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Recensione Dragon Ball Z: Battle of Z

Con l'arrivo di un nuovo film di Dragon Ball al cinema, Namco Bandai ha sviluppato un nuovo videogioco per la celebre saga. Stiamo parlando di Dragon Ball Z: Battle of Z, disponibile per PS3, Xbox 360 PS Vita.
Abbiamo avuto modo di immergerci nel mondo di Son Goku e compagni e ora siamo pronti per raccontarvi la nostra esperienza con questa recensione!

di: Gianmarco Forcella

Con l’arrivo di un nuovo film di Dragon Ball al cinema, Namco Bandai ha sviluppato un nuovo videogioco per la celebre saga. Stiamo parlando di Dragon Ball Z: Battle of Z, disponibile per PS3, Xbox 360 PS Vita.
Abbiamo avuto modo di immergerci nel mondo di Son Goku e compagni e ora siamo pronti per raccontarvi la nostra esperienza con questa recensione!

Chi sei, Goku non lo sai

Dragon Ball Z: Battle of Z parte dalla saga dei Saiyan (ovvero dall’arrivo di Raddish, Nappa e Vegeta sulla Terra) per arrivare alla saga di Majin Bu e concludersi con la trama del nuovo film del celebre cartone animato, uscito da poco nelle sale italiane.
Ora, in circostanze normali questo paragrafo si chiuderebbe qui ma, visto il pasticcio fatto questa volta, è il caso di soffermarsi ancora di più spendendo due parole in merito: la storia non è infatti narrata seguendo i fatti del fumetto o del cartone animato. Ad esempio, l’arrivo di Raddish prima e Nappa e Vegeta poi, è inspiegabile: Goku e Piccolo si stanno allenando quando d’improvviso, senza motivo, fa la sua comparsa colui che si presenta come il “Fratello di Goku” e nella missione dopo, senza un raccordo logico, si affrontano di già il “Principe dei Saiyan” e il suo scagnozzo.

Il cuore delle carte

Ogni missione nella modalità Storia viene affrontata con almeno quattro personaggi (di cui, naturalmente, il giocatore ne controlla uno solo) ed un numero non definito di nemici: potrebbero comparire, infatti, alcune sfide in cui si potrebbero combattere anche cinque antagonisti contemporaneamente. Ogni combattente può anche essere personalizzato nella crescita delle statistiche, tra le quali attacco e difesa tramite un sistema di carte: utilizzando infatti le diverse carte che si possono ottenere dalle missioni, o comprandole attraverso un negozio con dei punti che si ottengono sconfiggendo i propri avversari, il personaggio selezionato può migliorare alcune sue caratteristiche.
Le sessioni di gioco sono comunque molto dinamiche grazie ai combattimenti e i comandi risultano essere molto intuitivi. Peccato per l’impossibilità per personaggi come Goku e Vegeta di trasformarsi in Super Saiyan.

Un cel(l) shading non sfruttato

Graficamente parlando, i modelli poligonali adoperati per la costruzione dei personaggi presenti nel roster sarebbero stati sicuramente più che soddisfacenti nella versione PS Vita ma, avendo provato la versione per home console, non possiamo negare di essere rimasti veramente delusi: su PS3 ed Xbox 360, infatti, gli eroi rimandano più ad una produzione per Playstation 2Dragon Ball Z: Burst Limit, il primo titolo della celebre saga ad approdare sulla vecchia generazione risulta essere migliore sotto tutti i punti di vista (graficamente parlando); l’unico aspetto salvabile all’interno di questo gioco è la risoluzione e l’interazione presente con gli sfondi: oltre ad essere ben definiti, infatti, in alcuni casi possono essere distrutti. Ad esempio, in un terreno in cui sono presenti montagne, quest’ultime possono essere distrutte mentre si combatte con i nemici.
Discreto il doppiaggio inglese e giapponese: quello in lingua originale non è presente però nella versione PS Vita.

Sconfitta totale

Le aspettative per questo nuovo titolo di Dragon Ball, almeno dalle premesse che Namco Bandai aveva diffuso, erano molto alte, aspettative che purtroppo non sono state per niente ripagate. Se da una parte ci ritroviamo davanti ad un buon tentativo per innovare il gameplay della saga, dall’altra abbiamo un comparto grafico e narrativo che definirli mediocri è fare un complimento. 
Non consigliamo in nessun modo di acquistare il prodotto.