppo lascia davvero ben sperare, oltre a dare un’idea su cosa ci si dovrà attendere nel gioco. Combattimenti e duelli ricchi di azione e di acrobazie tanto spericolate quanto spettacolari, in altre parole. Non prevarrà la furia distruttrice e tamarra di Devil May Cry 4 ma una più ragionata ma altrettanto adrenalinica coordinazione tattica tra il giocatore, che controllerà un eroe totalmente personalizzabile sia nell’aspetto che nella gestione delle abilità, e i tre compagni governati dall’intelligenza artificiale.
Perché i mostri che si affronteranno nel gioco non saranno solamente i soliti goblin, piccoli e ridicoli, ma anche esseri di taglia superiore e dalla voracità impareggiabile. Perciò servirà costantemente l’aiuto dei propri compagni di ventura per sfidare, tra le pianure sconfinate e le oscure foreste del mondo di gioco, grifoni dai rostri acuminati, draghi pronti a divorarvi con le loro fauci irte di denti aguzzi, idre dalle numerose teste, arpie infide…
Insomma, il bestiario sarà folto e ben diversificato, nonostante ancora gli esseri presentati siano pochi. Per vederne di nuovi però c’è ancora molto tempo dato che la data di uscita è stata fissata per un generico “inizio 2012”.

Quando la lotta si fa dura…

Come accennato, il mondo di gioco si rivelerà davvero grande e tanti saranno gli abomini da massacrare. Ecco quindi che bisognerà scegliere con cura la classe che si vorrà utilizzare, cosa che andrà ovviamente a modificare lo stile intero di combattimento, influendo più o meno direttamente sulle vicende del gioco. Per adesso si conoscono solamente le più classiche: quella del guerriero, armato di tutto punto e pronto a far stragi con la propria forza bruta, quella del mago, che con le sue stregonerie lente ma micidiali può far a pezzi interi gruppi di nemici senza difficoltà e quella dell’assassino, qui definito strider e capace di utilizzare pugnali e archi con cui tirare dalla distanza.

Non è dato sapere se ne saranno aggiunte altre e come queste potranno essere sviluppate nel corso del gioco, ma state pur certi che tutte torneranno a loro modo utili.
Quando si combatterà un grifone, per esempio, potrete decidere di attaccarlo con l’assassino da vari metri di distanza con l’arco, in modo da rimanere al sicuro. Se invece utilizzerete il guerriero, potrete assaltarlo frontalmente senza troppi indugi, indebolendolo con alcuni colpi precisi e poi aggrappandovi al suo piumaggio per pugnalarlo senza pietà anche mentre si solleverà in volo. Il mago invece utilizzerà magie incendiarie per avvolgerlo con le fiamme, indebolendolo a tal punto da impedirgli la fuga e costringerlo a confrontarsi con i compagni meglio armati. Insomma, ogni vostra abilità influenzerà più o meno direttamente il modo di affrontare le stesse situazioni, costringendovi a cooperare con gli alleati gestiti dalla I.A. – e questo fa presupporre l’annuncio a breve di qualche modalità co-op online.
D’altra parte le bestie in cui vi imbatterete reagiranno in maniera differente ai vostri assalti, cercando di attaccarvi in qualsiasi maniera quando piene di forze, evitando affondi e preparando un’eventuale ritirata quando la situazione si farà per loro troppo pericolosa. Questo lo si può intuire ad esempio in combattimenti come quello che si affronterà in una quest secondaria contro un’idra. All’inizio il mostro distruggerà ogni cosa si trovi sul suo cammino ma una volta che inizierete a mozzargli qualche testa si rivelerà meno temeraria e tenderà ad arretrare per evitare ulteriori ferite. E sarà in quel momento che dovrete approfittarne per arrampicarvi sul suo corpo da serpente per squarciarne le carni alla ricerca del cuore. Ecco un altro aspetto del gioco che di sicuro farà la gioia di molti di voi, una caratteristica che lo fa somigliare per certi versi a Shadow of the Colossus, uscito molti anni fa: spesso capiterà di dover “scalare” i corpi delle bestie più grandi per poter raggiungere i punti vitali, nel tentativo di finire lo scontro in maniera celere.
Ma per fare ciò, per dare i colpi di grazia con azioni tanto eroiche quanto folli che metteranno alla prova i riflessi e la velocità, dovrete imparare a sfruttare i momenti di debolezza dei nemici.