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Gamestop – Polemiche sulla politica interna per la vendita dei prodotti [Aggiornata]

di: Luca Saati

Il portale Kotaku ha condotto di recente un’inchiesta contro la catena Gamestop che avrebbe introdotto una politica chiamata “cerchio della vita” pensata per spingere i clienti ad acquistare prodotti usati invece che quelli nuovi. In pratica le vendite di ogni negozio sono regolate in maniera da rispecchiare delle percentuali ben precise per:

  1. Giochi usati.
  2. Preordini.
  3. Sottoscrizioni ai programmi offerti agli utenti.
  4. Permute.

In pratica la compagnia si aspetta almeno il 30% degli incassi proveniente dall’usato, tradotto in soldoni: se un negozio vendesse 1000 dollari di merce, 300 di questi devono arrivare dall’usato.

In pratica i dipendenti sarebbero incentivati a vendere prodotti usati a discapito del nuovo per mantenere così le quote richieste ed evitare punizioni o addirittura il licenziamento. Alcuni dipendenti di Gamestop (rimasti anonimi), hanno rivelato:

“Diciamo ai clienti che non abbiamo console nuove così da non perdere 300/400 dollari alla volta sui numeri generati dal mercato dell’usato. Questa è una pratica che vale per tutta l’azienda e parlando con colleghi ho scoperto che lo fanno tutti. Capita di mentire ai clienti riguardo la disponibilità di giochi nuovi in magazzino e sui titoli in saldo. In questo momento una copia di Watch Dogs 2 costa 29.99 dollari nuova e 54.99 dollari usata, quando spieghiamo che non abbiamo più copie nuove i clienti non comprano, ma almeno non perdiamo denaro…”

Questa politica sarebbe attiva dallo scorso anno, ma di recente è sarebbe diventata particolarmente importante nella valutazione che la dirigenza fa di punti vendita e dipendenti. Kotaku ha anche contattato Gamestop per avere una risposta:

“Tutti i programmi interni di GameStop sono ideati per dare ai nostri clienti il meglio quando comprano videogiochi nuovi e usati. Continueremo a migliorare i nostri programmi e a preparare i nostri dipendenti per dare a tutti la migliore esperienza possibile.”

La questione su Reddit ha toccato anche accuse più gravi. Ad esempio in un topic vengono rivelati i consigli per i commessi su come non sballare le quote di vendita ed evitare di essere licenziati.

[Aggiornamento] Il COO di Gamestop, Tony Bartel, ha inviato una lettera agli store manager nella quale risponde alle accuse:

“Messaggio speciale da Tony Bartel, 2 Febbraio 2017.

Famiglia GameStop. Voglio prendere del tempo per affrontare un articolo pubblicato recentemente da una nota testata, relativo al nostro programma Circle of Life. Nel pezzo in questione, viene spiegato come Circle of Life spinga i nostri collaboratori a trarre in inganno i clienti riguardo il reale valore di alcuni prodotti da noi venduti.

Questo è quanto di più lontano ci sia dalla verità e voglio dirlo chiaramente. La missione di GameStop è quella di aiutare i clienti a ottenere il miglior prezzo sui prodotti che vendiamo, tramite i pre-ordini, la tessera fedeltà e il trade-in dell’usato. Vogliamo soddisfare pienamente le esigenze dei consumatori, sia che stiano acquistando un gioco nuovo o usato, una console, un gioco digitale o qualsiasi altro prodotto. Circle of Life genera in realtà un grande valore per i clienti, se pensate che nel 2016 GameStop ha emesso circa un miliardo di dollari di credito ai clienti attraverso il trade-in, credito che nel 70% dei casi è stato subito speso per l’acquisto di altri prodotti nuovi.

So bene che molti di voi lavorano duramente per assicurarsi che i nostri clienti abbiano una piacevole esperienza all’interno dei negozi GameStop. Grazie! I comportamenti descritti nell’articolo sono deludenti ma so che i comportamenti descritti non rappresentano la maggior parte dei nostri dipendenti. Siete una grande squadra e la cura al cliente è la vostra prima missione.

Grazie per il duro lavoro e per il vostro impegno. La vostra passione, la conoscenza e l’impegno sono i fattori che contraddistinguono GameStop dalla concorrenza. Continuate così e Power to the Players!

Tony”