Asura’s Wrath
Fugacemente presentato in quel di Los Angeles nello scorso E3, Asura's Wrath si e' poi praticamente dissolto nel nulla. Nessuna info, nessuna notizia, nessun teaser. Ora, finalmente, un altro velo si e' dissolto dalla produzione made in Capcom, tant'e' che Asura's Wrath si e' mostrato in forma smagliante in occasione del Captivate. Se siete curiosi di saperne di piu', tenetevi forte, perche' cominceremo un viaggio all'insegna della violenza in un mondo di demoni e dei!
di: REdeiDESIDERIKabuki e fiori di ciliegio
E se la violenza è uno dei temi sottesi (mica tanto) dalla produzione, quello che forse è ancora più evidente è il richiamo che il titolo CyberConnect2 fa alla mitologia asiatica, ed al suo mondo diviso tra Asura (per l’appunto) e Deva. In tal senso Asura’s Wrath attinge a piene mani dal mito orientale, proponendo una produzione stilisticamente e visivamente molto accattivante, fatta di rimandi e citazioni alla cultura del profondo oriente. Esiliati sulla Terra, ci si rende subito conto della situazione in cui versa il mondo di gioco. Un ambiente smunto in cui divinità capricciose e nichiliste regnano incontrastate. Un pantheon quanto mai variegato che gioca al rimpiattino con quelli che sono i canoni della cultura orientale fatta di intense rappresentazioni facciali e fisiche, maschere grottesche, pose plastiche e quant’altro. L’aspetto di Asura, quello dei suoi nemici e quello degli scenari, altro non sono che una rappresentazione fisica dei sentimenti del protagonista e dei comprimari, uno specchio dei loro vezzi, dei loro difetti e della loro essenza, come del resto è costume in molte delle produzioni orientali (andatevi a vedere Hero di Zhang Yimou e ci direte, ndr). Eppure non di sola mitologia vive la nuova creatura Capcom, perché CyberConnect2 ha deciso di fare di più, mescolando al mito asiatico anche una buona dosa di fantascienza, con il risultato di un mix sì stravagante ma anche decisamente riuscito, fatto di colori opachi, di ambienti desolati, di strani ibridi divini e cibernetici e di orizzonti polverosi di un mondo ormai inesorabilmente in rovina. Il colpo d’occhio generale è un qualcosa di assolutamente inatteso ed affascinante, una gioia da godersi soprattutto in movimento, quando effetti speciali, colori e rabbia si mescolano in battaglie violente e disperate.
La guerra degli dei
Nell’idea degli sviluppatori, Asura’s Wrath si dovrebbe proporre come un gioco capace di “far sentire partecipe il giocatore dall’inizio alla fine”, nonché come un sequel spirituale del mai troppo apprezzato God Hand, titolo sviluppato su PS2 dai Clover Studios, e ricco di uno stile assolutamente sopra le righe. Con queste premesse ci sembra ovvio aspettarci solo il meglio, ma ovviamente è troppo presto per esaltarsi. Il titolo, ancora in lavorazione, è infatti ben lungi dall’essere rilasciato. Quel che abbiamo visto ci ha piacevolmente sorpresi ed incuriositi, tuttavia non possiamo che rimandare il nostro giudizio quantomeno all’uscita di una prima demo che, tra le altre cose, Capcom ci ha promesso in occasione del prossimo E3. Ciò che più ci intriga è soprattutto il combat system, solo marginalmente intravisto nel corso della presentazione del Captivate eppure, almeno nelle promesse dei CyberConnect2, abbastanza movimentato da essere degno di quanto apprezzato sino ad ora. Dulcis in fundo, siamo curiosissimi di sapere come il titolo si approccerà al mondo di gioco, ossia se si presenterà come un action duro e puro, o se proporrà all’utente un profilo più propriamente adventure. Certo è che con tutta la carne messa sul fuoco dal team di sviluppo, Asura’s Wrath sembra più che mai intenzionato a tenere alta l’attenzione su di sé, e chissà cosa ci riserverà il dio della vendetta nel corso dei prossimi mesi. L’E3, del resto, è ad un tiro di schioppo!