Anteprima

Asura’s Wrath

Fugacemente presentato in quel di Los Angeles nello scorso E3, Asura's Wrath si e' poi praticamente dissolto nel nulla. Nessuna info, nessuna notizia, nessun teaser. Ora, finalmente, un altro velo si e' dissolto dalla produzione made in Capcom, tant'e' che Asura's Wrath si e' mostrato in forma smagliante in occasione del Captivate. Se siete curiosi di saperne di piu', tenetevi forte, perche' cominceremo un viaggio all'insegna della violenza in un mondo di demoni e dei!

di: REdeiDESIDERI

Fugacemente presentato in quel di Los Angeles nello scorso E3, Asura’s Wrath si è poi praticamente dissolto nel nulla, lasciando giocatori e stampa con poco più di un trailer ed un palmo di naso. Nessuna info, nessuna notizia, nessun teaser. Niente che potesse dare anche solo una vaga idea sul nuovo titolo in sviluppo presso gli studi di CyberConnect2. Ora, finalmente, un altro velo si è dissolto dalla produzione made in Capcom, tant’è che Asura’s Wrath si è mostrato in forma smagliante in occasione del Captivate, l’evento annuale creato dalla software house nipponica tenutosi a Miami nel corso della prima settimana di aprile.
Abbiamo dato uno sguardo a quanto di buono è stato mostrato su questo promettentissimo action in salsa fantascientifico-mitologica e dobbiamo dire che ne siamo rimasti decisamente sorpresi! Se siete curiosi di sapere il perché, tenetevi forte, perché cominceremo un viaggio all’insegna della violenza in un mondo di demoni e dei!

Vendetta

Seppur nella sua semplicità, la trama di Asura’s Wrath ha in sé quell’aura di epicità tale da renderla interessante e galvanizzante quel tanto che basta da lasciarci immaginare quale sarà la portata (e l’ampiezza) dei combattimenti presenti nel gioco. Il nostro protagonista è Asura, una divinità benigna in passato venerata ed ora amaramente tradita, esiliato sulla Terra, da quelli che erano i suoi pari: le Sette Divinità. Questi, rapita la figlia del protagonista, Mithra, ricacciano il nostro potente eroe sul mondo dei mortali, condannandolo ad un’esistenza al di fuori dei ranghi divini. Tradito ed indebolito, Asura comincerà il suo viaggio alla ricerca della vendetta contro gli dei che lo hanno ingannato, in un crescendo di azione e violenza simile (almeno sul piano filosofico) a quella che fu l’epopea di Kratos in God of War. Capcom ne ha approfittato per darci un assaggio di quella che sarà la vendetta di Asura, mostrando a stampa e pubblico il primo grande (titanico!) nemico del nostro eroe: Wyzen, un nemico dalle fattezze di un Buddha, tanto grande da essere il doppio del pianeta Terra! Quest’ultimo (come potete ammirare nel video in calce a questa anteprima), minaccerà il nostro eroe semplicemente con un dito, facendolo “cadere” sulla Terra come fosse un mastodontico meteorite, e dando il via ad una battaglia disperata di Asura per la sopravvivenza che, originariamente munito di ben sei braccia, si prepara ad attutire il colpo sacrificando praticamente tutti i suoi arti finché, agonizzante ed esausto, non riesce infine ad avere la meglio. Asura mette a freno le brame sanguinarie di questo nemico e il video finisce lasciando lo spettatore galvanizzato e carico di adrenalina! Cosa succederà poi? Come farà il nostro a sopravvivere senza braccia? Ma soprattutto, se questo è il primo boss, cosa dobbiamo aspettarci dal resto della cricca? Eh sì, perché se è pur vero che il filone delle boss fight di proporzioni mastodontiche è da diversi anni un cliché del mercato action, è altrettanto vero che non avevamo ancora saggiato uno scontro di “dimensioni” tali da vedere il nostro nemico al di fuori del mondo di gioco (e mai parola come “mondo” fu tanto appropriata!). Asura’s Wrath si propone, quindi, come un titolo dal forte impatto scenico, nonché dal prepotente richiamo epico. Vero è che la storia è un riamando ad uno dei canoni più vecchi del settore: la vendetta dell’eroe, ma è altrettanto vero che con la giusta mano d’assi il titolo CyberConnect2 promette di imporsi di prepotenza nel cuore dei giocatori, soprattutto in questo esatto momento storico in cui, dopo le uscite dell’anno scorso (Bayonetta in testa), il mercato degli action-game pare essersi di nuovo assopito.

Ira di Dio

Per ciò che concerne il gameplay, Capcom non è stata avida e ci ha permesso di scoprire (seppur in minima parte) quello che dovrebbe essere uno degli aspetti fondamentali della produzione: la varietà. Nel corso della conferenza, il team di sviluppo ha infatti mostrato un’ampia sequenza giocata in cui abbiamo potuto apprezzare l’estro di un gameplay tanto votato all’impalcatura scenica quanto alla sostanza. La sequenza, che poi è la medesima che vi abbiamo descritto poco più sopra, si è presentata come un lungo incrocio di spettacolari Quick Time Event, nel cui intermezzo abbiamo assistito anche a frequenti spezzoni scrolling shooter dove, in un tripudio di sfere energetiche e missili, il nostro beniamino sembrava fare il verso al recentissimo Kid Icarus di Nintendo. La sequenza è stata un tripudio di azione e adrenalina, in cui il tempismo e la reattività sembravano l’unica vera strada per il successo. Sappiamo comunque per certo che non solo di QTE vivrà il titolo Capcom, che anzi, stando a quanto dichiarato, poggerà il suo gameplay su basi solidissime. L’idea che possiamo farci è quella di un mix di azione e varietà, coronato da boss battle epiche e mastodontiche di cui, a ben vedere, quella proposta nel video in questione è un esempio lampante. Gli sviluppatori hanno infatti l’intenzione di rendere il giocatore sempre partecipe di ciò che si vede sullo schermo, facendo si che questi interagisca di continuo con il gioco e non se ne stia mai con le mani in mano. Certo, è anche vero che la soluzione dei QTE è, soprattutto nell’ultimo periodo, decisamente inflazionata, tuttavia apprezziamo almeno lo sforzo concettuale di voler offrire all’utente un intrattenimento ludico a 360°, di cui bearsi anche nel corso delle (probabilmente frequenti) cutscene. L’unica perplessità è data dal fatto che la sequenza mostrata, seppur interessante, era oggettivamente troppo lunga, così che tutto il bearsi di scrolling shooter è diventato quasi subito un tantino ridondante. Sullo schermo è successo di tutto, ma il senso di “controllo” è andato ben presto a farsi benedire. Solo una prova diretta del cuore action del gioco (e della sua profondità) potrà eventualmente smentire questo stravagante senso di esaltazione un po’ fine a sé stesso.