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Recensione Windjammers

di: Bartdream

Era l’estate del 1994, alla radio ascoltavamo Corona con la sua “The Rythm of the night”, in televisione Fiorello presentava il Karaoke, la gente non andava ancora in giro vestita come nel secondo episodio di “Ritorno al Futuro” e i cabinati impazzavano nelle sale giochi, nei bar e in tutti gli stabilimenti balneari… e proprio in quella estate italiana scoppiò l’amore dei videogiocatori per WindJammers.

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Da allora sono passati 23 anni, e dopo il fallimento di Data East, la software house che sviluppò il gioco originale, il progetto di riportare sulle console casalinghe il titolo è stato rispolverato da DotEmu ed è finalmente disponibile sugli store virtuali di Playstation sia per PS4 che per PSVita.

Il lavoro di DotEmu ha lasciato praticamente inalterata l’esperienza di gioco della nuova versione del titolo aggiornando leggermente la pagina di selezione del personaggio e inserendo uno sfondo di navigazione che accompagnerà l’intero gioco al fine di adattare la visione a 4:3 sui nuovi monitor a 16:9

WindJammers

Il gioco è banale per quanto complesso, dovremmo impersonare uno degli 8 atleti disponibili per provare a vincere il torneo mondiale di frisbee. Le regole sono semplici, il set si vince segnando 12 (o più) punti facendo goal nella porta presente alle spalle del nostro avversario, oppure accumulando più punti nel tempo a disposizione di ogni set, si aggiudica il match chi vince due set.

Ogni sfida sarà differente dalla precedente perché a cambiare con l’avanzare della scalata al tabellone fino alla fine non sarà solo il nostro avversario con differenze capacità di velocità e potenza, ma anche le sue mosse speciali e le arene di gioco.  Le arene si distingueranno fra loro per la colorazione delle zone punti (le parti rosse delle reti aggiudicheranno infatti 5 punti, mentre quelle gialle solo 3) e per la presenza di alcuni ostacoli nella zona centrale dell’arena che andranno a deviare, se colpite, la traiettoria naturale del nostro lancio.

WindJammers

Come anticipato, sebbene le regole del gioco siano immediate e facilmente comprensibili, tutto diventa molto più profondo, complesso e veloce quando inizi a capire come muovere il tuo personaggio con maestria e precisione dominando i tiri curvi, le mosse speciali e i contro-attacchi.

Al lavoro di semplice porting portato avanti da DotEmu è stato aggiunto il comparto multiplayer con l’intento da parte degli sviluppatori di rilanciare il titolo in modalità competitiva.

La modalità online risulta essere ben realizzata, il gioco non presenta segni di lag e sorprende positivamente il poco tempo di attesa (nelle mie prove) necessario al sistema per abbinarmi ad un avversario tramite il sistema di matchmaking. Unica pecca riscontrata riguarda il comparto audio di questa modalità (non riscontrato nella modalità offline) che non risulta esattamente all’altezza a causa di piccoli glitch sonori. Che DotEmu abbia sviluppato con dedizione la modalità multiplayer lo notiamo anche dalla presenza di una modalità casuale ed una classificata che per un porting storico di questo tipo non è da sottovalutare

Windjammers è la quintessenza degli anni 90. Un titolo glorioso con grafica, personaggi, e modalità di gioco che ancora restano scolpiti nella nostra memoria. Un titolo da non perdere per i nostalgici della grafica 16bit e dei cabinati. Il suo punto di forza, essere il porting del titolo originale, risulta però allo stesso tempo una limitazione forte se paragonato all’appealing avveniristico e rinnovato di Disc Jam rilasciato gratuitamente per gli abbonati di PS Plus a Marzo.